giovedì 22 dicembre 2011

Anche alla Thyssen, Comune con il padrone ?

Come per il processo Eternit di Casale Monferrato,lo stesso anche anche per la Thyssen ?


l'azienda tedesca propone a Torino di ritirarsi dal processo d'appello in cambo di un milione di euro, la somma decisa in primo grado. Il sindaco si è riservato di sentire prima il parere dei familiari .. ma è chiaro che Chiamparino e Fassino vogliono accettare UN MILIONE di euro subito in cambio della rinuncia da parte del Comune di Torino a costituirsi parte civile nel processo di appello contro la ThyssenKrupp. L'offerta da parte dei vertici dell'acciaieria tedesca è arrivata sulla scrivania del vicesindaco Tom Dealessandri e del primo cittadino Piero Fassino. Tecnicamente non si tratterebbe di una transazione, ma del riconoscimento immediato di quello che i giudici hanno decretato in primo grado, condannando i vertici della società per omicidio volontario con dolo eventuale, a partire dall'ad Harald Espenhahn: 16 anni e mezzo di carcere per il rogo del 2007 nell'acciaieria di corso Regina Margherita che costò la vita a sette operai.

L'ex sindaco Sergio Chiamparino ha ricordato in questi giorni, dopo che il Comune di Casale ha rinunciato a costituirsi parte civile nel processo in cambio di 18 milioni, che quella di Torino "fu una scelta politica". Scelta che portò al riconoscimento di un danno quantificato in un milione di euro.
Ora ci sarà l'appello. E i legali si sono messi al lavoro. L'azienda è pronta a liquidare la somma decisa in primo grado, non appellandosi, quindi, contro il risarcimento nei confronti del Comune che dovrà rinunciare a ripresentarsi al processo.

In appello condanne e cifre potrebbero anche essere ridimensionate. Cosa su cui il vicesindaco Tom Dealessandri invita tutti a riflettere. Nell'ultima riunione di giunta Fassino ha discusso della questione con gli assessori e le posizioni sono diverse, tra chi sostiene che è meglio accettare, impegnando poi le risorse, come promesso, in borse di studio e corsi per la sicurezza sul lavoro, e chi dice che l'assenza del Comune in giudizio indebolirebbe l'accusa. Non è stata presa una decisione, anche perché il sindaco si è riservato di sentire prima il parere dei familiari delle vittime del rogo del 2007. Torino, come la Provincia, aveva deciso di stare nel processo anche per stare accanto ai parenti degli operai morti

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