martedì 3 dicembre 2013

Nuova strage operaia a Prato 2

lavoro nero e mancanza di sicurezza e controlli per i profitti delle grandi
case della moda
Prato, incendio in fabbrica-dormitorio
sale a sette il numero delle vittime
. I lavoratori, tutti di nazionalità cinese, dormivano in loculi
sopraelevati in cartone e cartongesso
I vigili del fuoco hanno trovato i resti umani di altre due vittime
dell'incendio divampato stamami in una fabbrica tessile a Prato, nell'area
del Macrolotto. Sale dunque a sette il bilancio dei morti; tre gli
intossicati da monossido di carbonio: due uomini si trovano in rianimazione
per problemi respiratori, un'altra persona è stata dimessa. Sia morti che
feriti sono di nazionalità cinese.

L'incendio. Le fiamme si sono sviluppate in un fabbricato dove ha sede la
fabbrica di confezioni, alla periferia della città: nel capannone c'erano
materiali altamente infiammabili.  Nell'edificio si sarebbero trovate una
decina di persone. Non è ancora chiaro se tutti gli altri siano riusciti a
mettersi in salvo ed anche per questo i vigili del fuoco continuano a
cercare, durante le operazioni di spegnimento, tra le macerie dei "loculi"
di cartongesso crollati nell'incendio, che servivano probabilmente come
alloggio per i lavoratori della ditta, che produceva abiti. Uno dei morti,
infatti, è stato trovato in pigiama. Le vittime - i corpi sono
carbonizzati - sono tutti maschi.
Il dormitorio. Era costituito da "loculi" sopraelevati, tutti in fila lungo
una parete del capannone. I cinque morti finora recuperati si trovavano
all'interno del capannone e quasi sicuramente nei loculi, costruiti in
cartongesso ma anche in semplice cartone per dividere i diversi ambienti. La
struttura sopraelevata, raggiungibile probabilmente con una scala, era
realizzata nella porzione di capannone occupato dall'azienda: il capannone
andato a fuoco ospitava infatti anche altre ditte. Non è escluso che per
riscaldare il dormitorio ci fosse una stufa elettrica, anche tenuto conto
delle temperature basse di questi giorni, o che possa essere stata un
sigaretta spenta male ad innescare il rogo, anche se sulle cause ancora
nessuno si pronuncia. Non sarebbero state trovate bombole di gas gpl. La
ditta era specializzata nel pronto moda: la lavorazione non avveniva quindi
con macchine tessili la utilizzava tessuti sintetici e cellophane per
confezionare gli abiti, tutti materiali che hanno facilitato il propagarsi
delle fiamme.

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