venerdì 2 marzo 2012

SICUREZZA SUL LAVORO: KNOW YOUR RIGHTS ! "LETTERE DAL FRONTE" DEL 29/02/12

SICUREZZA SUL LAVORO: KNOW YOUR RIGHTS ! “LETTERE DAL FRONTE” DEL 29/02/12

INDICE

ANPI Italia ufficiostampa@anpi.it

IL PRESIDENTE NAZIONALE ANPI SULLA SENTENZA PER IL PROCESSO ETERNIT

Marco Bazzoni bazzoni_m@tin.it

INTERROGAZIONE AL PARLAMENTO EUROPEO SUL NON CORRETTO RECEPIMENTO DELLA DIRETTIVA EUROPEA 89/391/CEE SULLA SICUREZZA SUL LAVORO

Gino Carpentiero ginocarpe@teletu.it

INTERVENTI VII CONGRESSO NAZIONALE MEDICINA DEMOCRATICA

Gino Carpentiero ginocarpe@teletu.it

PROGRAMMA DEFINITIVO CONVEGNO STRESS E BEN-ESSERE NEL LAVORO 17/03/12

Marco Bazzoni bazzoni_m@tin.it

CONTROLLI SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO: "SEMPLIFICAZIONE" O DEREGULATION ?

Marco Bazzoni bazzoni_m@tin.it

DL SEMPLIFICAZIONI, UN COLPO ALLA SICUREZZA SUL LAVORO

CONFEDERAZIONE COBAS PISA confcobaspisa@alice.it

CON LA SCUSA DELLE SEMPLIFICAZIONI ATTACCANO LA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO E LA NOSTRA SALUTE

Marco Bazzoni bazzoni_m@tin.it

NUOVA PROCEDURA DI INFRAZIONe PER L’ ARTICOLO 14 DEL DECRETO LEGGE 5/2012 ?

Carlo Soricelli carlo.soricelli@gmail.com

OSSERVATORIO INDIPENDENTE DI BOLOGNA MORTI PER INFORTUNI SUL LAVORO: VOGLIONO SOPPRIMERE I CONTROLLI SULLA "SICUREZZA"?

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Da: ANPI Italia ufficiostampa@anpi.it

A:
Data: 14/02/2012 9.12

Ogg: IL PRESIDENTE NAZIONALE ANPI SULLA SENTENZA PER IL PROCESSO ETERNIT

Non sono solito commentare le sentenze, ma quella emessa oggi dal Tribunale di Torino sulla nota vicenda dell’ Eternit e dell’ amianto, che ha cagionato una serie infinita di vittime è, in certo modo, una sentenza storica, perché afferma la responsabilità di imprenditori che hanno causato danni terribili e protratti nel tempo, pur avendo cognizione del rischio e della inadeguatezza delle misure prevenzionali adottate.

E questo, in un caso in cui hanno partecipato, come parti civili, in quanto danneggiati, oltre 4.000 persone (un quadro che spiega ampiamente la severità della condanna, per un reato che non è solo colposo, ma presuppone, appunto, la consapevolezza).

Un principio, in qualche modo già affermato dai Giudici di Torino anche nel processo della Thyssen: si conferma così una giurisprudenza che applica rigorosamente la legge, senza fare sconti a nessuno e tenendo conto della estrema gravità dei fatti.

La sentenza è storica, peraltro, anche perché, nel caso specifico, non sono stati colpiti solo i lavoratori dipendenti dell’ azienda, ma anche i cittadini di Casale Monferrato e della zona vicina.

E purtroppo non è finita, perché si tratta di malattie a lunga latenza e quindi sussiste tuttora una grave situazione di pericolo.

Certo, le sentenze sono importanti, ma quando il danno è gravissimo ed è, al tempo stesso, lavorativo e ambientale, è chiaro che occorre realizzare una forte e seria politica di prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali.

Bisogna attuare finalmente un sistema di sicurezza dei luoghi di lavoro e dell’ ambiente, perché non è concepibile che ancora ci si ammali e si muoia per il ripetuto impiego di sostanze dannose e per la mancanza di una adeguata prevenzione e di seri ed inflessibili controlli.

Non è davvero tollerabile che si continui a morire, ad anni di distanza dalla cessazione dell’ attività produttiva, per l’ impiego (a suo tempo) di sostanze già allora note per la loro estrema pericolosità.

Insomma , il problema non è solo giudiziario, ma anche e soprattutto "politico", nel senso più alto della parola.

Carlo Smuraglia

Presidente Nazionale ANPI

Roma, 13 febbraio 2012

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Da: Marco Bazzoni bazzoni_m@tin.it

A:

Data: 22/02/2012 0.08

Ogg: INTERROGAZIONE AL PARLAMENTO EUROPEO SUL NON CORRETTO RECEPIMENTO DELLA DIRETTIVA EUROPEA 89/391/CEE SULLA SICUREZZA SUL LAVORO


Interrogazione parlamentare sul non corretto recepimento della direttiva europea 89/391/CEE sulla sicurezza sul lavoro, firmata da 15 deputati del Gruppo dell’ Alleanza dei Progressisti e Democratici al Parlamento Europeo.


Su mia richiesta è stata fatta un’ interrogazione sul non corretto recepimento della direttiva 89/391/CEE (una procedura d’ infrazione è stata aperta il 30 Settembre 2011 grazie alla mia Petizione 1919-09).

L’ interrogazione è stata depositata il 17 Febbraio 2012.

E’ stata firmata da 15 deputati del Gruppo Socialisti e Democratici al Parlamento Europeo:

Cofferati Sergio Gaetano, Cozzolino Andrea, Berlinguer Luigi, Borsellino Rita, Caronna Salvatore, Costa Silvia, Crocetta Rosario, Domenici Leonardo, Gualtieri Roberto, Panzeri Pier Antonio, Pittella Gianni, Sassoli David-Maria, Serracchiani Debora, Susta Gianluca, Toia Patrizia.


Ringrazio davvero molto la segretaria generale del Gruppo dell’ Alleanza dei Progressisti e Democratici al Parlamento Europeo, Anna Colombo, che si subito attivata, e tramite Giovanna Pareschi della Sua segreteria, ha contattato l’ Ufficio dell’ On Sergio Cofferati, che si è subito attivato per avvallare la mia richiesta.

Ora la Commissione Europea ha 6 settimane di tempo per rispondere all’ interrogazione scritta.

Infine, ringrazio molto anche i 15 deputati europei che l’ hanno firmata ed in particolare l’ On Sergio Cofferati.

Cordiali saluti.

Marco Bazzoni

Operaio metalmeccanico e Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

A seguire il messaggio ricevuto da Giovanna Pareschi del Gruppo S&D


From: PARESCHI Giovanna Maria

To: Marco Bazzoni bazzoni_m@tin.it

Date: Tue, 21 Feb 2012 09:53:37

Subject: URGENTE:Procedura d’ infrazione contro l’ Italia per violazione di alcuni punti della direttiva europea 89/391/CEE sulla sicurezza sul lavoro. L’ esame da parte della Commissione Europea va a rilento. Potete fare un’ interrogazione parlamentare?


Egregio Signor Bazzoni,



Come annunciato la settimana scorsa, l’ ufficio dell’ Onorevole Cofferati si è subito attivato per avvallare la vostra richiesta e ho ora il piacere di trasmetterle il testo dell’ interrogazione che è stata inoltrata alla Commissione con ben 15 firme di deputati del Gruppo S&D.


Restiamo a disposizione nel caso le servissero ulteriori chiarimenti.


Cordiali saluti

Giovanna Pareschi


Group of the Progressive Alliance of Socialists & Democrats in the European Parliament


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From: Gino Carpentiero ginocarpe@teletu.it

To:

Sent: Saturday, February 25, 2012 11:16 PM

Subject: INTERVENTI VII CONGRESSO NAZIONALE MEDICINA DEMOCRATICA

Il 7° congresso di Medicina Democratica conclusosi sabato scorso a Milano è a completa disposizione (le tracce audio degli interventi) di chiunque lo voglia grazie al lavoro preziosissimo di Antonio Muscolino.

Il congresso molto partecipato, anche da studenti sia di Medicina che della scuola infermieri, è stato ricco di interventi di alto livello e di un dibattito estremamente ricco in tutti i gruppi di lavoro (Diritti, Energia, movimenti, beni comuni); si è concluso con un rinnovamento delle alte cariche: nuovo Presidente il Prof. Piergiorgio Duca dell’ Università di Milano allievo e collaboratore di Giulio Maccacaro; vicepresidenti Marco Caldiroli tecnico della prevenzione della ASL milanese e Paolo Fierro medico ospedaliero di Napoli.

Numerosa la partecipazione da Firenze e da tutta la Toscana. Tra gli intervenuti Pape Diaw Coordinatore della Comunità Senegalese a Firenze.

A breve verranno pubblicati sul sito i files di tutti gli interventi e la dichiarazione di intenti conclusiva del Congresso.

Saluti a tutti

Gino Carpentiero

From: Antonio Muscolino

To:

Sent: Saturday, February 25, 2012 9:53 AM

Subject: INTERVENTI VII CONGRESSO NAZIONALE MEDICINA DEMOCRATICA

Abbiamo terminato di pubblicare tutte le tracce audio degli interventi al VII Congresso Nazionale di Medicina Democratica. nelle prossime ore pubblicheremo anche le slide proiettate e i documenti pervenutici in formato elettronico.

http://www.medicinademocratica.org/article.php3?id_article=364

Buon ascolto.

Antonio Muscolino


SITO WEB MEDICINA DEMOCRATICA:

www.medicinademocratica.org

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From: Gino Carpentiero ginocarpe@teletu.it

To:

Sent: Saturday, February 25, 2012 11:38 PM

Subject: PROGRAMMA DEFINITIVO CONVEGNO STRESS E BEN-ESSERE NEL LAVORO 17/03/12

Anche quest’ anno in ricordo di Daniele, e per non dimenticare che un’ organizzazione del lavoro "malata" può arrivare perfino a uccidere, una giornata di discussione sabato 17 marzo a Firenze in Palazzo Vecchio.

Saluti

Gino Carpentiero

From: AdAtta

To:

Cc:

Sent: Saturday, February 25, 2012 12:42 PM

Subject: PROGRAMMA DEFINITIVO CONVEGNO STRESS E BEN-ESSERE NEL LAVORO 17/03/12

Gentili relatori,

Vi invio il programma definitivo del convegno di sabato 17 marzo.

Resto a disposizione per qualsiasi necessità e vi auguro buon fine settimana.

Nunzia Pandoli

per Gli Amici di Daniele onlus

Associazione AdAtta

Interventi per il benessere di donne e uomini nelle organizzazioni

Viale dei Mille, 47

50131 Firenze

tel/fax 055 580858

mob. 348 4404872

CONVEGNO STRESS E BEN-ESSERE NEL LAVORO 17/03/12

Ansia, depressione, insonnia, malattie psicosomatiche sono sintomi di profondo mal-essere in coloro che vivono situazioni di disagio sul lavoro.

Sono la conseguenza di patologie delle organizzazioni, private e pubbliche. La crisi ha aggravato ed esteso il disagio a tutti: coloro che rischiano di perdere il lavoro, quelli/e che rimangono, quelli/e che convivono con la precarietà.

Negli ultimi anni il consumo di psicofarmaci è aumentato del 310%. Tutto questo ha gravi conseguenze: per le persone e per gli equilibri delle famiglie: la famiglia è l’ unica, vera àncora di salvezza ma, fiaccata dalla crisi, non ha risorse per un supporto adeguato per le aziende: dipendenti incerti del futuro, demotivati, depressi, malati, hanno prestazioni di basso livello, sono meno produttivi, meno efficaci e meno efficienti; la sfida della competitività è persa in partenza per la società: se aumentano i malati, crescono i costi sanitari proprio quando le risorse pubbliche diminuiscono, costringendo a sottrarre ulteriori quote da altri servizi essenziali.

Tutto ciò è profondamente iniquo, perché aggrava le disuguaglianze.

La politica deve indirizzare le scelte strategiche per il benessere dei cittadini e favorire le iniziative che comprimono gli sprechi e promuovono la salute lavorativa sulla base delle normative, valorizzando le positive esperienze già operanti nel territorio.

Il convegno intende portare contributi di riflessione su questi temi e avanzare proposte di sistema in due direzioni connesse tra loro:

la valutazione del rischio stress che tutte le aziende e gli enti devono effettuare entro il 31/12/2012 ai sensi del D.Lgs.n.81/2008 come occasione imperdibile di migliorare;

l’ organizzazione del lavoro, tutelare la salute dei lavoratori e delle lavoratrici e favorire i risultati aziendali, invece che come obbligo burocratico il ruolo del sostegno psicologico nel rafforzare le risorse personali che consentono di affrontare il disagio e le incertezze del futuro.

9:00 REGISTRAZIONE PARTECIPANTI

9:15 - 11:00 PRIMA SESSIONE

Modera: Luigi Carpentiero, Medico del Lavoro

SALUTI

Matteo Renzi, Sindaco di Firenze

Cristina Giachi, Assessore Università, Ricerca, Pari Opportunità

Maurizio Sguanci, Presidente Commissione Politiche Sociali

INTRODUZIONE

Alba Giovannetti, Presidente Associazione Gli Amici di Daniele Onlus

UNA RISORSA INESPLORATA PER USCIRE DALLA CRISI: NOI STESSI

Mario Gabbi, Consulente risorse umane e organizzazione

CRISI, RISORSE UMANE E DIRIGENZA: QUALI SCELTE PER IL FUTURO?

Ferdinando Pellegrino, psichiatra

STRESS E PATOLOGIE ORGANIZZATIVE: VALUTARE E PREVENIRE PER RISPARMIARE

Enzo Cordaro, Direttore U.O. Psicologia del Lavoro ASL Roma/D, presidente Associazione Italiana Benessere e Lavoro

PAUSA CAFFE’

11:30 - 13:00 SECONDA SESSIONE

Modera: Mariangela Rumine, sportelli Lavoro Sereno

RESILIENZA E CAPACITÀ RI-ORGANIZZATIVA DELLE IDENTITÀ NEL MONDO PRECARIO

Luciano Di Gregorio, Psicologo e psicoterapeuta

E’ TEMPO DI CAMBIARE: IL CORAGGIO DI CAMBIARE

Wanda Pezzi, Consigliera di Parità Regione Toscana

BENESSERE ORGANIZZATIVO E PRODUTTIVITÀ: UN ESEMPIO AZIENDALE

Franco Corti, Presidente Ecofirenze S.r.l.

PROPOSTE DI SISTEMA PER L’ AREA FIORENTINA

Nunzia Pandoli, Consulente risorse umane, Associazione AdAtta

TESTIMONIANZE E INTERVENTI DAL PUBBLICO

13:00 CONCLUSIONI

Stefania Saccardi, Assessore Politiche sociosanitarie e del Lavoro, Personale, Presidente Società della Salute

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Da: Marco Bazzoni bazzoni_m@tin.it

To:

Sent: Sunday, February 26, 2012 9:45 PM

Subject: CONTROLLI SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO: "SEMPLIFICAZIONE" O DEREGULATION ?

Vi giro questo articolo dell’ amico Dott Vincenzo Di Nucci, che l’ ha segnalato al sito web Diario-Prevenzione.
Solitamente sono molto attento, ma devo ammettere che questa semplificazione dei controlli per la sicurezza sul lavoro, varata dal Governo Monti, mi era davvero sfuggita.

Chissà cosa ne penserà la Commissione Europea?

Dato che c’ è una procedura d’ infrazione aperta, mi sembra giusto segnalarli questa notizia, perché questa semplificazione (se così vogliamo chiamarla) dei controlli per la sicurezza sul lavoro è davvero molto grave.

Cordiali saluti.

Marco Bazzoni

Operaio metalmeccanico e Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza



Domenica 26 febbraio 2012

CONTROLLI SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO. "SEMPLIFICAZIONE" O DEREGULATION ?

RIPORTIAMO DAL SITO AITEP QUESTA NOTA DEL DOTT. DI NUCCI

Nel Decreto Legge 5/2012, c.d. Decreto Semplificazioni, sono inserite alcune norme, in specie quanto previsto dall’ art.14 – semplificazioni dei controlli sulle imprese, che sbarrerebbero le porte a molti controlli in tema di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, della tutela ambientale, della tutela della filiera alimentare e in generale di tutte le norme poste a tutela dell’ ambiente e della salute.


Tale conclusione é supportata dalla considerazione “dell’ alto grado di diffusione della cultura legale del nostro paese” un paese che ha fatto della cultura della “furbizia” la maggior arma per vincere la competizione sui mercati.

Ci sono due o tre passaggi veramente critici:

il comma 4, sulla “concertazione” dei decreti attuativi eseguiti solo con il confronto delle associazioni imprenditoriali e non anche quelle dei lavoratori e dei consumatori ecc.;

la lettera d) del comma 4, che impone la “collaborazione amichevole con i soggetti controllati al fine di prevenire rischi e situazioni di irregolarità”;

ma soprattutto quanto previsto dalla lettera f) del comma 4 dell’ articolo 14 citato che così recita: “soppressione o riduzione dei controlli sulle imprese in possesso della certificazione del sistema di gestione della qualità (UNI ISO-9001) o altra appropriata certificazione emessa, a fronte di norme armonizzate.”

Insomma d’ ora in poi basterà avere un certificato UNI ISO-9001 o UNI ISO-14001 o BS OHSAS 18000 per vedere soppressi, o forse ridotti, tutti i controlli della pubblica amministrazione, tranne che in materia fiscale e finanziaria.

Mi sembra un grosso stravolgimento dei valori costituzionalmente tutelati. L’ economia, specie in questi tempi, rappresenta un tema al centro delle preoccupazioni di tutti noi, ma credo che temi e valori come la protezione della salute e dell’ ambiente siano ancora, non solo nel nostro sentire, a un livello superiore. Non possiamo e non dobbiamo barattarli in cambio di nulla. Non si capisce quindi l’ esenzione dell’ emananda norma per i temi fiscali e finanziari e non anche per i temi della tutela ambientale e della salute. Proprio per questo abbiamo concordato con l’ onorevole Boccuzzi l’ opportunità di presentare un emendamento che inserisca al comma 6 anche i temi che ci stanno a cuore oltre a quelli finanziari e fiscali.


Vincenzo Di Nucci - AITeP

FONTE
http://www.aitep.eu/it/page.php?act=leggi&what=news&which=1329949475


Commento : Ringraziamo Aitep e il Presidente Vincenzo Di Nucci per questa segnalazione. Non sappiamo chi abbia materialmente scritto questo capolavoro di articolato. La deriva neoliberista verso il lavoro e il mondo del lavoro è in piena continuità: non c’ è alcuna differenza tra lo stile del precedente Ministro Sacconi e questo testo che, se venisse approvato nell’ attuale forma, comporterebbe la fine dei controlli da parte della pubblica amministrazione in materia di sicurezza sul lavoro.

Un governo dei "tecnici" dovrebbe ricercare persone competenti per la scrittura di testi così importanti. Solo persone incompetenti e prive delle conoscenze di base sui limiti della certificazione possono introdurre quanto previsto dalla lettera f) del comma 4 dell’ articolo 14 citato che così recita: “soppressione o riduzione dei controlli sulle imprese in possesso della certificazione del sistema di gestione della qualità (UNI ISO-9001) o altra appropriata certificazione emessa, a fronte di norme armonizzate.”

La Uni Iso - 9001 non ha attinenza con la gestione della sicurezza, solo un funzionario sprovveduto può scrivere strafalcioni simili . Dubitiamo che questo testo sia uscito dalle stesse stanze del Ministero del Lavoro ove ci sono funzionari competenti. Almeno lo speriamo.
OHSAS 18OOO e altri strumenti SGSSL adottati volontariamente dalle aziende non sono sufficienti per qualificare la gestione dei rischi in un’ impresa.

L’ adesione volontaria ad un sistema di certificazione o meglio di gestione salute e sicurezza sul lavoro non garantisce che la gestione della sicurezza sia puntuale ed efficace : troppo spesso l’ adesione ad un sistema certificato è il risultato di una scelta di adempimento formale che poco ha a che fare con la gestione reale e di fatto della sicurezza. Questa norma di semplificazione oltre al fatto di mettere a rischio la gestione della salute e sicurezza in molti luoghi di lavoro indurra molte piccole imprese a cercare qualche kit a basso costo per esibire la certificazione come "scudo" rispetto alla vigilanza.

Il governo inoltre si coprirà di ridicolo su scala internazionale qualora il dispositivo di semplificazione dovesse rimanere quello attuale: in nessun paese europeo o di cultura anglosassone le agenzie governative come OSHA, INRS, HSE accettano " a scatola chiusa" una certificazione volontaria come esimente i controlli della pubblica amministrazione...

Diario Prevenzione aprirà tra pochi giorni un Dossier su questa tematica.

http://www.diario-prevenzione.it/index.php?option=com_content&task=view&id=3134&Itemid=2

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Da: Marco Bazzoni bazzoni_m@tin.it

To:

Sent: Monday, February 27, 2012 1:46 PM

Subject: DL SEMPLIFICAZIONI, UN COLPO ALLA SICUREZZA SUL LAVORO

Per adesso sono riuscito a smuovere Rassegna.it (ieri sera ho scritto al mondo).

I mezzi d’ informazione nazionali per ora tacciono (neanche una parola).

La Cgil mi ha detto di averne parlato direttamente con il Ministro Fornero, chiedendone la cancellazione e di aver allertato dei deputati in Parlamento.

Anche se, stranamente non ha emesso neanche un comunicato stampa.

Se ho novità vi aggiorno.

Cordiali saluti.

Marco Bazzoni

Operaio metalmeccanico e Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza


Da Rassegna.it

SALUTE E PREVENZIONE

DL SEMPLIFICAZIONI, UN COLPO ALLA SICUREZZA SUL LAVORO

Secondo l’ Aitep, associazione dei tecnici per la prevenzione, il decreto del Governo Monti contiene elementi di forte indebolimento dell’ azione di controllo nelle aziende.

Boccuzzi (PD) pronto a presentare un emendamento.

“Nel Decreto Legge 5/2012, cosiddetto Decreto Semplificazioni, sono inserite alcune norme, in specie quanto previsto dall’ art.14 (semplificazioni dei controlli sulle imprese), che sbarrerebbero le porte a molti controlli in tema di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, della tutela ambientale, della tutela della filiera alimentare e in generale di tutte le norme poste a tutela dell’ ambiente e della salute”. A sostenerlo è Vincenzo Di Nucci di Aitep, l’ associazione italiana dei tecnici della prevenzione.

Tre i punto del decreto contestati da Aitep. Il primo è il comma 4, sulla “concertazione” dei decreti attuativi eseguiti solo con il confronto delle associazioni imprenditoriali e non anche quelle dei lavoratori e dei consumatori ecc. Il secondo è alla lettera d del comma 4, che impone la “collaborazione amichevole con i soggetti controllati al fine di prevenire rischi e situazioni di irregolarità”. Ma l’ elemento più critico secondo Di Nucci è quanto previsto dalla lettera f del comma 4 dell’ articolo 14, che così recita: “Soppressione o riduzione dei controlli sulle imprese in possesso della certificazione del sistema di gestione della qualità (UNI ISO-9001) o altra appropriata certificazione emessa, a fronte di norme armonizzate”.
“Insomma – afferma Di Nucci - d’ ora in poi basterà avere un certificato UNI ISO-9001 o UNI ISO-14001 o BS OHSAS 18000 per vedere soppressi, o forse ridotti, tutti i controlli della pubblica amministrazione, tranne che in materia fiscale e finanziaria”.

“Mi sembra un grosso stravolgimento dei valori costituzionalmente tutelati – spiega il tecnico dell’ Aitep - L’ economia, specie in questi tempi, rappresenta un tema al centro delle preoccupazioni di tutti noi, ma credo che temi e valori come la protezione della salute e dell’ ambiente siano ancora, non solo nel nostro sentire, a un livello superiore. Non possiamo e non dobbiamo barattarli in cambio di nulla”.

“Non si capisce quindi – afferma ancora Di Nucci - l’ esenzione dell’ emananda norma per i temi fiscali e finanziari e non anche per i temi della tutela ambientale e della salute. Proprio per questo abbiamo concordato con l’ onorevole Boccuzzi (Pd) l’ opportunità di presentare un emendamento che inserisca al comma 6 anche i temi che ci stanno a cuore oltre a quelli finanziari e fiscali”.

Sulla questione interviene anche Marco Bazzoni, Operaio metalmeccanico e Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. “Se questo articolo 14 verrà approvato senza modifiche in Parlamento – scrive Bazzoni in una mail a Rassegna.it - è la fine dei controlli per la sicurezza sul lavoro in Italia. Già abbiamo circa 1200 morti sul lavoro ogni anno. Senza controlli per la sicurezza, a quanto arriverebbero?”.

http://www.rassegna.it/articoli/2012/02/27/84031/dl-semplificazioni-un-colpo-alla-sicurezza-sul-lavoro

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From: CONFEDERAZIONE COBAS PISA confcobaspisa@alice.it

To:

Sent: Monday, February 27, 2012 3:31 PM

Subject: CON LA SCUSA DELLE SEMPLIFICAZIONI ATTACCANO LA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO E LA NOSTRA SALUTE

LETTERA APERTA

CON LA SCUSA DELLE SEMPLIFICAZIONI ATTACCANO LA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO E LA NOSTRA SALUTE

Nel Decreto Legge 5/2012, il Decreto Semplificazioni, sono inserite alcune norme che adducendo la motivazione “di agire nell’ interesse pubblico “ eliminano di fatto molti di quei controlli sulle imprese che proprio i settori pubblici dovrebbero esercitare.

All’ art 14 di parla esplicitamente di “ soppressione o riduzione dei controlli sulle imprese in possesso della certificazione del sistema di gestione per la qualita’ (UNI EN ISO-9001), o altra appropriata certificazione emessa, a fronte di norme armonizzate, da un organismo di certificazione accreditato da un ente di accreditamento designato da uno Stato membro dell’ Unione europea ai sensi del Regolamento 2008/765/CE, o firmatario degli Accordi internazionali di mutuo riconoscimento (IAF MLA).

In questo modo sarà possibile, con una semplice certificazione , aggirare i controlli in tema di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, in tema di tutela dell’ ambiente e della stessa filiera alimentare e della sicurezza.

I regolamenti (che il Governo dovrebbe predisporre al più presto) saranno emanati su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, del Ministro dello sviluppo economico e dei Ministri competenti per materia, sentite le associazioni imprenditoriali”, questo si trova scritto nel comma 4 dell’ art 14 del decreto legge.

Le organizzazioni sindacali, i rappresentanti dei lavoratori alla sicurezza sono esclusi dalla definizione di questi regolamenti, quindi immaginiamoci quale controllo e quale regolamento (degno di questo nome) sarà deciso tra governo e associazioni padronali, basti pensare al rapporto Vega Engineering che parla di un aumento di morti sul lavoro nell’ anno 2011 di ben 553 lavoratori e lavoratrici, pari a oltre il 5% in più rispetto al 2010

Ma il decreto sulle semplificazioni non si ferma qui e prevede anche l’ ennesimo rinvio per l’ entrata in vigore del decreto dell’ 11 aprile 2011 che disciplina le modalità di effettuazione delle verifiche periodiche previste dal Testo unico sulla sicurezza.

Insomma, quando si parla di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, Governo e Confindustria trovano sempre il modo per rendere il lavoro insicuro, flessibile e precario. Di stabile e certo sono solo le statistiche degli infortuni e delle morti e la disintegrazione di un sistema di controlli.

Semplificano la vita ai padroni !

Facciamo appello ai sindacati e ai lavoratori perché si costruisca una mobilitazione nella società e nei luoghi di lavoro. E’ in gioco la nostra vita !



CONFEDERAZIONE COBAS PISA

Federico Giusti e Davide Banti

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Da: Marco Bazzoni bazzoni_m@tin.it

Data: 27/02/2012 23.21

A:
Ogg: NUOVA PROCEDURA DI INFRAZION PER L’ ARTICOLO 14 DEL DECRETO LEGGE 5/2012 ?

Se l’ articolo 14 del Decreto Legge 5/2012 non verrà modificato, si prospetta una seconda procedura d’ infrazione per violazione della direttiva europea quadro 89/391/CEE, ed addirittura ben più pesante della prima.

Nell’ articolo 14 del Decreto Legge 5 del 9 Febbraio 2012 (Decreto Semplificazioni), è contenuto un vero colpo di spugna per i controlli per la sicurezza sul lavoro, questa volta ad opera del Governo Monti:

http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/semplifica_italia/DECRETOLEGGE9FEBBRAIO2012_5.pdf
Una vera "porcata" (scusatemi il termine, ma non trovo parola più appropriata).

In pratica, nelle aziende con il certicato di qualità ISO-9001, sono soppressi o ridotti i controlli per la sicurezza sul lavoro (art 14, comma 4, lettera f).

Come dice il sito web Diario-Prevenzione, questa norma di semplificazione oltre al fatto di mettere a rischio la gestione della salute e sicurezza in molti luoghi di lavoro, indurrà molte piccole imprese a cercare qualche kit a basso costo per esibire la certificazione come "scudo" rispetto alla vigilanza.

Sarebbe già abbastanza, ma non è finità qui, il Governo Monti, ha pensato bene, anche di inserire la collaborazione amichevole con i soggetti controllati al fine di prevenire rischi e situazioni di irregolarità (art 14, comma 4, lettera d).

In pratica, dei "controlli amichevoli".

Ciliegina sulla torta, la “concertazione” dei decreti attuativi eseguiti solo con il confronto delle associazioni imprenditoriali e non con quelle dei lavoratori e dei consumatori,ecc (art 14, comma 4).

In pratica, la fine dei controlli per la sicurezza sul lavoro.

Ma chi l’ ha partorita questa roba qua? Mi piacerebbe saperlo, perché non sta né in cielo, né in terra.
Sono sicuro, che non c’ è altro Paese in Europea, che hai dei controlli così "all’ acqua di rose" come in Italia.

Non oso immaginare cosa succederebbe se sparissero i controlli per la sicurezza sul lavoro in Italia.
Già abbiamo circa 1200 morti sul lavoro ogni anno.

Senza controlli per la sicurezza, a quanto arriverebbero?

Purtroppo questo decreto è già in vigore, dato che è stato firmato dal Presidente della Repubblica il 9 Febbraio 2012, l’ unica speranza è che venga modificato in Parlamento, ma il margine per modificarlo non è molto, visto è considerato, che manca poco più di un mese alla scadenza di questo decreto, e come abbiamo visto in passato, probabile venga messa la fiducia!!!
Dire che questo articolo 14 sia una svista, sarebbe insultare l’ intelligenza delle persone, quell’ articolo, ne sono certo, è stato messo li di proposito.

Chissà se il Ministro del Lavoro Elsa Fornero si è accorta di questo articolo qua o forse è troppo impegnata a trovare il modo di togliere l’ articolo 18 dello Stato dei Lavoratori (Legge 300/70)?

Probabilmente allo Stato Italiano, non deve essere bastata una pesante procedura d’ infrazione, per violazione di alcuni punti della direttiva europea quadro 89/391/CEE sulla sicurezza sul lavoro, se hanno fatto questo articolo qua:

http://www.articolo21.org/4007/notizia/un-operaio-scrive-alla-ue-e-la-commissione-mette.html
Perché se questo articolo 14 non verrà modificato quanto prima, per l’ Italia si prospetta una seconda procedura d’ infrazione per violazioni per la sicurezza su lavoro e addirittura ben più pesante della prima.

L’ art 4, comma 2, della direttiva europea quadro 89/391/CEE, dice:

"Gli Stati membri assicurano in particolare una vigilanza ed una sorveglianza adeguate".

Ora, è evidente a chiunque che non ci può essere una vigilanza ed una sorveglianza adeguata con questo articolo 14.

Non c’ era prima (persone ispettivo Asl ridotto all’ osso: 1850 tecnici della prevenzione a fronte di 5-6 milioni di aziende da controllare), figuriamoci adesso: anzi, è una vera e propria pesa in giro.

O forse, chissà, il Governo Monti non conosce la direttiva europea 89/391/CEE sulla sicurezza sul lavoro:

In questo caso gli consiglio di studiarsela attentamente:

http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=CELEX:31989L0391:%20:it:HTML
perchè l’ articolo 14 del DL 5/2012 è una violazione gravissima di questa direttiva europea.

Cordiali saluti.

Cordiali saluti.

Marco Bazzoni

Operaio metalmeccanico e Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

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Da: Carlo Soricelli carlo.soricelli@gmail.com

Data: 28/02/2012 11.23

A:

Ogg: OSSERVATORIO INDIPENDENTE DI BOLOGNA MORTI PER INFORTUNI SUL LAVORO: VOGLIONO SOPPRIMERE I CONTROLLI SULLA "SICUREZZA"?

Nonostante l’ anno scorso ci sia stato un aumento delle morti per infortuni sui luoghi di lavoro di oltre l’ 11% si vogliono smantellare i controlli nelle aziende con una semplice autocertificazione.

Nel decreto legge 5/2012 nell’ articolo 14, si legge: “Soppressione o riduzione dei controlli sulle imprese in possesso della certificazione del sistema di gestione della qualità (UNI ISO-9001) o altra appropriata certificazione emessa, a fronte di norme armonizzate”.

Cosa vuol dire? Una semplice certificazione di un ente esterno che certifica l’ ISO 9001 potrebbe bastare per non avere in sostanza verifiche in azienda.

L’ azienda dove lavoravo come responsabile della Qualità era certificata con l’ ISO 9001 e ricordo che la certificazione veniva fatta da un ente che era pagato dall’ azienda stessa. Il “controllato” pagava il servizio al “controllore”. E credo che anche adesso funzioni così. Ma questi enti che sono eccessivamente costosi, se si assumeranno la responsabilità sulla Sicurezza nei luoghi di lavoro, faranno lievitare i prezzi della certificazione a prezzi stratosferici se faranno le cose necessarie: ma penso piuttosto che chiuderanno un occhio per non creare beghe all’ azienda che gli dà il lavoro. E il responsabile della Sicurezza non si assumerà nessuna responsabilità se sono esterni pagati dall’ azienda stessa a certificare.

Sui morti sul lavoro, si continua purtroppo a fare della grande confusione.

Questo succede soprattutto perché nelle statistiche ufficiali non si separano i morti sui luoghi di lavoro da quelli in itinere, molti morti in “nero” non vengono conteggiati, come non vengono conteggiate tra le vittime gli anziani agricoltori schiacciati dal trattore, che ricordiamo, sono intorno al 20% di tutti i morti sui luoghi di lavoro. I morti sui luoghi di lavoro nel 2011 sono stati 286 al nord con 46,65% sul totale in Italia, 156 al centro con il 25,4% sul totale e 170 al sud comprese le isole con il 27,7% sul totale. Occorre ricordare che essendo oltre il 60% delle morti sui luoghi di lavoro tra edili e agricoltori, il livello d’ industrializzazione non ha praticamente nessun valore statistico, l’ unico parametro valido è il numero dei morti in rapporto agli abitanti. Solo così è possibile valutare il livello di “virtuosità” di una provincia o di una regione.

Gli edili e gli agricoltori ci sono in eguale misura in tutte le regioni italiane, e il nord, che ha un pessimo andamento su qusto fronte, non può trovare scuse che giustifichino tanti poveri lavoratori morti sul lavoro. Nel 2011 ci sono stati 663 morti sui luoghi di lavoro e 1170 se si aggiungono i lavoratori morti sulle strade e in itinere. dall’ 1 gennaio 2012 ci sono già stati 69 morti sui luoghi di lavoro eoltre 130 se si aggiungono i morti sulle strade e in itinere.

Carlo Soricelli

Osservatorio Indipendente di Bologna morti per infortuni sul lavoro

http://cadutisullavoro.blogspot.com

Per approfondimenti

http://www.rassegna.it/articoli/2012/02/27/84031/dl-semplificazioni-un-colpo-alla-sicurezza-sul-lavoro

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