Venerdì 17 settembre, nella maxi aula due di Palazzo di Giustizia a Torino, si apre il processo per il crollo del soffitto della IV G del liceo Darwin di Rivoli, la cui conseguenza fu la morte del 17enne Vito Scafidi.
I reati contestati ai sette imputati sono: omicidio colposo e lesioni colpose, quest'ultimo dovuto al fatto che un altro studente ha riportato seri danni agli arti inferiori.
Alla sbarra vanno: i responsabili della sicurezza del liceo, negli anni 2005-2008, Fulvio Trucano, Paolo Pieri e Diego Sigot; il responsabile - all'epoca dei fatti - del servizio Edilizia scolastica della Provincia, che era anche direttore dei lavori nell'ala est dell'edificio, Michele Del Mastro; l'attuale dirigente dell'Edilizia scolastica della Provincia, Enrico Marzilli, ed il suo predecessore Sergio Moro; il geometra che seguiva i lavori per conto della Provincia, Massimo Masino.
A rispondere per quella che fu una tragedia assurda, causata dall'incuria nel verificare le condizioni di sicurezza della scuola e dall'imperizia nell'esecuzione dei lavori - il cedimento del soffitto fu causato da un tubo di metallo 'dimenticato' nel controsoffitto - è chiamato anche, ma soltanto in termini di risarcimento civile, il ministero dell'Istruzione.
La speranza è che la giustizia borghese faccia il suo corso in tempi brevi, condannando i responsabili alla massima pena possibile in ordine ai reati contestati loro: questo perché serva da monito a chi della mancanza di sicurezza se ne frega perché intanto sa di non rischiare nulla.
Torino, 16 settembre 2010
Stefano Ghio - Rete sicurezza Torino
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