sabato 31 agosto 2013

2 operai morti sul lavoro nel Salento e 1 in Sicilia


Ben due gli operai morti sul lavoro in Salento nelle ultime 24 ore. Un
operaio di un noto salumificio ha perso la vita nel primo pomeriggio
rimanendo stritolato in una delle impastatrici di carne alla quale stava
lavorando. E' accaduto a Taurisano nello stabilimento 'Scarlino', sulla
strada provinciale che conduce a Casarano. La vittima è Mario Orlando, di 53
anni, di Taurisano. Il dramma è accaduto poco dopo le 14, quando l'uomo è
scivolato dentro un macchinario dalle lame particolarmente affilate usato
nella preparazione degli insaccati.

Poche ore prima a Francavilla Fontana (in provincia di Brindisi), aveva
perso la vita il 38enne di Aradeo (Lecce) Angelo Reschi, impiegato in una
ditta che stava eseguendo lavori sulla condotta idrica per conto
dell'Acquedotto pugliese. Reschi è deceduto per asfissia in seguito ad annegamento, dopo essere stato travolto da un violento getto d'acqua mentre si trovava nella condotta in cui sono posizionati i tubi della fognatura.

Un cantoniere di 44 anni, originario di Ganci (Palermo), Santo Gulino, è
invece morto dopo essere stato travolto sull'autostrada Palermo-Catania.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, l'uomo, é stato investito da un
automobilista mentre era impegnato nell'attività di manutenzione stradale
sulla corsia di soccorso, all'interno di in un cantiere mobile a 'Ponte
Cinque Archi' sull'autostrada A19 'Palermo-Catania'.



venerdì 30 agosto 2013

Processo Eternit, tavolo tecnico delle parti civili istituzionali

CASALE MONFERRATO - Si terrà l'11 settembre prossimo, presso il municipio, l'incontro delle parti civili istituzionali coinvolte nel processo Eternit.
In attesa di sapere quale sarà la prossima mossa di Stephan Schmidheiny (non occorre essere un mago per pensare che non ci sia per il multimiliardario svizzero, condannato in primo e secondo grado per il processo Eternit altra via che quella del ricorso davanti alla Corte di Cassazione) gli enti che devono rendere effettiva la riscossione delle provvisionali immediatamente esecutive si troveranno davanti ad un tavolo tecnico. Nell'occasione oltre al Comune di Casale Monferrato, promotore ed organizzatore dell'incontro, ci
saranno la Regione Piemonte, l'Asl Al, ed anche la Regione Emilia Romagna ed il Comune di Rubiera, con i quali si erano avviati dei contatti dopo la conoscenza fatta dal sindaco Giorgio Demezzi, con i loro amministratori in occasione della sentenza davanti alla Corte d'Appello di Torino.
Nell'occasione l'intenzione è quella di mettere a punto una strategia comune per proseguire nell'esecuzione della sentenza, Ne frattempo il Comune di Casale, che aveva inviato una lettera del primo cittadino a presidente del Consiglio Gianni Letta,  in cui si sollevavano il problema della necessità di rendere effettiva l'applicazione della sentenza e di dover derogare, per le spese da bonifica dall'amianto, dai criteri del patto di stabilità, sta stabilendo un contatto con Palazzo Chigi, affinché da Roma pervenga una risposta e la missiva, che conteneva temi importanti per Casale e l'area del Monferrato, non rimanga lettera morta.

30/08/2013

giovedì 29 agosto 2013

VIAREGGIO: PROSSIMA RIUNIONE ED INFORMAZIONI


La riunione si tiene giovedì 29 agosto alle ore 18 al Dopo Lavoro Ferroviario.

A seguire il programma della “tre giorni”.
Da inserire l’inaugurazione della mostra di pittura e scultura venerdì 30 agosto alle ore 17.30, la presentazione del libro “Letteratura e lavoro” sabato 31 agosto alle ore 17.30 e del libro “Amianto, una storia operaia” domenica 1 settembre alle ore 17.30.

Alla mostra saranno presenti alcuni degli artisti che hanno donato la opere e la moglie e i figli di Nicola Cunsolo, presidente del Dopo Lavoro Ferroviario di Viareggio, recentemente scomparso, ai quali consegneremo una targa in ricordo di Nicola.

Alle presentazioni dei libri saranno presenti gli autori.

Giovedì 29 agosto ore 23.15 alla casina dei ricordi come ogni mese dal 29 luglio 2009.

Viareggio, 29 giugno 2009: disastro ferroviario, esplosione, strage.

30-31 agosto e 1° settembre 2013: in pineta di Levante tra lo stadio dei Pini ed il Palazzetto dello sport Incontro della Memoria e della Solidarietà.

Venerdì 30/8 ore 21.30: dibattito con gli avvocati delle parti civili e giornalisti per fare il punto della situazione processuale e discutere dei prossimi appuntamenti.

Sabato 31/8 ore 21.30: proiezione del servizio di “Report” “Treni Italia” del novembre 2010 e anteprima del documentario sulla serata del 29 giugno 2013.

Domenica 1° settembre ore 21.30: spettacolo teatrale “Scalpiccii sotto i platani” di e con Elisabetta Salvatori e Matteo Ceramelli al violino.

Tutti i giorni:

dalle ore 18.00 è aperto il bar;

dalle ore 19.30 è aperta la cucina.



Associazione dei familiari “Il Mondo che vorrei”

Assemblea 29 giugno

sabato 17 agosto 2013

19 agosto: un saluto alle vittime della Strage di Viareggio

 IL MONDO CHE VORREI ONLUS
ASSOCIAZIONE FAMILIARI VITTIME 29 GIUGNO VIAREGGIO
CODICE FISCALE 91039790463
IBAN IT83 O069 1524 6000 0005 0382 480
PRESIDENTE DANIELA ROMBI CELL. 338 6885950










Lunedì 19 agosto l'Associazione “Il Mondo che vorrei” (familiari delle Vittime
della strage ferroviaria di Viareggio), dalle ore 16.30 alle ore 19.00, sarà
accanto ai propri cari al Cimitero della Misericordia, entrata dalla via
Maroncelli.


Con la rinomina ad Amministratore Delegato di Ferrovie dello Stato, Mauro
Moretti, rinviato a giudizio il 18 luglio scorso dal Tribunale di Lucca,
assieme agli altri AD delle società Fs imputate, il governo, dal presidente del
Consiglio Letta ai ministri responsabili alla rinomina, il ministro del Tesoro
Saccomanni e delle Infrastrutture Lupi, ci costringe a questa prima
iniziativa.


Avendo ignorato le nostre richieste (un incontro per spiegare perché siamo
contrari alla rinomina di Moretti e degli altri Ad), di fronte alla volontà dei
familiari delle Vittime e del territorio versiliese che ci ha sostenuto in
questa battaglia, avete di nuovo calpestato il nostro dolore e ci avete
nuovamente offesi.
Ai familiari delle 32 Vittime, oggi, non rimane che essere presenti assieme al
Cimitero, il posto dove noi ritroviamo tutti i nostri cari.


16 agosto 2013




La presidente
Daniela Rombi


venerdì 9 agosto 2013

8 AGOSTO 1956 - 8 AGOSTO 2013: STRAGE DI MARCINELLE (BELGIO) 262 MORTI 136 EMIGRATI ITALIANI, PER NON DIMENTICARE, PERCHE' CHI NON HA MEMORIA, NON HA FUTURO...


COMUNICATO SINDACALE E RADIO STAMPA DELL'8 AGOSTO 2013
PER PUBBLICAZIONE, DIFFUSIONE E DIVULGAZIONE grazie.

trasmette COMITATO 5 APRILE DI ROMA nodo locale della RETE NAZIONALE SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO E SUI TERRITORI e mail riferimento usicons.roma@gmail.com, circolotlc@hotmail.com, usiait1@virgilio.it,

e mail nazionale della RETE bastamortesullavoro@gmail.com



8 AGOSTO 1956 - 8 AGOSTO 2013, 57 anni fa, la strage su lavoro nella miniera di MARCINELLE in Belgio. 262 morti, di cui 136 di emigrati italiani, nel linguaggio locale, a metà tra francese e dialetto, detta "La catastròfa".
Un incendio scoppiato a quota 975 della miniera, nel distretto carbonifero di Charleroi, 262 morti a causa di un incidente banale, UCCISI SUL LAVORO soprattutto dalla "premeditata" imprevidenza, dalla mancanza di elementari misure di protezione, dalla disorganizzazione. Uno degli eventi luttuosi dell'immigrazione italiana all'estero, in virtù di accordi tra i Governi belga e italiano, forza lavoro e braccia in cambio di quote di carbone per la "ripresa italica".
Per molti anni, nessuno Presidente della Repubblica Italiana, nessun esponente di Governi si è recato sul luogo della strage di Marcinelle, nè si impegnò a sostegno delle vittime e dei familiari, nessun intervento istituzionale durante l'inchiesta successiva al disastro sul lavoro, con una giustizia inerte di fronte a questo "massacro annunciato".
Eppure la sola rievocazione del fatto, non dovrebbe lasciare insensibii coloro che oggi, in Italia come nella "civile" Unione Europea con tante direttive sulla salute e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, parla di "flussi programmati" e di "integrazione", o di "invasione", quando si riferisce al fenomeno dell'immigrazione,  come se fosse già dimenticato quello che subirono i nostri antenati, bisnonni, nonni...emigrati e immigrati nei Paesi "ricchi" per uscire dalla quotidiana miseria e alla ricerca di un destino e di un futuro migliore, spesso pagato a caro prezzo di vite umane, come a Marcinelle.
Così come, ci si dimentica che in Italia, nonostante la crisi le tante cassaintegrazioni, mobiità, licenziamenti collettivi, precariato e tanto lavoro sommerso e "al nero", che quantifica in diminuzione la forza lavoro codificata e quindi riduce sensibilmente, con un gioco di prestigio anche il numero ACCERTATO DI MORTI SUL LAVORO e DA LAVORO, rispetto solo a qualche anno fa, l'Italia rimane pur sempre un PAESE DOVE LA SALUTE E' CONSIDERATA COME UNA MERCE E LA SICUREZZA NON SOLO SUI LUOGHI DI LAVORO MA SUI TERRITORI, E' VISTA DA PADRONI E GOVERNANTI
COME "UN COSTO" DA RIDURRE PER MANTENERE, IN REGIME DI "CRISI PERMANENTE", UN MARGINE PUR MINIMO DI PROFITTO E UNA BUONA OCCASIONE PER LUCROSE SPECULAZIONI FINANZIARIE...

Noi non dimentichiamo, non scordiamo Marcinelle e la lezione che ci ha lasciato, come non scordiamo la Thyssenkrupp, l'Umbria Olii, Molfetta, Trani, Ravenna, Genova, L'Ilva di Taranto, Marghera, Monfalcone, Palermo...Viareggio e tante altre.

NOI NON DIMENTICHIAMO, PERCHE' CHI NON HA MEMORIA NON HA UN FUTURO E NONOSTANTE TUTTO SIAMO ANCORA DISPOSTI A LOTTARE COLLETTIVAMENTE E AD ESSERE SOLIDALI ...

PER UN ALTRO FUTURO...POUR UN AUTRE FUTUR

Comitato 5 Aprile di Roma 8 agosto 2013 (sede operativa presso USICONS Largo G. Veratti 25 00146 Roma fax 06 77201444)

da fine Settembre riprenderà con cadenza ogni 15 giorni, lo SPORTELLO E PUNTO INFORMATIVO E DI CONSULENZA SU SALUTE E SICUREZZA SU LAVORO, ovviamente GRATUITO, presso lo spazio del Consiglio Metropolitano di Roma

in via Giolitti 239.    



giovedì 8 agosto 2013

Palermo: lotta per la salute e sicurezza e minacce di repressione al Policlinico




Al Policlinico di Palermo si sta combattendo da tempo una battaglia su
diritti contrattuali scippati e negati e sulla salute e sicurezza delle
lavoratrici e dei lavoratori che comprende una intensa attività di denuncia
delle condizioni psico-fisiche soprattutto di alcune lavoratrici che ha
ottenuto dei risultati sia nel riconoscimento delle patologie che nel cambio
di mansioni o posti di lavoro non adeguati.Una battaglia che si fa, come in
altri luoghi di lavoro, non solo contro l'amministrazione le cui posizioni
rasentano non solo l'assurdo logico ma sono piene di quella strafottenza di
chi pensa di non dover pagare mai per le proprie malefatte! ma si fa anche
contro i sindacati confederali e autonomi che al Policlinico "fogna a cielo
aperto" in tutti i sensi, hanno fatto sempre il bello e il cattivo tempo.In
aggiunta ci si  mette il giornalista, chiamiamolo così, del Giornale di
Sicilia, che telefona per una intervista e poi "dimentica", come si vede
nell'articolo che alleghiamo, di scrivere a quale sigla sindacale appartiene
la responsabile del cobas che ha intervistato! La nostra sigla sarà pure
scomoda per tanti, ma a questi non è rimasto nemmeno un briciolo di....
***

COMUNICATO STAMPA

Policlinico di Palermo
ASSURDO!
L’azienda avvia un procedimento disciplinare contro alcuni dei lavoratori
addetti al trasporto di materiale biologico, aderenti allo SLAI Cobas per il
sindacato di classe e in stato di agitazione dal 2 maggio, per protestare
contro la TOTALE ASSENZA DI MISURE DI SICUREZZA e lo stress psico-fisico a
cui sono costretti da quasi un anno
Sembra una barzelletta, ma non lo è! I vertici del Policlinico che violano
sistematicamente ed apertamente le normative che tutelano SALUTE/SICUREZZA
nei luoghi di lavoro, causando anche diversi infortuni sul lavoro, di cui
pure i sigg. E. S. e F. D.M., sono stati di recente vittime, anziché finire
in GALERA, hanno la spudoratezza di tentare di reprimere la giusta
RIBELLIONE dei lavoratori “incriminati”, mediante il sopra citato
provvedimento disciplinare.Ma i lavoratori non si lasciano intimidire, e
oltre ad avere già sporto denuncia alla procura e all’ispettorato del
lavoro, qualora permanga lo status quo, saranno disposti a scioperare, così
come comunicato il 3 agosto scorso all’amministrazione.
Lo SLAI Cobas non solo sarà al loro fianco, ma sta già attivando tutte le
azioni sindacali, civili e penali, necessarie alla tutela dei dipendenti di
cui trattasi.
Si allega la contestazione da parte della scrivente O.S. del provvedimento
disciplinare in argomento.

SLAI Cobas per il sindacato di classe/ Policlinico PA, 07.08.2013

Incidente a Saintes, in Francia come a Viareggio. 16 luglio 2013: si spezza asse e deraglia treno merci della VTG. Ma l'E.R.A. dov'era?

da Dante De Angelis


Cari,

ancora un incidente causato dallo spezzamento dell'asse di una 'sala montata' di un treno merci delal VTG che trasportava - fortunatamente - solo ghiaia.
 Esattamente come a Viareggio 4 anni fa, col GPL.
Il fatto pur gravissimo e dalle potenziali conseguenze disastrose, non ha fatto notizia (come 100 altri che non fanno morti solo per caso) né in Francia, nè in Europa, né tantomeno in Italia 


E' accaduto nella cittadina di Saintes, nel Dipartimento Poitou-Charente, a nord di Bordeaux, il 16 luglio scorso dopo pochi giorni dal disastroso deragliamento nella stazione di Brétigny-sur-Orge, vicino Parigi (sette morti).

Con l'occasione l'Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria italiana 'richiama' le imprese ferroviarie italiane ad un controllo dei propri mezzi.

La società proprietaria - responsabile anche della manutenzione - è la multinazionale tedesca VTG. L'ultimo controllo sull'asse non distruttivo risulta effettuato a settembre 2008.
 La stessa VTG averebbe ridotto a (12 ANNI !) gli intervalli manutentivi di controllo agli assi. Nonostante le misure adottate in Europa (ma veramente ?) dopo la strage di Viareggio.

Sul loro sito tanta pubblicità luccicante e assi 'marci dentro'. 

Lo scandalo è che girano ancora per l'Europa carri merci con sale, boccole, balestre, timonerie del freno, ecc. ecc. che si rompono per 'vecchiaia' usura, controlli e manutenzione inadeguata. 
Ovvero le multinazionali sembra che decidano da sole, se e quando fare i controlli, perché le 'autorità' ne sembrano incapaci o si 'lasciano convincere' facilmente.
  
Spero di sbagliare ma sembra proprio che sia il potente apparato industriale e finanziario europeo e multinazionale a controllare le Istituzioni e governare direttamente l'ERA (Agenzia Europea sulle ferrovie) condizionanandone pesantemente le scelte in materia di tutela della sicurezza.


Ma l'E.R.A. dov'è ?
A che serve ?
Perché li paghiamo ?
Anzi, li paghiamo solo noi ?

Ciao
Dante



TA: morte operaia anche negli appalti multiservizi

INFORTUNIO ALL'ISOLA VERDE COOP. DELLA PROVINCIA DI TARANTO: UNA MORTE CHE NON DOVEVA SUCCEDERE!


Lo Slai cobas per il sindacato di classe si unisce al cordoglio dei familiari e dei compagni di lavoro dell'Isola Verde a fronte della morte sul lavoro di Emanuele Tomai. Una morte inaccettabile che dimostra come in questa città la sicurezza sul posto di lavoro non è tutelata né rispettata, non solo all'Ilva e nella grande aziende, ma perfino in una società multiservizi provinciale dove il lavoro per sua natura non dovrebbe comportare pericoli della vita.
Al di là delle circostanze particolari sfortunate, è evidente però che questo incidente non doveva succedere!
Chiediamo quindi un'inchiesta seria che si basi sul fatto che di accertare se vi sono responsabilità nell'organizzazione del lavoro e nelle condizioni in cui si interviene lungo le strade che possano originare questo tipo di incidente mortale.
La verifica delle condizioni di sicurezza deve riguardare tutti i posti di lavoro in questa città, e questo non solo nei casi in cui c'è il pericolo in agguato. Pensiamo che anche all'Amiu, alla Pasquinelli, negli appalti comunali in genere, la precarietà lavorativa, i contratti sempre in bilico creino condizioni per infortuni, insicurezza e mancata tutela della salute.
Per lo Slai cobas, quindi, la questione non finisce qui. E già da ora annunciamo un'iniziativa su salute e sicurezza per metà settembre, che riguarderà non solo Ilva e inquinamento ma anche Eni, Porto, e, come qui denunciamo, tutti gli appalti comunali.

Slai Cobas per il sindacato di classe - Taranto
TA. 8.8.13

venerdì 2 agosto 2013

COMUNICATO STAMPA A SEGUITO DELLA PUBBLICAZIONE DELLE MOTIVAZIONI DEL PROCESSO EURECO


La lettura delle motivazioni della sentenza del processo Eureco ci amareggia enormemente.
Riteniamo che il pronunciamento del Giudice Antonella Bertoja, dopo aver accolto completamentel'impianto accusatorio proposto dai Pubblici Ministeri, non sia congruo perché sottolinea il dolo, la recidività e la pericolosità del Merlino, ma conclude con una pena estremamente mite rispetto alla gravità delle colpe!
L'imputato è descritto come un imprenditore senza il minimo scrupolo, particolarmente pericoloso perla società, che usava qualsiasi metodo, anche il più irregolare, per 
massimizzare i propri profitti a scapito di tutto e di tutti.
Il mancato rispetto delle minime norme di sicurezza era la norma, la falsificazione dei documenti tecnici ed il loro mancato aggiornamento, un metodo.
La gestione dei lavoratori che operavano in fabbrica era basato sulla  protervia, sull'aggiramento delle normative sindacali utilizzando forme contrattuali precarie per proprie 
speculazioni economiche.
Purtroppo queste modalità di lavoro sono sempre più frequenti; con la motivazione della crisi vengono ridotti diritti fino a ieri fondamentali e inalienabili e le condizioni generali dei lavoratori diventano sempre più precarie e basate sul ricatto personale.
A chiusura di questa fase del processo dobbiamo sottolineare anche la grave decisione del Giudice di non ammettere come Parti Civili, non tanto la nostra associazione, ma 
organizzazioni storicamente consolidate sia sul territorio che a livello nazionale e che sempre hanno  difeso diritti fondamentali dei lavoratori e dell'ambiente come: Medicina Democratica, A.I.E.A. (Associazione Italiana Esposti Amianto), ANMIL (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi sul Lavoro).
Il nostro impegno continuerà specificatamente in difesa dei diritti degli ex lavoratori Eureco ed in generale per salvaguardare i diritti nel mondo del lavoro e del rispetto della qualità dell'ambiente.
"Comitato a sostegno dei familiari delle vittime e dei lavoratori Eureco"


COMITATO A SOSTEGNO DEI FAMILIARI DELLE VITTIME E DEI LAVORATORI EURECO
http://cveureco.altervista.org - comitatovittime.eureco@gmail.com - 
Tel: 335.6863489
per solidarietà: IBAN IT71P0760101600000009791656 - causale "PRO LAVORATORI 
EURECO" 

giovedì 1 agosto 2013

Moretti - Viareggio: 6 agosto ancora a Roma

Martedì 6 agosto dalle ore 10.30 alle ore 13.00 presidio a Roma a Piazza
della Croce rossa di fronte alla sede nazionale delle ferrovie. Presidio
contro la rinomina di Moretti ad Ad delle ferrovie dello Stato italiane e
degli altri Ad delle società Fs, rinviati a giudizio il 18 luglio scorso
per la strage ferroviaria del 29 giugno 2009 di Viareggio (32 Vittime e
numerosi feriti dei quali alcuni gravissimi).

Chi è interessato e disponibile per essere presente a Roma si metta in
contatto con noi.