giovedì 6 ottobre 2011

La Rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro su Barletta

Un crimine annunciato, un ennesimo crimine del profitto.

Del profitto degli speculatori del mattone, dei padroni sfruttatori.
Seppellite due volte dalle istituzioni, dalle licenze facili, dai condoni per gli abusi, dai mancati controlli.



Crolla una palazzina e, nel sottoscala, i corpi di 4 operaie e della figlia dei padroni, uccise mentre erano al lavoro per i padroni tessili.

Il loro lavoro era "sommerso" per istituzioni, politici, confederali, mass media. Facevano parte di quell'esercito di "invisibili" al lavoro senza sicurezza, schiave schiacciate da un sistema creato per il profitto dei signori capitalisti che non gli ha dato scampo, come il sottoscala in cui lavoravano privo di uscite di sicurezza.

Matilde, Giovanna, Antonella, Tina e la piccola Maria, "lavoravano dalle otto alle 14 ore, a seconda del lavoro che c'era da fare. Quelle donne lavoravano per pagare affitti, mutui, benzina, per poter vivere, anzi sopravvivere", hanno detto i famigliari. Per 4 euro all'ora, pagati in nero, ricattate, costrette ad accettare un salario da fame per non pesare sulle proprie famiglie.

La Rete nazionale per la sicurezza sul lavoro si stringe al dolore dei famigliari. Nessuna giustizia potrà venire da questo sistema: dobbiamo lottare ancora una volta contro i tempi eterni della "giustizia" quando si tratta di operai, contro la solitudine e la disperazione di chi è rimasto senza la propria compagna e figlia.

Non siamo sulla stessa barca, signori padroni. Oggi c'è il dolore ma la nostra rabbia contro di voi ed il vostro "modello di sviluppo" aumenta giorno per giorno, al ritmo di 4 operai che muoiono ogni giorno in questo paese.

Se non vogliamo usare parole ipocrite è tempo di combattere questa guerra incivile non dichiarata dai padroni assetati di profitti. Solo con ua rivoluzione sociale e politica è possibile mettere fine ai crimini dei padroni, non c'è altra strada. L'unica giustizia è quella proletaria!



Rete nazionale per la sicurezza sul lavoro bastamortesullavoro@gmail.com recapiti presso le sedi Slai cobas per il sindacato di classe e presso USI roma

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