martedì 14 dicembre 2010

PROCESSO THYSSENKRUPP: UDIENZA DEL 14 DICEMBRE


Nel giorno in cui ha luogo l'undicesima parte della requisitoria del pm Raffaele Guariniello, e da otto giorni si è doppiata la boa del terzo anniversario dell'eccidio dei sette operai arsi vivi alla linea cinque dello stabilimento torinese della multinazionale tedesca dell'acciaio Thyssenkrupp, arrivano finalmente le richieste di condanna per i sei imputati (Harald Hespenhan, Gerhard Prignitz, Marco Pucci, Daniele Moroni, Raffaele Salerno e Cosimo Cafueri), e dell'azienda stessa, per i reati di incendio, omicidio e omissione di cautele antinfortunistiche.
E' bene ricordare che questo è il primo processo in Italia nel quale il datore di lavoro è accusato di omicidio volontario ed omissione dolosa di cautele antinfortunistiche, e questo è il motivo per cui viene celebrato davanti alla Corte di assise, con sei giudici popolari che non sono certamente profondi conoscitori del codice penale.
E' questo, essenzialmente, il motivo della lunghezza della requisitoria del pm, che ha avuto la sua ragione di essere nel far conoscere - il più precisamente possibile - ai giudici non togati i reati compiuti dagli
imputati: delitti gravissimi dei quali dovranno rispondere non soltanto in sede giudiziale, ma anche rispetto alle proprie coscienze, se mai ne dispongono di una (per inciso: è convinzione di chi scrive che la coscienza non alberghi affatto in loro).
Per l'occasione - oltre all'ormai usuale presidio esterno della Rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro, in questo caso affiancata dai ragazzi di Terra del fuoco - l'aula è più gremita che mai, anche grazie alla presenza di un autobus di familiari delle vittime dell'amianto di Casale Monferrato, in visita di solidarietà.
Alle ore 9:30 si apre la seduta ed i pm, a turno, espongono le ultime parti della loro requisitoria, queste incentrate sui metodi di determinazione della pena e sull'applicazione della stessa.
Al termine vengono fatte le richieste.
Per quanto concerne la società. Sanzione pecuniaria di Euro 1.500 mila - praticamente il massimo possibile - più sanzioni interdittive: esclusione da tutte le agevolazioni, e da tutti i finanziamenti pubblici, ed eventualmente revoca di quelli già accordati, per la durata di un anno. Pubblicazione della sentenza nelle zone di interesse, in modo da renderla il più conosciuta possibile.Confisca di Euro 800 mila di utili fatti indebitamente.
Per quanto riguarda gli imputati persone fisiche - che Guariniello definisce "persone con una eccezionale capacità di delinquere" in riferimento al tentativo di inquinare le prove sin da subito. Hespenhan: pena detentiva di anni 16 e mesi 6 (avrebbero dovuto essere 21, ma si è considerata un'attenuante importante la sua condotta processuale non disdicevole); Prignitz, Pucci, Salerno e Cafueri: anni 13 e mesi 6; Moroni: anni 9, per il suo atteggiamento collaborativo durante il processo.
Dopo una pausa di circa cinquanta minuti, la parola passa al primo degli avvocati delle parti civili, l'avvocato Maggiora per la regione Piemonte: questi, nel suo interminabile intervento, chiede che le spese sostenute dalla collettività per far fronte alle conseguenze dell'incendio - che egli quantifica in Euro 1,50 a residente in Regione, per un totale di Euro sei milioni circa - vengano risarcite dalla Thyssenkrupp.
La prossima udienza è in programma venerdì 17, e vedrà la continuazione degli interventi delle parti civili.
Torino, 14 dicembre 2010

Stefano Ghio - Rete sicurezza Torino

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