mercoledì 10 aprile 2013

Processo Eureco: comunicato della Rete Nodo/Milano e articoli stampa


Comunicato: “E’ UNO SCHIFO” !

Queste le parole pronunciate stamani da Antonella, la compagna di Salvatore Catalano una delle vittime dell’Eureco, subito dopo l’udienza. E come darle torto. Come non essere concordi col suo dolore e disgusto per le oscene richieste dei difensori di Merlino. Richiesta di una nuova perizia dopo aver fatto una fantasiosa ricostruzione dei fatti e con la solita conclusione dei padroni: la colpa è degli operai; ma anche la sfacciataggine di chiedere l’assoluzione del loro assistito, che hanno definito come il primo ad essere addolorato e colpito da quanto accaduto. A questi azzeccagarbugli non riconosciamo nemmeno il beneficio di fare il loro “mestiere”. Come l’ha definito nella sua requisitoria il PM –Massenz- il Merlino è un soggetto avvezzo al malaffare e con un alto tasso di disprezzo per la salute e la vita degli operai. “NON E’ ACCETTABILE LA NUOVA PERIZIA” ha detto il Capogruppo in Provincia della Lista Civica un’Altra Provincia-PRC-PdCI Massimo Gatti, presente questa mattina al Tribunale di Milano, come sempre, al presidio della Rete e del Comitato a sostegno familiari e vittime Eureco. Il 23 aprile la prossima udienza e forse la sentenza. Se questo accadeva dentro l’aula del Tribunale, fuori l’ennesima provocazione di digos e carabinieri, che con la solita aria “defilata” si sono messi a fotografare gli striscioni. A questa inaccettabile provocazione il rappresentante della Rete ha risposto “ironicamente” che non si “prodigassero” in queste “indagini” quello che era scritto sugli striscioni è ben Noto e Pubblico e che andassero a fare quello che gli compete: mettere in galera i delinquenti anziché venire ad insultare non noi ma i familiari e le vittime dei padroni Assassini.
Questa la cronaca di oggi. Ma vogliamo spendere due parole sul vuoto di solidarietà e il mancato sostegno che sino ad oggi hanno subito i familiari delle vittime e degli operai dell’Eureco. Citando De André diciamo loro: “PER QUANTO VI SENTIATE ASSOLTI, SIETE LO STESSO COINVOLTI”. Siete coinvolti anche voi “addetti ai lavori” che siete impegnati sul terreno della Salute e Sicurezza sul Lavoro, ma che con non state sostenendo la sete di Giustizia di operai e familiari dell’Eureco; siete coinvolti voi sindacati di base che lottate contro il precariato e la Crisi, prima causa di incidenti e morte sul lavoro, ma che non siete al loro fianco; siete coinvolti voi che vi battete sul territorio per il diritto delle masse popolari a vivere senza inquinamento e contro la devastazione ambientale, perché gli operai sono parte integrante delle masse e sono le prime vittime della logica del Profitto. Ecco tutto questo “E’ INACCETTABILE”, perché se ha un senso la parola d’ordine –LA SOLIDARIETA’ E’ UN’ARMA, USIAMOLA!- (e per noi un senso ce l’ha), allora vi vogliamo vedere il 23 aprile davanti e se il caso dentro il Tribunale. Come all’Ilva di Taranto; come al Processo Thyssen; come al processo Eternit; come al Processo di Viareggio, questa Battaglia “E’ UNA SFIDA”. E come tutte le sfide o si sta da questa parte o si è dall’altra.

Gaglio Giuseppe
Rete nazionale salute e sicurezza sui posti di lavoro e nei territori Nodo/Milano
milano 8-04-13


COMUNICATO STAMPA

Esplosione Eureco, Massimo Gatti: “Inaccettabile la nuova perizia chiesta oggi dal legale di Merlino”

Milano 8 aprile 2013. Il Capogruppo in Provincia di Milano per Lista un’Altra Provincia-PRC-PdCI, Massimo Gatti, ha partecipato questa mattina al presidio davanti al Tribunale di Milano, promosso dalla Rete nazionale salute e sicurezza sui posti di lavoro e nei territori-Nodo di Milano e dal Comitato a sostegno dei familiari delle vittime e dei lavoratori dell’Eureco, in occasione dell’udienza del processo per l’esplosione all’Eureco del 4 novembre 2010 che causò la morte di quattro operai.

“Trovo inaccettabile che il legale di Giovanni Merlino, dopo aver chiesto il rito abbreviato, abbia fatto oggi una ricostruzione dei fatti diversa sulle cause dell'incendio del 4 novembre 2010 chiedendo una nuova perizia e l'assoluzione per il suo assistito o, in subordine, il minimo della pena. – dichiara Massimo Gatti – Insieme ai familiari delle vittime e ai comitati che hanno promosso il presidio di questa mattina, e che da anni portano avanti con tenacia e dignità la loro battaglia, chiediamo che sia fatta subito giustizia per gli operai morti in quel tragico giorno all’Eureco senza perdere altro tempo. Dopo l’incoraggiante segnale del voto unanime del consiglio provinciale la scorsa settimana alla mozione sulla giornata delle vittime dell’amianto, occorre ora un impegno concreto della Provincia anche per dar corso immediatamente agli impegni assunti con la mozione approvata all’unanimità dal consiglio provinciale il 18 novembre 2010, come ho già sollecitato con un’interrogazione il 5 novembre scorso. Con questa mozione, presentata ben 2 anni fa e oggi non ancora attuata, il consiglio provinciale chiedeva alla Giunta Regionale un censimento di tutti gli impianti ad alto rischio, una descrizione dettagliata degli interventi di controllo, un’illustrazione dei criteri con i quali vengono concesse le autorizzazioni per l’attuazione degli impianti e una rendicontazione delle iniziative messe in campo dalla Regione, dalla Provincia e dagli Enti Locali per prevenire futuri incidenti. E’ vergognoso che si continui a ricavare profitti sulla pelle delle lavoratrici e dei lavoratori risparmiando nella prevenzione e negli investimenti per la sicurezza sui luoghi di lavoro. Le Istituzioni hanno il dovere di controllare e fa applicare tutte le procedure. Anche Podestà e la sua giunta hanno il dovere di fare qualcosa di concreto in questo senso”.
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Segreteria Gruppo Consiliare
Lista Civica Un'Altra Provincia
Partito della Rifondazione Comunista
Partito dei Comunisti Italiani
Provincia di Milano
Via Vivaio, 1 - 20122 Milano
tel. 02.77402614 - fax 02.794687
gattialtraprovincia@gmail.com
http://massimogatti.wordpress.com

Esplosione Eureco, la difesa chiede l'assoluzione del titolare 
Sentenza prevista il 23 aprile
Il legale di Giovanni Merlino ha fatto una diversa ricostruzione dei fatti sulle cause dell'incendio del 4 novembre 2010, nel quale morirono quattro operai. Alcune parti civili hanno chiesto il sequestro di beni personali dell'accusato


Milano, 8 aprile 2013 - Una diversa ricostruzione dei fatti sulle cause dell'incendio che porta ad un'assenza di colpa di Giovanni Merlino, il titolare della Eureco dove il 4 novembre del 2010 vi fu un'esplosione in seguito alla quale morirono quattro operai. E' quanto ha prospettato oggi il suo difensore, Giuseppe Fiorella che oggi ha chiesto per il suo assistito l'assoluzione e in subordine il minimo della pena, oltre ad una nuova perizia.
Sempre oggi alcune parti civili hanno chiesto il sequestro dei beni personali di Merlino, per il quale la pubblica accusa, ha chiesto la condanna a sei anni, cinque mesi e 20 giorni di carcere. L'udienza davanti al gup di Milano Antonella Bertoja e' stata poi rinviata al 23 aprile, per eventuali repliche e la sentenza.
Le accuse per Giovanni Merlino (finito in carcere un anno dopo il rogo, poi ai domiciliari e ora libero) in qualita' di amministratore unico della societa', sono di omicidio colposo plurimo aggravato (dal numero delle vittime e dalla violazione delle normative sulla sicurezza) lesioni colpose e incendio colposo. Secondo l'accusa l'esplosione sarebbe in sostanza avvenuta a causa di una miscelazione di sostanze che non dovevano essere miscelate tra loro. Nelle settimane successive allo scoppio erano morti Harun Zeqiri, 44 anni, e Sergio Scapolan, di 63; il 18 gennaio 2011 era deceduto Salvatore Catalano, di 55, e poi il 4 febbraio Leonard Shepu, 38 anni.



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