mercoledì 13 aprile 2011

Contro i padroni assassini, dalla Saras alla Thyssen, il 15 aprile tutti a Torino



Un'altra vita operaia stroncata dal profitto dei padroni. Un'altro lavoratore morto sul lavoro nella fabbrica dei Moratti, la Saras di Sarroch vicino Cagliari. Pier Paolo Pulvirenti aveva 23 anni e lavorava in appalto per le manutenzioni con un contratto a termine. Un altro crimine che si aggiunge in quella fabbrica che non solo ha inquinato l'ambiente, ma ha schiacciato troppe vite umane dimostrando ancora una volta che il profitto dei padroni è incompatibile con la sicurezza dei lavoratori. C'è un processo in corso per omicidio plurimo per la strage del maggio del 2009 dove morirono 3 operai che lavoravano in appalto come Pier Paolo morto ieri. I padroni criminali sono tranquilli che dentro il loro sistema di potere loro non la pagheranno, giudici e leggi sono dalla loro, il governo del "processo breve" è con loro, le istituzioni e i confederali spenderanno solo parole per questo nuovo assassinio sul lavoro guardandosi bene dall'attaccare i responsabili.
Non dobbiamo permetterglielo, tutti coloro che si battono per la difesa della vita dei lavoratori nei luoghi di lavoro devono fare ognuno qualcosa. Contro questa guerra contro i lavoratori, la Rete nazionale per la sicurezza sul lavoro chiama alla mobilitazione e alla partecipazione al presidio a Torino il 15 aprile, il giorno della sentenza Thyssen.
Di seguito l'appello:
A TORINO IL 15 APRILE PER LA SENTENZA THYSSEN-KRUPP

Aderiamo, facciamo circolare e per quanto è possibile partecipiamo.

Assediamo il Tribunale perché vogliamo una pesante condanna per i padroni assassini !

Il 15 Aprile il Tribunale di Torino deciderà se condannare o meno i padroni della Thyssen-Krupp, responsabili di una delle più terribili stragi di lavoratori nel nostro paese dove 7 operai morirono sul lavoro bruciati vivi.
La rabbia e la mobilitazione sono stati fattori decisivi per questo processo e hanno fatto sì che ai padroni venisse contestato, per la prima volta in processi per le morti di lavoratori, il reato di "omicidio volontario".
La Rete nazionale per la sicurezza nei luoghi di lavoro fa appello per una partecipazione rappresentativa e combattiva davanti al Tribunale di Torino il giorno della sentenza che riguarda sì i famigliari dei 7 operai morti bruciati, ma anche tutti coloro che si battono per la difesa della vita degli operai nei luoghi di lavoro e per avere giustizia nei processi.
Noi della Rete nazionale per la sicurezza sul lavoro, assieme ai famigliari e ai compagni del CCP, siamo stati l’ unica realtà nazionale che si è battuta per non fare spegnere i riflettori su questa tragica vicenda, con una manifestazione nazionale a Torino nel primo anniversario della strage, con la presenza continua alle udienze e con una corrispondenza puntuale riportata nel blog, nei numeri del Bollettino e nella rete di contatti nazionale.
La sentenza che verrà emessa a Torino è una tappa fondamentale nello scontro di classe perché, se i padroni della Thyssen-Krupp saranno assolti, tutti i padroni si sentiranno ancora più forti nell’ andare avanti nella guerra quotidiana ai lavoratori e i processi Eternit, Viareggio, Paderno Dugnano, Umbria Olii e tanti altri, seguiranno questa strada.
I padroni della Thyssen-Krupp hanno mandato avanti i loro mercenari prezzolati che li difendono per dire che non vogliono un processo politico contro di loro.
Sì, signori, invece noi vogliamo che diventi un processo politico contro di voi che avete perseguito un solo interesse, quello della ricerca assoluta del profitto, per cui la sicurezza dei lavoratori è un costo, contro di voi che avete fin da subito cercato di inquinare le prove e offeso pure le vittime al processo con un atteggiamento strafottente.
Un processo politico contro tutto il sistema su cui dominate fatto di terrorismo psicologico, ricatti, precarietà, di controlli e ispezioni inesistenti, di sindacati compiacenti, un sistema che vogliamo mettere in discussione perché è incompatibile con la sicurezza e la salute degli operai!
Ai lavoratori ai comitati di famigliari delle vittime, alle forze politiche e sindacali, al movimento studentesco.
Tutti a Torino il 15 aprile nel giorno dell’ ultima udienza, dove è più che mai necessaria una mobilitazione di massa che assedi il Tribunale di Torino per impedire l’ impunità per i padroni assassini, per chiedere pesanti condanne contro di essi, per dire basta alla giustizia negata dai Tribunali, per dire basta alle morti sul lavoro, per lottare contro questo governo che ha peggiorato la legislazione sulla sicurezza, dalle sanzioni del Testo Unico ai controlli sugli apparati di controllo e prevenzione, dimostrando nei fatti la sua vera natura di comitato d’ affari dei padroni.

Raccogliamo adesioni, organizziamo la partecipazione.

Rete nazionale per la sicurezza sul lavoro.
Adesioni a: bastamortesullavoro@gmail.com

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