martedì 19 luglio 2011

PROCESSO ETERNIT: UDIENZA DEL 18 LUGLIO

Proprio mentre, è notizia di sabato 16 luglio, si scopre che l'ippodromo Romanengo di Novi Ligure è colmo di amianto - e si assiste, mentre l'attività ippica continua regolarmente, al rimpallo di responsabilità, per chi deve procedere alla bonifica del sito, tra il gestore Franco Garombo ed il proprietario Claudio Ricci - si svolge, nella maxi aula uno del tribunale di Torino, l'ultima udienza prima della pausa estiva del processo alla Eternit.
La seduta odierna prevede che a fare le proprie richieste siano gli avvocati dei fori stranieri (belgi, svizzeri e francesi), seguiti dagli ultimi due
italiani: l'avvocato dell'Associazione familiari e vittime dell'amianto, Sergio Bonetto, e l'avvocata dell'Allca-Cub, Laura Mara.
Proprio quest'ultima è incaricata di aprire la seduta: lo fa chiedendo Euro 50 mila di danni patrimoniali ed altrettanti di non patrimoniali; in subordine una provvisionale immediatamente esecutiva di Euro 80 mila.
A seguire prendono la parola gli avvocati dei fori stranieri: l'avvocata Choutin, belga; l'avvocato Permoud, belga, che non parla italiano ed evita di intervenire esprimendo soltanto la sua totale adesione a quanto espresso da chi lo ha preceduto; l'avvocato svizzero Uswald; l'altro legale svizzero, Aliotta, che non interviene ma si associa a quanto detto da Uswald; l'avvocato francese Tessonier.
Per ultimo interviene l'avvocato Sergio Bonetto che consegna alla Corte le conclusioni con le richieste dei sette legali stranieri - due non sono presenti - insieme con le sue.
Non manca peraltro, giustamente, di rimarcare - come già fatto da altri che lo hanno preceduto - che "il disastro di cui si parla in questo processo non è una tragedia del passato, ma del futuro, essendo che i suoi effetti si protrarranno per chissà quanto tempo".
Alle ore 11:00 il giudice sospende la seduta e la rinvia a lunedì 26
settembre: in quell'occasione inizieranno le arringhe difensive dei legali degli imputati.Torino, 18 luglio 2011
Stefano Ghio - Rete sicurezza Torino

sabato 16 luglio 2011

PROCESSO ETERNIT: UDIENZE DEL 11 E 12 LUGLIO


Come già anticipato nella scorsa udienza, lunedì 11 luglio iniziano le sedute - saranno in totale tre, di cui una (lunedì 18) dedicata ai tre avvocati dei fori stranieri che saranno presenti, su un totale di sette, per poi ascoltare per ultimi gli avvocati Bonetto e Mara- nelle quali vengono esposte le conclusioni dei settantadue avvocati che patrocinano le oltre seimila parti civili costituite.
Come già accennato, per dare modo ai legali di esporre le proprie ragioni in un lasso di tempo complessivo ragionevole ed uguale per tutti, gli interventi sono contingentati in un massimo di quindici minuti, scanditi da un grosso cronometro a cristalli liquidi posto sul tavolo della Corte.
Premesso che tutte le parti si associano alle richieste del pm per quanto concerne la parte penale del processo, ecco le richieste effettuate per i danni non patrimoniali subiti dai soggetti istituzionali e dalle associazioni costituitesi parti civile.
Regione Piemonte (avvocato Maggiore): Euro 69 milioni per i danni subiti dalla popolazione e quelli patiti dalla Regione a livello di immagine; in subordine una provvisionale immediatamente esecutiva (p.i.e.) di Euro 35 milioni.
Regione Emilia Romagna (avvocato Cavallari): oltre 600 mila Euro come p.i.e.
Inail (avvocato Nutino): restituzione degli oltre 272 milioni erogati ai 1.651 lavoratori ammalatisi a causa della lavorazione dell'amianto.
Inps (avvocato Greco): Euro 23 milioni per prestazioni erogate a superstiti di operai deceduti a causa dell'asbesto.
Asl Alessandria (avvocato Della Torre): Euro 45 milioni per i danni alla credibilità dell'Asl a seguito dei danni alla salute patiti dai 90 mila abitanti che fanno riferimento alla ex Usl 76.
Comune di Casale Monferrato (avvocato Davigo-Bonino): Euro 30 milioni; lo stesso avvocato difende anche le province di Alessandria e Torino, per le quali le richieste verranno effettuate nel corso del processo in sede civile.
Comune di Rubiera (avvocato Pezzarossi per conto dell'avvocato Coli): Euro due milioni.
Alcuni comuni del casalese (avvocata Gatti): non precisa l'entità delle richieste, dandole per lette all'interno della propria memoria che presenta, come peraltro tutti gli altri legali, alla Corte in data odierna.
Esaurita la parte riguardante le istituzioni, passiamo alle associazioni.
Camera del Lavoro di Casale Monferrato e Cgil regione Piemonte (avvocata D'Amico): rispettivamente Euro un milione ed Euro 800 mila.
Uil Campania (avvocato Rosario): Euro un milione di danni morali; inoltre lo stesso - parlando anche a nome degli avvocati Marotta, Marazzo, Talarico e Gargiulo - chiede tra gli Euro 170 mila e gli Euro 450 mila per ciascuna delle trentuno persone fisiche da loro assistite.
Medicina Democratica (avvocata Galliate): Euro 250 mila - 150 mila per danni patrimoniali e 100 mila per quelli non patrimoniali - per grave pregiudizio arrecato all'attività dell'associazione; in subordine p.i.e. di Euro 100 mila. Inoltre la stessa legge le conclusioni dell'avvocato Grimaldi che chiede, per la parte da lui assistita (gli eredi di un ex lavoratore deceduto per asbestosi), Euro un milione.
Cisl provincia di Torino e regione Piemonte (avvocato Lamacchia): la struttura provinciale chiede Euro 300 mila, mentre quella regionale Euro 500 mila; in subordine una p.i.e. per ciascuno di Euro 100 mila. Per quanto riguarda le richieste per le 32 persone fisiche da lui assistite, non ne precisa l'entità.
Cisl provincia di Alessandria (avvocato Nosenzo): Euro un milione per il danno all'attività del sindacato. Per quanto riguarda le persone fisiche da lui assistite, non precisa le richieste, dandole per lette.
WWF Italia (avvocato Davigo-Bonino per l'avvocata Stefutti): Euro 300 mila.
Fillea-Cgil e Cgil Campania (avvocati Di Criscio e Di Celmo): non precisano l'entità delle richieste; gli stessi legali patrocinano anche 500 ex lavoratori di Bagnoli, per conto dei quali si comportano allo stesso modo.
Fillea-Cgil di Reggio nell'Emilia, Camera del Lavoro di Reggio nell'Emilia, Cgil Emilia Romagna (avvocato Pezzarossi): non precisa le richieste, così come per i 23 eredi di ex lavoratori di Rubiera da lui patrocinati.
Uil Piemonte, Uil di Alessandria, Feneal-Uil (avvocato Ena): non precisa l'entità delle richieste, così come per le persone fisiche da lui difese.
Per quanto attiene - infine - alle persone fisiche, la maggioranza dei legali preferisce, per non dilungarsi troppo, non leggere le richieste ma rimandarne la lettura alla memoria depositata; soltanto una quindicina di loro fa eccezione, presentando domande risarcitorie che oscillano tra gli Euro centomila e gli Euro un milione.
Al termine della prossima udienza il processo verrà sospeso sino alla metà di settembre, quando si ascolteranno le presunte ragioni delle difese degli imputati.

Torino, 12 luglio 2011


Stefano Ghio - Rete sicurezza Torino

martedì 5 luglio 2011

PROCESSO ETERNIT: UDIENZA DEL 4 LUGLIO



Si conclude oggi, con l'esposizione della sua quinta parte e la formulazione delle richieste di pena per gli imputati, la requisitoria del pm alessandrino Raffaele Guariniello.
Sono le ore 9:30 quando il pm inizia il suo discorso ribadendo nuovamente il carattere di pericolosità ed illiceità delle lavorazioni che si svolgevano all'interno degli stabilimenti; inoltre illustra i criteri attraverso i quali si è giunti all'individuazione dell'effettivo responsabile degli eventi accaduti, il datore di lavoro.
A seguire prende la parola la sostituta Sara Panelli che spiega quali sono le responsabilità degli imputati, ricavando le stesse da alcuni documenti di provenienza aziendale versati in atti.
Da questi emerge, ancora una volta in maniera inequivocabile, come siano stati proprio gli imputati a capo dell'azienda; si evidenzia altresì come, almeno dalla metà degli anni cinquanta, siano sempre le stesse famiglie - gli Schmidheiny ed i de Cartier - a palleggiarsi la gestione dell'Eternit Italia S.p.A.
Terminato questo spezzone, il pm fa le sue richieste di condanna degli imputati per i reati a loro ascritti in relazione a quella che non esita a definire "una tragedia immane che non avevo mai visto, che continuerà a seminare morte chissà fino a quando, e che ha potuto essere grazie all'eccezionale capacità di delinquere degli imputati".
Per ognuno dei due imputati le richieste sono: anni venti di reclusione, accompagnati dalle pene accessorie dell'interdizione perpetua dai pubblici uffici, dall'interdizione per la durata di anni tre dalla contrattazione con enti pubblici, dall'interdizione per anni dieci dalla direzione di impresa.
Dalla prossima udienza, che è prevista per il giorno lunedì 11 luglio - un'altra è fissata per il giorno successivo - la parola passerà alle parti civili che avranno tempi contigentati nel massimo di quindici minuti.

Torino, 04 luglio 2011




Stefano Ghio - Rete sicurezza Torino