Rete nazionale per la sicurezza e salute sui posti di lavoro e 
territorio -nodo di ravenna
Tragedia nella notte alla Marcegaglia, 
operaio muore travolto da un coil
La tragedia si è consumata intorno alle 
3. Soccorso dai sanitari del "118", intervenuti con un'ambulanza e l'auto col 
medico a bordo, è stato rianimatoa lungo sul posto ...
manifestazione degli operai
Dramma nel cuore della nottata tra lunedì e 
martedì allo stabilimento della Marcegaglia di via Baiona, a Ravenna. Lorenzo 
Petronici, un operaio di 58 anni dell'impresa di facchinaggio Cofari ha perso 
la vita dopo esser travolto da un coil. La tragedia si è consumata intorno 
alle 3. Soccorso dai sanitari del "118", intervenuti con un'ambulanza e 
l'auto col medico a bordo, è stato rianimato a lungo sul posto. Ma il cuore 
del paziente si è spento durante la disperata corsa all'ospedale.
La 
dinamica dell'incidente mortale è al vaglio alla Polizia, che ha proceduto ai 
rilievi di legge. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, la vittima stava 
movimentando i coils con il carroponte. Improvvisamente uno di questi l'ha 
colpito in pieno, scaraventandolo con violenza per terra.
Nell'impatto il 
sessantenne ha riportato numerosi traumi, che si sono rivelati poi mortali. 
La vittima, che lascia la moglie e due figli, tra un anno sarebbe dovuta 
andare in pensione. Petronici da anni lavorava per la Cofari e operava da 
oltre dieci anni all'interno della Marcegaglia. Viene ricordato come 
"operatore esperto ed attento nello svolgimento della 
propria mansione".
 "Nella nostra Regione nonostante i proclami trionfalistici 
della classe politica di governo, in materia di sicurezza sul lavoro non 
facciamo grandi progressi, anzi. Soltanto nei primi tre mesi del 2014, 
rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, il numero delle morti bianche 
in Italia ha registrato un aumento del 25%, come riportano i dati raccolti 
dall'Osservatorio indipendente di Bologna. In Emilia-Romagna siamo già a 
quota 10 morti sul lavoro dall'inizio dell'anno".
......Tra venti giorni, il 28 aprile, è in programma la Giornata 
mondiale per la salute e la sicurezza sul
lavoro. Sono certo che assisteremmo 
anche quest'anno ai soliti toni trionfalistici da parte della 
Giunta"."Spero che almeno questa volta  - conclude Favia - qualcuno in 
Regione rifletta e prenda in seria considerazione i dati 
dell'Osservatorio indipendente di Bologna, una voce indipendente che riesce 
ad elaborare statistiche in tempo praticamente reale sugli incidenti e sulle 
morti sul lavoro, mentre la Regio ne, nonostante l'imponente piattaforma 
informatica e statistica, dispone solo di dati a distanza di un 
anno".
Tragedia nella notte alla Marcegaglia, operaio muore travolto da un coil
La tragedia si è consumata intorno alle 3. Soccorso dai sanitari del "118", 
intervenuti con un'ambulanza e l'auto col medico a bordo, è stato rianimato 
a lungo sul posto
Redazione 8 aprile 2014
Dramma alla Marcegaglia, manifestazione degli operai: Fiom chiede 
maggiore sicurezza
Dramma nel cuore della nottata tra lunedì e martedì allo stabilimento della 
Marcegaglia di via Baiona, a Ravenna. Lorenzo Petronici, un operaio di 58 
anni dell'impresa di facchinaggio Cofari ha perso la vita dopo esser 
travolto da un coil. La tragedia si è consumata intorno alle 3. Soccorso dai 
sanitari del "118", intervenuti con un'ambulanza e l'auto col medico a 
bordo, è stato rianimato a lungo sul posto. Ma il cuore del paziente si è 
spento durante la disperata corsa all'ospedale.
La dinamica dell'incidente mortale è al vaglio alla Polizia, che ha 
proceduto ai rilievi di legge. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, la 
vittima stava movimentando i coils con il carroponte. Improvvisamente uno di 
questi l'ha colpito in pieno, scaraventandolo con violenza per terra. 
Nell'impatto il sessantenne ha riportato numerosi traumi, che si sono 
rivelati poi mortali. La vittima, che lascia la moglie e due figli, tra un 
anno sarebbe dovuta andare in pensione. Petronici da anni lavorava per la 
Cofari e operava da oltre dieci anni all'interno della Marcegaglia. Viene 
ricordato come "operatore esperto ed attento nello svolgimento della propria 
mansione".
MATTEUCCI - "Esprimo il dolore di tutta la comunità ravennate per la 
tragedia - afferma il sindaco, Fabrizio Matteucci -. I nostri pensieri e la 
solidarietà di tutti i ravennati sono rivolti alla famiglia colpita da un 
lutto cosi terribile. Chi ne ha la competenza è chiamato a fare luce sulla 
dinamica della tragedia. Anche questo nuovo lutto ci impone l'imperativo di 
un impegno costante, crescente e corale sulla sicurezza del lavoro, a tutela 
delle persone, a tutela della loro vita e della loro salute. Regole, 
controlli, formazione e cultura della sicurezza sono i quattro punti 
cardinali di un impegno che non consente nessuna tregua".
CASADIO - Il presidente della Provincia di Ravenna, Claudio Casadio, ha 
inviato un telegramma di condoglianze e vicinanza alla famiglia 
dell'operaio: "Ogni volta che accade un incidente così tragico, di cui chi 
di dovere indagherà per ricostruirne la dinamica - dichiara Casadio - il 
primo pensiero va ai familiari e ai colleghi delle persone coinvolte, di cui 
comprendiamo e condividiamo i sentimenti di sgomento e incredulità. A loro 
voglio esprimere tutta la mia vicinanza e solidarietà umana e ribadire 
l'impegno delle istituzioni locali, insieme a tutti gli altri enti preposti 
alla sicurezza sul lavoro, alla continua vigilanza per il rispetto delle 
norme a tutela dei lavoratori, affinché nessuno debba patire un calvario 
come quello dei familiari di Petronici".
AUTORITA' PORTUALE - "In attesa che le autorità competenti chiariscano la 
dinamica dei fatti che sono costati la vita a Lorenzo Petronici non posso - 
dichiara il Presidente dell'Autorità Portuale di Ravenna, Galliano Di 
Marco - che esprimere la mia sincera vicinanza a tutta la famiglia di questa 
persona, alla moglie ed ai figli di un lavoratore che, mentre svolgeva il 
suo lavoro, oggi ha perso la vita. Le indagini, in corso, diranno cosa è 
accaduto ma in questo momento mi preme sottolineare la volontà e la 
necessità di rafforzare, sempre e con ogni mezzo possibile, tutte le azioni 
ed i procedimenti finalizzati ad innalzare strutturalmente i livelli di 
sicurezza del lavoro attraverso la formazione, l'informazione, la 
prevenzione, l'organizzazione ed il controllo".
FIAMMENGHI - "Alla famiglia del lavoratore morto questa notte alla 
Marcegaglia - afferma il consigliere regionale PD, Miro Fiammenghi - va 
tutta la mia vicinanza in un momento di così profondo dolore. Nulla 
giustifica la perdita di una vita umana Per questo ribadisco ancora una 
volta, che la sicurezza sui luoghi di lavoro deve essere una priorità. 
Neanche un mese fa abbiamo ricordato la tragedia della Mecnavi. Quel ricordo 
ci deve accompagnare ogni giorno, affinché non si abbassi mai la guarda 
rispetto alla sicurezza. Investire in sicurezza deve essere una priorità. E 
dobbiamo ribadirlo ancora una volta con forza. Per questo motivo sono a 
fianco dei lavoratori e dei sindacati che manifestano rivendicando maggiori 
tutele".
PD - Anche Michele de Pascale e Gianandrea Baroncini hanno espresso il 
cordoglio di tutto il Partito Democratico. "Gli infortuni e le morti sul 
lavoro - hanno dichiarato il segretario provinciale e il segretario comunale 
del PD - rappresentano una tragica e insopportabile realtà. Anche se non 
esistono parole che possono alleviare il dolore dei familiari e dei colleghi 
di lavoro, riteniamo doveroso, anche in questi momenti così drammatici in 
cui prevale lo sconcerto per la tragica perdita di una vita umana, 
manifestare la nostra solidarietà"
Sono giunte anche dall'onorevole Alberto Pagani le condoglianze alla 
famiglia dell'operaio. " E' una tragedia terribile che ci richiama al 
massimo impegno nella difesa della sicurezza sul lavoro. Dobbiamo respingere 
con forza la logica della assuefazione agli incidenti e alle morti sul 
lavoro come elemento fisiologico. Alla sua famiglia e ai suoi cari - ha 
affermato Pagani - esprimo il mio profondo cordoglio. Le parole ora non 
devono rimanere pura retorica ma lasciare spazio a riflessioni serie ed 
approfondite sull'efficacia dei sistemi che devono garantire sicurezza."
PRI - Il PRI di Ravenna, attraverso il segretario Eugenio Fusignani, 
"esprime cordoglio per il tragico incidente sul lavoro. Al di là della 
dinamica che lascia aperte ipotesi riconducibili ad un errore umano o ad un 
malore, quello che colpisce è che ancora una volta il lavoro, che per sua 
natura dovrebbe essere fonte di vita, troppo spesso diviene fonte di 
tragedia. Quello della sicurezza sul lavoro resta un tema drammaticamente 
sempre presente e nei confronti del quale non bisogna mai abbassare la 
guardia. Auspico che le autorità competenti riescano quanto prima a far luce 
su questo dramma. Il pensiero mio personale e quello di tutti i repubblicani 
ravennati va alla famiglia così duramente colpita e alla quale va tutto il 
nostro più profondo cordoglio".
FAVIA - Sulla vicenda sono arrivate le condoglianze anche del consigliere 
regionale indipendente Giovanni Favia: "Ogni incidente sul lavoro, ogni 
morte bianca, rappresenta una sconfitta per tutti i soggetti impegnati a 
prevenire, a controllare e diffondere la cultura della sicurezza sui luoghi 
di lavoro". "Nella nostra Regione - spiega Favia - nonostante i proclami 
trionfalistici della classe politica di governo, in materia di sicurezza sul 
lavoro non facciamo grandi progressi, anzi. Soltanto nei primi tre mesi del 
2014, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, il numero delle morti 
bianche in Italia ha registrato un aumento del 25%, come riportano i dati 
raccolti dall'Osservatorio indipendente di Bologna. In Emilia-Romagna siamo 
già a quota 10 morti sul lavoro dall'inizio dell'anno".
"Sono ormai anni che mi batto affinché la Regione prenda coscienza di questo 
trend negativo e che decida seriamente di mettere in campo azioni, 
strategie, provvedimenti che possano in qualche modo limitarlo - aggiunge il 
consigliere regionale -. Quella stessa Regione che dal 2010 risponde 
costantemente ai miei appelli con toni rassicuranti che non corrispondono 
però mai alla realtà con la quale ci confrontiamo. Tra venti giorni, il 28 
aprile, è in programma la Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul 
lavoro. Sono certo che assisteremmo anche quest'anno ai soliti toni 
trionfalistici da parte della Giunta".
"Spero che almeno questa volta  - conclude Favia - qualcuno in Regione 
rifletta e prenda in seria considerazione i dati dell'Osservatorio 
indipendente di Bologna, una voce indipendente che riesce ad elaborare 
statistiche in tempo praticamente reale sugli incidenti e sulle morti sul 
lavoro, mentre la Regio ne, nonostante l'imponente piattaforma informatica e 
statistica, dispone solo di dati a distanza di un anno".