sabato 1 dicembre 2012

No alla prescrizione per i morti sul lavoro!


Palermo. Corte d’appello. I titolari dell’azienda erano stati assolti in primo grado

Operaio morto sul lavoro
Accuse prescritte per la ditta

Morì in un incidente sul lavoro: in primo grado i responsabili della ditta in cui era impiegato, la Mediterranea Costruzioni, sono stati assolti. Per i giudici a causare il decesso sarebbe stata la stessa vittima, Antonino
Culotta, che avrebbe avuto un comportamento imprudente.
Oggi la sentenza della Corte d’Appello che ribalta il verdetto, ma dichiara la prescrizione del reato. Una decisione che, però, apre la strada agli eredi dell’operaio, difesi dall’avvocato Salvino Pantuso, e dall’Inail, assistita dall’ avvocato Salvatore Cacioppo, al risarcimento del danno.
I fatti sono del 21003: Culotta stava cercando di rimuovere un palo in piazza San Lorenzo con l’aiuto di un collega alla guida di un escavatore. Il palo gli cadde sulla testa – l'operaio non aveva il casco protettivo- fracassandogli il cranio.
Sotto processo per omicidio colposo finirono il legale rappresentante della ditta Settimo Montestanto, Pietro Tomasello, alla guida del mezzo, e il direttore del cantiere Giuseppe Storniolo. Per il giudice monocratico non
avrebbero avuto alcuna responsabilità nella morte di Culotta. Diversa la valutazione dei giudici d’appello che, però, hanno dovuto prendere atto  della prescrizione del reato.

Giornale di Sicilia
29 novembre 2012

Pubblicato da rete sicurezza lavoro sicilia a 03:52

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