mercoledì 16 luglio 2008

Taranto: lavorare uccide

antonio scarci operaio della ditta fonseca è morto folgorato questa mattina,
una tragica vita spezzata per portare un tozzo di pane a casa
nel lavoro precario e a rischio come stato permanente per tanti lavoratori
nei cantieri come nell'appalto ilva

ma per noi dello slai cobas questa morte è straziante Antonio scarci lo
conosciamo bene e neanche una settimana fa era nella sede di via rintone 22
non è iscritto allo slai cobas, ma lo era la moglie la combattiva anna
camassa lavoratrice ex-ecopolis oggi all'amiu nominata rappresentante
sindacale dello slai cobas all'amiu settore spazzamento stradale il 26
giugno scorso
antonio e anna erano molto legati ed erano sempre insieme, perfino nelle
assemblee dei lavoratori e lavoratrici quando anna era all'ecopolis c'era
sempre
era lui sempre pronto a chiedere diritti e a spingere anna a impegnarsi
nella lotta nelle vertenze e anche lui ora stava pensando di organizzare una
assemblea
nella ditta dove potevano esserci problemi di lavoro e sicurezza

oggi siamo vicinissimi ad anna e la figlia e siamo straziati - l'idea di non
vedere più antonio in sede non riusciamo ad accettarla

non riusciamo ad accettare questa ennesima morte sul lavoro, un giorno dopo
in cui era morto un altro operaio anch'esso folgorato e si continua a morire

vogliamo giustizia vera
vogliamo sapere perchè Antonio è morto, vogliamo seguire passo passo
l'inchiesta per stare vicini ad anna camassa

lo slai cobas indice per la giornata di lunedì una protesta in tutti i
settori in cui siamo presenti, ma vogliamo questa volta che la forma sia
ricordare e conoscere Antonio e le circostanze inaccettabili di questa
morte e un ora di lavoro devolta alla famiglia

per i lavoratori e lavoratrici dello slai cobas amiu
carmela garavelli e carlo bonsignore
per i lavoratori e lavoratrici dello slai cobas provinciale
i coordinatori provinciali
ernesto palatrasio e margherita calderazzi
via rintone 22 taranto
tel. 0994792086
347 1102638
cobasta@fastwebnet.it

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