la rete nazionale fa appello a una mobilitazione in tutta la Fincantieri e a una iniziativa nazionale a Marghera
bastamortesullavoro@gmail.com
Comunicato su Ennesimo morto in Fincantieri
OGGI SCIOPERO DI 8 ORE MA IERI NON E' STATA BLOCCATA LA FABBRICA SUBITO COME
CHIESTO DALLO SLAI COBAS per il sindacato di classe A TREVISAN
RAPPRESENTANTE PROVINCIALE FIOM
08-03-2011 - Marghera - Lo sciopero questa volta c'è stato, di tutta la
giornata, alla Fincantieri di Marghera. Occorre che quando accadono eventi
come quello di ieri dove è morto Giuseppe Fazio, operaio siciliano di
Augusta dipendente della TF Impianti subappalto della Simic all'interno
della famigerata Fincantieri, si riunisca immediatamente l'assemblea
generale fermando tutta la produzione. Lo sciopero di oggi, per quanto
corretto, era previsto, invece quando accadono questi fatti, Trevisan e
tutta la RSU dovrebbero immediatamente lottare con il Cobas e con tutti gli
operai d'avanguardia per fermare tutta la produzione ! Questo ennesimo
assassinio, che ricorda l'incidente in cui perse la gamba un operaio
albanese un anno fa, è il secondo morto in due settimane in Fincantieri tra
Monfalcone e Marghera. Lanciamo la parola d'ordine di una manifestazione
nazionale della Rete per la Sicurezza sui posti di lavoro a Marghera con
l'occupazione simbolica della Fincantieri stessa, per permettere alle masse
di capire come accadono questi omicidi ! Evidentemente il management di
Fincantieri, che siamo convinti abbiano giocato politicamente apposta la
carta della cassa integrazione, anziché riassumere direttamente il personale
specializzato degli appalti e mettere ordine negli appalti stessi, pensa di
far dimenticare anche le pesanti condanne sull'amianto. Invece altri pensano
di far passare sotto attenzione la gravissima dinamica della logistica
(autotrasporti) che miete vittime anche nelle fabbriche, come accaduto
recentemente nel capannone a Martellago dove un pezzo di cemento ha travolto
un autista, alla San Benedetto con i ritmi pazzeschi del reparto pallets con
l'azzoppamento di un nostro compagno, al Porto, con il camion finito in mare
e l'autista annegato, e ieri alla Fincantieri, con un camion che ha travolto
e ucciso un operaio
UN'ALTRA MORTE BIANCA IN FINCANTIERI
Il lavoratore Giuseppe Fazio di 34 anni, dipendente di una ditta di appalto
che è stato investito ieri da un camion in manovra all'interno della Fincantieri di Marghera, non ce
l'ha fatta.
E' mancato alle 2 di questa mattina, a causa delle gravi lesioni riportate
nell'incidente che lo ha coinvolto.
Il coordinamento nazionale Fincantieri, insieme a FIM, FIOM, UILM Nazionali,
esprimono profondo cordoglio e solidarietà ai familiari e ai colleghi di Giuseppe.
E' necessario che le autorità competenti facciano immediatamente chiarezza
sulla dinamica e sulle cause del tragico incidente avvenuto ieri.
Questo tragico evento si somma all'incidente mortale avvenuto in Fincantieri
Monfalcone il 21 Febbraio scorso, nel quale ha perso la vita Ismail Mio, un giovanissimo
operaio, anch'egli dipendente di una ditta dell'appalto.
Anche in quell'occasione, come ormai avviene da molto tempo e
quotidianamente, è stato da noi contestato e denunciato il modello organizzativo adottato da Fincantieri il
quale, a questo punto, va urgentemente rimesso in discussione: l'Azienda deve finalmente prendere atto
di questa necessità!
Questo modello non migliora l'efficienza produttiva, fa aumentare la
confusione all'interno del cantiere e, soprattutto, scarica sui lavoratori i rischi generati da una
disordinata rincorsa alla competitività, alla produttività e al profitto; rischi che, in modo
evidente, sono sottovalutati o, addirittura, ignorati da parte di un'Azienda che non sta controllando
adeguatamente il processo produttivo.
A questo proposito verrà richiesto immediatamente un incontro urgente a
livello nazionale per riaprire la questione sicurezza e per attivare tempestivamente ogni
possibile soluzione per mettere in sicurezza tutti i cantieri.
FIM, FIOM, UILM Nazionali approvano e sostengono tutte le iniziative che le
Organizzazioni Sindacali territoriali di Venezia, insieme alla RSU del cantiere hanno
deciso di intraprendere, in risposta al tragico evento.
Dichiarano inoltre, per la giornata di Mercoledì 9 Marzo 2011, 1 ora di
sciopero in tutti i siti e stabilimenti del Gruppo Fincantieri, con modalità da definirsi a livello
locale.
FIM FIOM UILM Nazionali
Roma, 8 Marzo 2011.
bastamortesullavoro@gmail.com
Comunicato su Ennesimo morto in Fincantieri
OGGI SCIOPERO DI 8 ORE MA IERI NON E' STATA BLOCCATA LA FABBRICA SUBITO COME
CHIESTO DALLO SLAI COBAS per il sindacato di classe A TREVISAN
RAPPRESENTANTE PROVINCIALE FIOM
08-03-2011 - Marghera - Lo sciopero questa volta c'è stato, di tutta la
giornata, alla Fincantieri di Marghera. Occorre che quando accadono eventi
come quello di ieri dove è morto Giuseppe Fazio, operaio siciliano di
Augusta dipendente della TF Impianti subappalto della Simic all'interno
della famigerata Fincantieri, si riunisca immediatamente l'assemblea
generale fermando tutta la produzione. Lo sciopero di oggi, per quanto
corretto, era previsto, invece quando accadono questi fatti, Trevisan e
tutta la RSU dovrebbero immediatamente lottare con il Cobas e con tutti gli
operai d'avanguardia per fermare tutta la produzione ! Questo ennesimo
assassinio, che ricorda l'incidente in cui perse la gamba un operaio
albanese un anno fa, è il secondo morto in due settimane in Fincantieri tra
Monfalcone e Marghera. Lanciamo la parola d'ordine di una manifestazione
nazionale della Rete per la Sicurezza sui posti di lavoro a Marghera con
l'occupazione simbolica della Fincantieri stessa, per permettere alle masse
di capire come accadono questi omicidi ! Evidentemente il management di
Fincantieri, che siamo convinti abbiano giocato politicamente apposta la
carta della cassa integrazione, anziché riassumere direttamente il personale
specializzato degli appalti e mettere ordine negli appalti stessi, pensa di
far dimenticare anche le pesanti condanne sull'amianto. Invece altri pensano
di far passare sotto attenzione la gravissima dinamica della logistica
(autotrasporti) che miete vittime anche nelle fabbriche, come accaduto
recentemente nel capannone a Martellago dove un pezzo di cemento ha travolto
un autista, alla San Benedetto con i ritmi pazzeschi del reparto pallets con
l'azzoppamento di un nostro compagno, al Porto, con il camion finito in mare
e l'autista annegato, e ieri alla Fincantieri, con un camion che ha travolto
e ucciso un operaio
UN'ALTRA MORTE BIANCA IN FINCANTIERI
Il lavoratore Giuseppe Fazio di 34 anni, dipendente di una ditta di appalto
che è stato investito ieri da un camion in manovra all'interno della Fincantieri di Marghera, non ce
l'ha fatta.
E' mancato alle 2 di questa mattina, a causa delle gravi lesioni riportate
nell'incidente che lo ha coinvolto.
Il coordinamento nazionale Fincantieri, insieme a FIM, FIOM, UILM Nazionali,
esprimono profondo cordoglio e solidarietà ai familiari e ai colleghi di Giuseppe.
E' necessario che le autorità competenti facciano immediatamente chiarezza
sulla dinamica e sulle cause del tragico incidente avvenuto ieri.
Questo tragico evento si somma all'incidente mortale avvenuto in Fincantieri
Monfalcone il 21 Febbraio scorso, nel quale ha perso la vita Ismail Mio, un giovanissimo
operaio, anch'egli dipendente di una ditta dell'appalto.
Anche in quell'occasione, come ormai avviene da molto tempo e
quotidianamente, è stato da noi contestato e denunciato il modello organizzativo adottato da Fincantieri il
quale, a questo punto, va urgentemente rimesso in discussione: l'Azienda deve finalmente prendere atto
di questa necessità!
Questo modello non migliora l'efficienza produttiva, fa aumentare la
confusione all'interno del cantiere e, soprattutto, scarica sui lavoratori i rischi generati da una
disordinata rincorsa alla competitività, alla produttività e al profitto; rischi che, in modo
evidente, sono sottovalutati o, addirittura, ignorati da parte di un'Azienda che non sta controllando
adeguatamente il processo produttivo.
A questo proposito verrà richiesto immediatamente un incontro urgente a
livello nazionale per riaprire la questione sicurezza e per attivare tempestivamente ogni
possibile soluzione per mettere in sicurezza tutti i cantieri.
FIM, FIOM, UILM Nazionali approvano e sostengono tutte le iniziative che le
Organizzazioni Sindacali territoriali di Venezia, insieme alla RSU del cantiere hanno
deciso di intraprendere, in risposta al tragico evento.
Dichiarano inoltre, per la giornata di Mercoledì 9 Marzo 2011, 1 ora di
sciopero in tutti i siti e stabilimenti del Gruppo Fincantieri, con modalità da definirsi a livello
locale.
FIM FIOM UILM Nazionali
Roma, 8 Marzo 2011.
1 commento:
Dal portale Indymedia
http://liguria.indymedia.org/node/7380
Personale abusivo in FINCANTIERI. RINA dorme.
Cantieristica e maRINA italiana allo sbando. R.I.N.A. S.p.A. – Registro Italiano Navale non s’accorge di niente.
Se le navi colano a picco poi non venite a lamentarvi.
Sconcertante denuncia dei sindacati di Monfalcone. Alla Fincantieri lavorano operai abusivi che non sono specializzati e fanno saldature scadenti. Mettendo così a rischio tutte le costruzioni realizzate alla spera-in-Dio e danneggiando fortemente i dipendenti Fincantieri. Il Registro Italiano Navale che fa? Niente. E’ impegnato in simposi, tavole rotonde, meeting, convegni, conferenze stampa (autocelebrative), etc etc …
In data 26 gennaio 2011 il coordinatore sindacale RSU Fiom-Cgil di Fincantieri Monfalcone, Sig. Luxich Moreno invia una scandalosa e preoccupata segnalazione alla Procura della Repubblica di Trieste e per conoscenza alle due sedi del R.I.N.A. Spa di Venezia e Genova (v. doc. allegato).
La lettera ha per oggetto: “personale ditte in appalto e/o subappalto operante presso la Fincantieri C.N.I Spa. Stabilimento di Monfalcone – qualificazione del personale sottoposto agli esami di certificazione brevetti RINA personale adibito alla saldatura”.
Denuncia il sindacalista della Fiom:
“La presente per comunicarvi che all’interno dell’azienda Fincantieri C.N.I. Spa stabilimento di Monfalcone (GO) ci sono ditte in appalto e/o subappalto, da quanto riferito quali l’Adrimar Srl, la Rimont, la Mistral, SDL, ecc ecc.. che sembrerebbero utilizzare del personale nella saldatura CO2 senza alcuna abiltazione (patentino rilasciato da RINA) creando di conseguenza scarsa qualità nelle costruzioni ed un danno ai lavoratori diretti Fincantieri. Si chiede al Registro Italiano Navale di effettuare dei controlli necessari sul personale operante delle ditte in appalto e/ subappalto in Fincantieri C.N.I. Spa. Cordiali saluti. Il Coordinatore Sindacale RSU Fiom-Cgil, Fincantieri Monfalcone. Sig. Luxich Moreno”.
In un momento così delicato - e diremmo anche tragico - per la cantieristica italiana (oltre 2500 dipendenti Fincantieri a rischio licenziamento) tollerare ste forme di diffusa illegalità ha davvero del criminale (e credeteci sulla parola quanto denunciato non accade solo a Monfalcone). RINA, che è una società classificazione navale nonché di certificazione industriale ed ambientale, nell’ambito delle proprie attività istituzionali dovrebbe - almeno in linea teorica - effettuare autonomamente e di propria iniziativa le attività di monitoraggio, di controllo e sorveglianza presso cantieri ed officine di produzione, nonché visite periodiche. Invece accade che non lo fa manco se gli vien fatto notare (v. la segnalazione del delegato Fiom che è rimasta lettera morta).
Domanda dell’uomo della strada: ma che ci sta a fare il RINA se non controlla? CaRINA la domanda. Andrebbe posta al suo Amministratore Delegato, Ing. Ugo Salerno.
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