martedì 25 marzo 2014

AMIANTO ALL’EX ENICHEM DI PISTICCI, FELICE CASSON E ALTRI 13 SENATORI SCRIVONO AL MINISTRO



DaIl Quotidiano della Calabria
www.ilquotidianoweb.it
Domenica16 marzo 2014

AMIANTOALL’EX ENICHEM, FELICE CASSON E ALTRI 13 SENATORI SCRIVONO AL MINISTRO“RIAPRITE I FASCICOLI DORMIENTI”
Enichemdi Pisticci: Casson chiede al Ministro lumi sui morti di amianto
“Matera non tutela i lavoratori”
L’ultimoesposto-denuncia alla Procura di Matera dell’AIEA risale a un anno fa

Pisticci
Insieme ad altri 13 senatori (Albano, Amati, Chiti, Favero, Fedeli, Filippi, Gatti,Ghedini, Granaiola, Lepri, Pagliari, Pegorer, Scalia) ha presentato unainterrogazione al Ministro della Giustizia sul caso dello stabilimentoAnic/Enichem di Pisticci scalo. L’ex giudice Felice Casson chiede che venganofinalmente sbloccati e esaminati i fascicoli “Dormienti in materia di soggettiesposti alle fibre killer di amianto e delle altre sostanze tossiche e nocivepresenti nello stabilimento”. II vice presidente della II commissione giustiziadel Senato, ripercorre la vicenda ripartendo dal più recente esposto,presentato alla Procura di Matera il 15 aprile dello scorso anno da MarioMurgia, vice presidente dell’AIEA (Associazione Italiana Esposti Amianto).
“Adistanza di quasi un anno dall’esposto-denuncia, non risulta alcun serio attod’indagine compiuto dal PM assegnatario del fascicolo”. Nella denuncia diMurgia si faceva riferimento alle “Decine di morti che solo nell’ultimodecennio si sono verificate tra i dipendenti dello stabilimento Anic/EniChemSpA, sito presso l’area industriale di Pisticci Scalo, per varie letali patologie,in larghissima maggioranza di natura tumorale, addebitabili, con altissimogrado di probabilità logica e credibilità razionale, a sostanze cancerogene cuiquesti lavoratori sono stati esposti per lunghi periodi di tempo sul posto dilavoro; a partire dall’amianto”.
Nell’interrogazionedi Casson si legge tra l’altro che l’associazione AIEA aveva già inoltratoaltre denunce tutte indubitabilmente costituenti macroscopiche eplausibilissime notizie di reato, senza mai aver avuto notizia di alcunprovvedimento adottato o richiesto.
“Lasensazione concreta” - sostengono i firmatari dell’interrogazione al ministro –“che traspare da queste non azioni e omissione, è che nella città di Matera nonesista o sia stata abrogata ogni forma di tutela penale della salute deilavoratori”.
“Numerose”- si legge ancora – “le consulenze tecniche d’ufficio ambientali, espletatepresso i tribunali di Matera e Potenza, che attestano l’esposizioneall’amianto. In esse risulta che la presenza dell’amianto è superiore ai limitiprevenzionali previsti dalla legge”.
Aconferma di un fenomeno che ha creato indiscutibili ricadute, l’interrogazioneaggiunge che nell’ospedale di Matera è da tempo attiva la sorveglianzasanitaria dei lavoratori ex esposti ad amianto, una struttura sanitaria cheregistra e monitora lo stato di salute dei lavoratori a suo tempo espostiall’amianto e garantisce la denuncia di malattie professionali.
“Ildato più allarmante” - prosegue il testo dell’interrogazione – “è rappresentatodal consistente numero di ex dipendenti deceduti per patologie maligneasbesto-correlate che purtroppo continuano a manifestarsi con sempre crescenteinsorgenza”.
AntonellaCiervo

Nessun commento: