mercoledì 24 novembre 2010

PROCESSO ETERNIT: UDIENZA DEL 15 E 22 NOVEMBRE

cronaca delle ultime due udienze

PROCESSO ETERNIT: UDIENZA DEL 15 NOVEMBRE

La seduta odierna ha inizio alle ore 9:45 con una precisazione della Corte, su richiesta dei difensori del responsabile civile svizzero escluso dal procedimento lo scorso 18 ottobre: la società in questione, indicata in precedenza come Eternit Schweiz, deve essere intesa come la Eternit (Schweiz) AG.
A seguire viene ascoltato il ct, della difesa Schmidheiny, professor Nano, docente presso il Politecnico di Milano; l'oggetto della consulenza riguarda il seguente tema: ricostruzione degli interventi tecnici che possono aver determinato miglioramenti nella sicurezza della lavorazione dell'amianto e nella tutela ambientale, nei quattro stabilimenti esaminati in questo processo.
Occorre dire che il ct si attiene a dati tecnici - anche se risultano essere assai lacunosi ed arbitrari, come farà notare l'avvocatessa Mara di Medicina Democratica durante il suo interrogatorio - evitando di scivolare nella consulenza giuridica.
Per altro verso, però, la trattazione evidenzia come gli interventi dell'azienda possano essere riferiti esclusivamente al periodo successivo al 1973: visto che la pericolosità dell'amianto era conosciuta - lo ha dichiarato il testimone Thomas Schmidheiny durante il suo interrogatorio - sin dall'inizio degli anni sessanta, ed era oggetto di frequenti discussioni a tavola tra il padre Max, lui ed il fratello imputato Stephan, viene spontaneo chiedersi come mai nulla sia stato fatto prima del 1973.
Subito dopo viene ascoltato il dottor Martina, funzionario Inail ct del pm, il quale riferisce sui costi a carico della collettività per le malattie professionali legate alla lavorazione dell'amianto; la difesa, in particolare l'avvocato Zaccone, contesta il fatto di non essere in grado di effettuare il suo interrogatorio, poiché ci sono delle differenze di cifre tra quanto depositato in udienza preliminare e quanto oggi esposto, chiedendo pertanto di poter interrogare il ct dopo aver letto questa nuova documentazione.
La Corte accetta la richiesta, e aggiorna la seduta a lunedì 22 novembre, quando verrà ascoltato, con l'aiuto di un interprete, il canadese Castelman; successivamente, se resterà tempo, toccherà all'esame di Silvestri e al controesame di Carnevale.
Torino, 15 novembre 2010

PROCESSO ETERNIT: UDIENZA DEL 22 NOVEMBRE

La seduta odierna - che si apre alle ore 9:20 in un'aula che presenta un buon colpo d'occhio anche grazie alla presenza - oltre che dei casalesi, venuti con tre autobus, di cui uno formato totalmente da studenti - di alcuni esponenti di Legami d'acciaio, l'associazione che raggruppa ex dipendenti, e familiari, dell'altro grande processo in corso di svolgimento a Torino, quello contro la multinazionale tedesca dell'acciaio Thyssenkrupp, prevede l'audizione dei ct: Carnevale, del pm, e dottor Castelman, della parte civile Associazione Familiari e Vittime dell'Amianto, di Casale Monferrato.
Il primo, che deve sostenere il controinterrogatorio, sottolinea a più riprese come sia l'amianto - anche se inalato in piccolissime quantità - ad indurre il mesotelioma; precisa, inoltre, che non è detto, a differenza di quanto sostenuto dalla difesa per spostare il problema il più indietro possibile nel tempo, che sia la prima fibra inalata a sviluppare la malattia.
A seguire tocca allo statunitense Castelman, consulente ambientale per le tematiche di salute e prevenzione delle malattie: proprio in relazione a quest'ultimo motivo si è occupato, per l'Organizzazione mondiale della sanità , delle patologie legate all'amianto, mentre in passato ha collaborato con il proprio Governo.
Il ct dimostra, attraverso la lettura di parti del suo libro ed altri documenti - che saranno successivamente acquisiti agli atti dalla Corte - come sin dagli anni 30 i produttori di amianto conoscessero la pericolosità per la salute del minerale.
In particolare cita una lettera di Max Schmidheiny, dell'agosto 1950, diretta alle altre imprese produttrici di cemento-amianto che dimostra come fosse interesse delle ditte produttrici di nascondere gli effetti nocivi sulla popolazione - anche attraverso la omissione volontaria dell'etichettatura contenente le precauzioni da adottare nell'utilizzo dei manufatti in cemento-amianto, precauzione voluta proprio dalla Eternit per evitare problemi sul mercato europeo.
Bisogna dire che la scelta del traduttore dall'inglese non aiuta certamente alla profonda comprensione di quanto affermato dal ct: colui che se ne occupa - evidentemente i fondi sono risicati, dopo i tagli della Finanziaria - è il tecnico del suono che normalmente si occupa delle registrazioni delle udienze di questo processo; inutile dire che si dimostra molto più capace con i microfoni che con le traduzioni, ma è quantomeno scontato, essendo quello il suo lavoro.
Nella prossima udienza, in programma lunedì 29 novembre, avrà luogo il controinterrogatorio di questo ct da parte del pm e delle difese degli imputati.

Torino, 22 novembre 2010



Stefano Ghio - Rete sicurezza Torino

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