martedì 24 maggio 2011

campagna Tyssen

i compagni della rete di torino stanno ultimando un opuscolo che racconta e
analizza l'intero processo thyssen
si tratta di un opuscolo importante e indispensabile un arma per capire davvero l'intera vicenda trarne le lezioni necessarie
frutto di un lavoro e di una lotta che si è svilluppato dalla strage alla sentenza, un lavoro che solo la rete ha fatto in molte fasi in stretto legame con operai e familiari
la campagna nazionale prolungata comincerà con questo opuscolo in tutta italia, con tutte le realtà disponibili se riusciamo già da giugno e si svilupperà per circa tre mesi

rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro
bastamortesullavoro@gmail.com

martedì 17 maggio 2011

Basta morte di immigrati sul lavoro. Giustizia per Mohammed Bannour

Il comitato 5 aprile di Roma che si batte per la verità e giustizia per Mohammed Bannour ha presentato un esposto in procura. In questo link l'intervista alla trasmissione Crash del 16-4-2011

http://www.youtube.com/watch?v=LKsQAk50lFM

mercoledì 11 maggio 2011

Thyssenkrupp.. ma quali scuse.. risposta di lotta




le scuse di confindustria per gli applausi ai padroni assassini della thyssenkrupp fanno indignare ancora di più perchè ipocrite.
La nostra risposta è una campagna nazionale di lotta sulla sicurezza sui posti di lavoro a giugno che serva anche a discutere a livello di massa della sentenza Thyssen e del suo significato. Questa campagna sarà pianificata dopo consultazione delle realtà della rete e della Thyssen nel corso del mese ma non riguarderà solo la questione Thyssen, ma toccherà le questioni della morte degli immigrati sui posti di lavoro, le cisterne assassine, le conseguenze del piano Marchionne e sul piano legislativo e giuridico gli effetti del processo breve sui processi del lavoro e della soppressione dei controlli tutte le realtà operaie e lavoratori, così come tutte le realtà impegnate sulla sicurezza sui posti di lavoro possono già da ore scrivere e fare proposte

Rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro bastamortesullavoro@gmail.com

martedì 10 maggio 2011

Thyssenkrupp contro i padroni assassini

Gravissime la posizione e le dichiarazioni di Confindustria ed in particolare del Presidente E. Marcegaglia rilasciate ieri a difesa dell'applauso reso in solidarietà all'ad della ThyssenKrupp H. Espenhahn, recentemente condannato in primo grado a 16 anni e mezzo per la morte dei 7 lavoratori nel rogo di Torino: Antonio Schiavone, Angelo Laurino, Roberto Scola, Bruno Santino, Rocco Marzo, Rosario Rodinò e Giuseppe Demasi. Uccisi in nome del profitto.
Confindustria, anziché prendere le distanze dagli assassini della ThyssenKrupp, che non hanno esitato a lucrare ignobilmente sulla pelle dei lavoratori, esprime loro solidarietà e vicinanza, dimenticando il terribile calvario patito dalle vittime e dai loro familiari e parenti, dimostrando un cinico disprezzo verso la vita dei lavoratori.
Le parole della Marcegaglia lasciano intendere che sarebbe più conveniente investire laddove norme e controlli in fatto di sicurezza sul lavoro siano meno vincolanti per le imprese. Queste le orribili aspettative che i vari Marcegaglia, Espenhahn, Marchionne, Carbonato, Di Girolamo e Cicchitto vorrebbero veder avverarsi in questo Paese. La scelta sembra essere:
impunità o delocalizzare dove si può uccidere senza subire processi?
Non possiamo che ritenerci profondamente indignati e offesi da tali dichiarazioni. La sicurezza nei luoghi di lavoro è un obbligo delle Imprese e delle Istituzioni e non può essere delegata in alcun modo ai lavoratori e chi non rispetta le norme e uccide in nome del profitto deve pagare!
Continueremo a portare avanti la lotta per avere non solo giustizia ma un lavoro sicuro e dignitoso per tutti i lavoratori.


Torino, 8 maggio 2011
Ass. Legami d'Acciaio onlus
(Familiari delle vittime ed ex operai ThyssenKrupp Torino)