lunedì 4 febbraio 2013

La Rete naz. per la sicurezza a Napoli e a Roma

comunicazione  della rete nazionale


La questione Ilva a livello nazionale sta diventando il centro del dibattito
dell'intero movimento interessato alla questione di salute e sicurezza in
fabbrica e sul territorio, sotto diversi aspetti, politici, sindacali,
culturali, tecnoscentifici.
comunicato della rete nazionale - sede di taranto

La Rete nazionale sicurezza e salute sui posti di lavoro e sui territori con
l'assemblea nazionale del 7 dicembre a Taranto ha lanciato su questo un
approfondimento, un dibattito e una mobilitazione nazionale.
Il primo strumento di questa mobilitazione sono gli Atti dell'assemblea
messi a disposizione di operai, cittadini, realtà organizzate, a Taranto e a
livello nazionale.
L'assemblea nazionale del 7 dicembre aveva lanciato la proposta di costruire
incontri e assemblee che portassero ad una manifestazione nazionale per i
prossimi mesi.
Operai e masse popolari di Taranto, qualunque sia la loro appartenenza,
devono comprendere che hanno bisogno oltre che della propria forza di un
ampio sostegno nazionale che isoli padroni, governo, Stato e sindacati
confederali, partiti parlamentari, Istituzioni, e che permetta di vincere
questa battaglia. L'Ilva non è solo Taranto ma il paradigma di tutte le
battaglie che a livello nazionale si stanno facendo per la difesa della
salute e del lavoro in fabbrica e sul territorio.
La Rete, ha tenuto nella giornata del 25 due importanti
incontri/assemblea, a cui ha partecipato anche uno degli operai responsabili
dello Slai cobas per il sindacato di classe Ilva, Andrea Bianco.
A NAPOLI si sono incontrati studenti e appartenenti ai collettivi delle
Università il Collettivo Clash CityWorkers, il Laboratorio politico Iskra
attivo a Bagnoli.
L'incontro ha prodotto la decisioni da parte delle realtà presenti di
promuovere un'assemblea sull'Ilva di Taranto per la seconda metà di
febbraio, con la presenza di una delegazione rappresentativa di operai,
precari, disoccupati, cittadini dei Tamburi di Taranto.
Nel pomeriggio a ROMA si è tenuta un'importante assemblea convocata dalla
Rete nazionale, rappresentata a Roma dall'Usie dal comitato 5 aprile su 
"Ilva e produzioni
nocive".
Un'assemblea molto interessante, con la presenza di attivisti di diverse
organizzazioni sindacali di base impegnate sul tema, di militanti politici e
che ha potuto contare sugli interventi molto qualificati della Dr.ssa
Bioingegnere Antonietta Gatti, esperta di nanotecnologie e studiosa degli
effetti dannosi per la salute e sicurezza delle "polveri ultra sottili" e di
Francesco Aucone, geologo.
L'assemblea, in cui tutti i rappresentanti di Taranto presenti sono
intervenuti, ha trovato interesse, partecipazione e impegno di tutti i
presenti.
Sia nell'incontro di Napoli che nell'assemblea di Roma la proposta della
Rete di arrivare ad una manifestazione nazionale in marzo a Taranto, con
caratteristiche adatte alla situazione dell'Ilva e dei Tamburi, è stata
accolta unanimamente, come già era avvenuto nell'assemblea tenutasi nella
settimana scorsa a Bergamo.
sin da oggi la Rete fa appello a tutte
le realtà di Taranto a coordinarsi per fare di questa manifestazione
nazionale un punto di forza nello scontro in corso a difesa del lavoro e
della salute.
Informazioni e adesioni si possono dare sin da subito all'indirizzo e mail
della Rete:
bastamortesullavoro@domeus.it

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