17 ottobre 2013
Riceviamo
e pubblichiamo
Il
nostro Comitato e il Coordinamento delle Associazioni (CNA) si associano alla
soddisfazione dei famigliari delle vittime e dell’Associazione Esposti amianto
di Monfalcone al seguito della sentenza odierna del Tribunale che ha visto la
condanna di 13 imputati per 85 operai dei cantieri di Monfalcone con pene da due
a sette anni di reclusione.
Come
sempre la partecipazione dei cittadini e dei famigliari delle vittime
organizzate in Associazioni e Comitati risulta fra i fattori determinanti per
ottenere una po’ di giustizia, per quanto tardiva.
Inviamo
per conoscenza il comunicato stampa inviato ai giornali.
Per
il Comitato
per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio
Michele
Michelino
COMUNICATO
STAMPA
Ridurre
i morti e malati eliminando l’amianto dal territorio
italiano
Il
nostro Comitato e il CNA si associa alla soddisfazione dei famigliari delle
vittime e dell’Associazione Esposti amianto di Monfalcone al seguito della
sentenza odierna del Tribunale che ha visto la condanna di 13 imputati per 85
operai dei cantieri di Monfalcone con pene da due a sette anni di
reclusione.
Il
CNA che ha indetto una manifestazione davanti alla Camera dei Deputati l’8
ottobre scorso per assicurare un adeguato finanziamento al Piano Nazionale
Amianto da inserire nella legge di stabilità. Si vogliono ridurre i 4.000 morti
l’anno per malattie da amianto togliendo con un progressivo intervento di
bonifica i 30 milioni di amianto stimati su tutto il territorio
nazionale.
Lo
stesso giorno 8 si sono avuti due incontri importanti uno con la Commissione
Ambiente della Camera (presidente
on. Ermete Realacci), con il Ministero
del Lavoro (sottosegretario
on. Jole Santelli); il giorno 14 con il Ministero
dell’Ambiente (capo
ufficio della segreteria tecnica: consigliere Massimiliano Atelli). In
precedenza vi è stato un incontro con il Ministero
della Salute.
COSA
SI E’ CHIESTO:
-
70
milioni l’anno per 3 anni al
fine di bonificare i 380 siti maggiormente contaminati da amianto a partire da
116 scuole di ogni ordine e grado, 37 ospedali, case di cura, case di riposo, 86
uffici della pubblica amministrazione, 27 impianti sportivi, 8 biblioteche e
almeno 4 grandi siti industriali dismessi;
-
una
campagna nazionale di informazione
sui danni e rischi da amianto;
-
la
verifica dei
19 siti adibiti a discarica e dei 720 siti adibiti a deposito di amianto
l’individuazione
di
discariche alternative (miniere e gallerie in disuso) e di alternative alle
discariche (inertizzatori);
-
l’utilizzo
delle
incentivazioni previste per sostituire le coperture in amianto con impianti
fotovoltaici;
-
60
milioni l’anno per 3 anni per
i lavoratori ex esposti all’amianto che si trovano ad avere una riduzione della
speranza di vita e maggior rischio di ammalarsi per attuare quanto già previsto
dalla legge di messa al bando dell’amianto (L.257/92) consistenti in misure di
riapertura delle domande per i risarcimenti previdenziali, riconoscimenti dei
medesimi per i pensionati prima del 1992, eliminazione del termine di decadenza,
sostegno alle vedove;
-
allargamento
della platea degli aventi diritto al
Fondo per le vittime dell’amianto a coloro che hanno contratto malattie e morte
(loro eredi), per l’amianto diffuso in ambienti di vita, utilizzando fondi INAIL
per un importo pari a 40 milioni di euro sempre per tre
anni;
-
conferma
dei
finanziamenti per la sorveglianza sanitaria degli ex esposti, per la ricerca
clinica per combattere le malattie più gravi correlate all’amianto; ampliamento
delle registrazioni delle morti da amianto (registro dei mesoteliomi e delle
altre patologie).
Si
richiede quindi
ai Ministeri della Salute, dell’Ambiente e del Lavoro insieme ai Ministeri
dell’Economia, dell’Istruzione e della Difesa, di provvedere ad inserire i
finanziamenti nella legge di Stabilità.
Il
CNA ne seguirà l’iter, presentandosi, se del caso, di nuovo davanti al
Parlamento.
Per
info: Segreteria
organizzativa CNA Michele Michelino 335 78 50 799.
CNA
Coordinamento nazionale delle associazioni delle vittime amianto e degli ex
esposti :
ASSOCIAZIONE
ESPOSTI AMIANTO MONFALCONE, ASSOCIAZIONE ESPOSTI AMIANTO FVG TRIESTE,
ASSOCIAZIONE REGIONALE EX ESPOSTI ORISTANO, REGIONALE ASSOCIAZIONE FAMIGLIARI
ESPOSTI AMIANTO LA SPEZIA, ASSOCIAZIONE ITALIANA ESPOSTI AMIANTO MILANO,
ASSOCIAZIONE VITTIME AMIANTO BRONI, ASSOCIAZIONE NAZIONALE MUTILATI ED INVALIDI
ROMA, BAN ASBESTOS ITALIA, MILANO, COMITATO
PER LA DIFESA DELLA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO E SUL TERRITORIO SESTO SAN
GIOVANNI,
COMITATO PERMANENTE EX ESPOSTI MILAZZO, COMITATO PREVENZIONE AMIANTO LOMBARDIA,
CAVE ALL’AMIANTO NO GRAZIE PARMA, EUROPEAN ASBESTOS RISK ASSOCIATION TRIESTE,
LEGA AMBIENTE ROMA, MEDICINA DEMOCRATICA MILANO, ASSOCIAZIONE MEDICI PER
L’AMBIENTE MILANO
Sesto
San Giovanni, 15 ottobre 2013
via
Magenta 88 20099 Sesto S. Giovanni (MI)
telefono
e fax: 02 26 22 40 99
c/o
Centro Iniziativa Proletaria “G. Tagarelli”
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