domenica 20 marzo 2011

Immigrati e morti sul lavoro.


Costruiamo un appuntamento nazionale a maggio giugno a Roma che preveda uno o più presidi ai ministeri e un incontro nazionale sulle morti degli immigrati



la Rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro fa appello a mobilitarsi su scala nazionale per le morti sul lavoro degli immigrati con una iniziativa a Roma in primavera morti sul lavoro per effetto di precarietà e mancanza di diritto di cittadinanza battaglia che da tempo è sviluppata dalla rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro e dal comitato 5 aprile a roma dopo la morte di un operaio immigrato alla sapienza a dicembre il 15 aprile a torino delegazione all'udienza finale della thyssen cui seguirà una riunione delle realtà presenti per fare il calendario delle prossime iniziative in cui questa di roma verrebbe inserita

rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro bastamortesullavoro@domeus.it


LANCIANO. Per sapere come è morto Haralambe Ciuboteriu saranno necessari ulteriori accertamenti, ma dalle indagini della polizia emergono novità sulle 'circostanze' del decesso.


haralambe ciubuteriu, operaio di 44 anni è morto in un cantiere di Lanciano lavorava in nero

Intanto sono state accertate diverse irregolarità al cantiere, e tra queste anche l'impianto elettrico non a norma. La polizia ha inoltre verificato che l'operaio non era assunto e la ditta per cui lavorava ha cercato di regolarizzarlo solo dopo la morte. Qualche dubbio sulla regolarità del cantiere alla Polizia era venuto da subito, tanto che, a seguito della morte dell'operaio rumeno, ha posto sotto sequestro il locale e avviato vari accertamenti. Ora sono arrivati i primi risultati. Intanto gli agenti del commissariato di Lanciano hanno riscontrato che l'impianto elettrico non rispondeva alla normativa in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro, con un evidente rischio elettrico. Per questo le due ditte edili che lavoravano all'interno del fondaco sono state denunciate. I due operai impiegati, infatti, lavoravano ognuno per una ditta per cui entrambe sono state segnalate per non aver rispettato la normativa di riferimento, l'articolo
8 della legge sul lavoro.

Ai datori di lavoro, in particolare, è contestato il fatto di «non aver preso tutte le misure necessarie - tecniche, organizzative e procedurali - affinché i lavoratori siano salvaguardati dai rischi di natura elettrica.».
Dal sopralluogo, inoltre, sono state evidenziate alcune inadempienze in materia di sicurezza su alcuni dei materiali utilizzati (in particolare un ponte su ruote) per le quali verranno applicate le relative sanzioni. I risultati dei controlli dei tecnici della Asl, in questo senso, saranno determinanti per individuare tutte le irregolarità del cantiere e procedere con le sanzioni amministrative e, probabilmente, con altri provvedimenti di carattere giudiziario.

Ma per l'impresa per la quale lavorava l'operaio deceduto i rischi sono anche altri. Da una verifica, infatti, è emerso che il lavoratore deceduto non era stato assunto regolarmente. Il datore di lavoro, ritenendo di non essere scoperto, lo aveva assunto lo stesso giorno del decesso, il 14 marzo.
Ma è bastato un semplice accertamento da parte del personale del Commissariato dal quale è emerso che le relative pratiche di assunzione erano state effettuate in ore successive al decesso del rumeno. Anche per questo il datore di lavoro sarà sanzionato.

Le novità emerse sulle irregolarità del cantiere non possono, ovviamente, non pesare sulle indagini relative alla morte dell'operaio, anche se per la Polizia restano comunque due situazioni indipendenti.

L'autopsia sul cadavere del 44enne, effettuata dall'anatomopatologo Ivan Melasecca su incarico della procura della Repubblica di Lanciano, infatti, ha accertato che la morte è avvenuta per arresto cardiaco, ma non ha chiarito per quale motivo. Due le ipotesi plausibili: la morte naturale, probabilmente a seguito di un infarto; oppure la morte causata da folgoramento. In questo senso è fondamentale effettuare nuovi accertamenti sull'irregolarità dell'impianto elettrico perché proprio questo potrebbe aver causato una scarica elettrica fatale per il manovale.

La verità sulla morte del rumeno, tuttavia, sarà accertata soltanto quando saranno resi noti i risultati definitivi dell'autopsia, e a seguito di ulteriori esami istologici a cui il corpo del 44enne sarà sottoposto.

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