martedì 25 marzo 2014

Processo per Santa Giulia in aula arrivano i residenti: noi parte civile al processo




Udienza preliminare il 26. "Chiederemo i danni"
Milano, 23 marzo 2014 - Processo Santa Giulia, finalmente ci siamo. Mercoledì è in programma l’udienza preliminare: il gup Roberta Nunnari dovrà decidere se rinviare a giudizio gli undici indagati dell’inchiesta sulle mancate bonifiche dell’area ex Montecity-Rogoredo. Con ogni probabilità, quel giorno in Tribunale ci saranno pure i residenti del comitato di quartiere per presentare, attraverso l’avvocato Luisa Bontempi, l’atto di costituzione di parte civile: «Abbiamo intenzione di chiedere un risarcimento danni per tutto quello che abbiamo passato in questi anni». Ancora da definire il numero di persone che alla fine aderiranno all’iniziativa giudiziaria: la lista verrà compilata domani sera, al termine della riunione ad hoc convocata dai vertici dell’associazione; in quella sede, verrà pure deciso se presentarsi come singoli cittadini piuttosto che investire ufficialmente il comitato Milano Santa Giulia del compito di rappresentare l’intero quartiere tristemente salito alla ribalta mediatica il 20 luglio 2010.

Cioè il giorno in cui la Guardia di Finanza, su mandato della Procura, sequestrò una fetta consistente dell’area: secondo i pm Laura Pedio e Gaetano Ruta, gli indagati, tra cui figura l’ex dominus di Risanamento, Luigi Zunino, avrebbero utilizzato quei terreni per smaltirci «rilevanti quantità di rifiuti senza la prescritta autorizzazione», costituendo «discariche abusive nelle corrispondenti zone di smaltimento» e creando «un cumulo dell’ordine di grandezza di 30mila metri cubi». Un vero e proprio disastro ecologico, così devastante da contaminare «le acque della falda sospesa e della prima falda con sostanze tossiche gravemente nocive per la salute e l’ambiente». Lunga la lista dei materiali «cancerogeni» sversati illegalmente: metalli, antiparassitari, Ddt, tricloroetilene, tetracloroetilene, tricolorometano, dicloroetilene. Tra i destinatari degli avvisi di chiusura indagini, notificati dagli inquirenti nel dicembre scorso, ci sono pure Annalisa Gussoni, ex capo dell’ufficio Bonifiche del Comune, e Paolo Perfumi, all’epoca responsabile dell’Arpa Milano.
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