mercoledì 11 settembre 2013

Lecce - operaio morto padrone assassino

Operaio morto nel salumificio arrestato il re dei wurstel Scarlino
L'incidente nel salumificio


Compra i macchinari con i dispositivi di sicurezza, poi li fa rimuovere per
velocizzare la produzione. E' stato arrestato a dieci giorni dalla tragedia
consumata nel suo salumificio di Taurisano, costata la vita all'opera io
53enne Mario Orlando, l'amministratore dell'azienda Scarlino, uno dei
fratelli alla guida dell'azienda leader in Italia e all'estero nella
produzione di wurstel.

Attilio Scarlino è stato arrestato e posto ai domiciliari con l'accusa di
morte come conseguenza della rimozione dolosa di misure contro gli infortuni
sul lavoro. Indagati il fratello Antonio come responsabile della sicurezza,
e il capo reparto Luigi De Paola, cui vengono contestati i reati di
omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro e morte come
conseguenza di altro reato, mentre all'operaio Mario De Icco viene
contestata l'accusa di omicidio colposo, per avere inavvertitamente azionato
l'impastatrice che ha ucciso Orlando, nel primo pomeriggio del 30 agosto,
mentre puliva il macchinario.

LA TRAGEDIA Cade nell'impastatrice per salumi e muore
I SIGILLI Sequestrato salumificio Scarlino
"Impastatrice azionata per errore", indagato collega dell'operai morto

Da quanto ha spiegato il procuratore Cataldo Motta, nell'azienda era stato
rimosso un cancelletto che inibiva l'accesso degli operai all'impastatrice
durante le operazioni di pulizia. Allo stesso tempo però il dispositivo di
sicurezza era stato bloccato in modo tale che il cancello risultasse
esistente e chiuso adeguatamente. Mentre l'azienda era sotto sequestro,
inoltre, sono stati violati i sigilli - secondo la Procura su disposizione
di Attilio Scarlino per rimontare un cancello di sicurezza su
un'insaccatrice. L'obiettivo secondo i magistrati era dimostrare la presenza
di misure di sicurezza che secondo quando accertato dagli uomini del
commissariato di Taurisano erano invece assenti su molti macchinari.

"E' molto grave il comportamento di un imprenditore che ha acquistato
macchinari con i dispositivi di sicurezza e li ha poi fatti rimuovere", ha
dichiarato dal procuratore. Per Motta, "la rimozioine è stata fatta al fine
di velocizzare la produzione".

Orlando è caduto nella grande vasca ed è morto a causa delle gravi ferite
mentre veniva trasportato in ospedale. L'azienda è stata sequestrata a
distanza di poche ore e, lunedì pomeriggio, la Procura ha rigettato la
richiesta di dissequestro avanzata dai legali dei fratelli Scarlino.

I primi sopralluoghi negli impianti (effettuati dagli ispettori dello
Spesal, dai poliziotti del commissariato di Taurisano e dal consulente del
pm Cosimo Prontea, hanno subito  evidenziato "carenze e manomissioni"
sull'impastatrice e altre irregolarità sui macchinari, rendendo impossibile
la riattivazione. In particolare, è emerso che l'impastatrice era priva del
cancelletto di sicurezza e che dei sei sistemi di blocco almeno tre non sono
funzionanti.

I sostituti procuratori Paola Guglielmi e Carmen Ruggiero hanno quindi dato
incarico al consulente di procedere celermente con la verifica di tutti i
macchinari. L'azienda per il momento resta comunque off- limits e gli operai
restano a casa.

(10 settembre 2013)

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