domenica 15 aprile 2012

Truck Center, processo contro Nuova Solmine e Meleam: parla Stefano Sciancalepore

giovedì 12 aprile 2012

TRANI - Domani, venerdì 13 Aprile, presso il Tribunale di Trani, avrà luogo
l'udienza preliminare per decidere sull'eventuale rinvio a giudizio di
altre due aziende coinvolte, insieme all'Eni, nella tragedia della Truck
Center: la Nuova Solmine e Meleam spa. In quella cisterna maledetta, presso
l'autolavaggio molfettese, persero la vita cinque persone, a causa delle
esalazioni di acido solfidrico.
Abbiamo incontrato Stefano Sciancalepore, padre di Biagio, una delle cinque
vittime. Come ci spiega Stefano, l'origine dell'incidente deriva dal fatto
che non è stata menzionata la tossicità del prodotto, che veniva invece
indicato semplicemente come infiammabile. Eppure l'Eni è stata assolta per
insufficienza di prove, per quanto il giudice abbia chiesto altri 90 giorni
per la pubblicazione delle motivazioni della sentenza, facendo emergere la
difficoltà di giustificare l'assoluzione.
Il processo che avrà inizio domani, secondo Stefano, è di importanza
cruciale, in quanto fra Eni e Nuova Solmine c'è una complicità dovuta al
fatto che tutti erano a conoscenza dei rischi determinati dal contenuto di
quella cisterna. Eppure non solo quest'ultima non è stata bonificata, ma
non è stato neanche indicato il pericolo che essa celava, forse per un
fatto di costi.
La vicinanza dimostrata dalla città a Stefano e ai familiari delle vittime
della Truck Center il 3 Marzo scorso è per Stefano molto positiva, e per
questo si dice fiducioso anche in vista della conferenza stampa di domani,
nei pressi del Tribunale di Trani alle ore 9, organizzata dal Comitato Tre
Marzo.
Stefano rappresenta per noi il coraggio di chi sceglie di battersi perché
il tessuto sociale su cui si costituisce una comunità non venga lacerato da
violazioni infami della dignità delle persone, dall'erosione dei suoi
fondamenti, del lavoro, della sicurezza. Per questo la battaglia per le
vittime della Truck Center diventa una presa di posizione collettiva in cui
ciascuno di noi può rivendicare il proprio essere-comunità, contro ogni
tentativo di dissoluzione delle sue regole essenziali e dei suoi legami, al
di fuori dei quali la vita stessa diventa un fatto di profitto.
© Riproduzione riservata


Giacomo Pisani


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Postato da Comitato 3 Marzo su Comitato 3 Marzo il 4/15/2012 09:00:00 AM

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