Cade dal 2° piano in cantiere, il capocantiere lo abbandona
Drammatico episodio a Punta Marina (Ravenna): un operaio rimane gravemente
ferito ma i soccorsi arrivano solo due ore dopo. L'accusa: offerti dei soldi
per dichiarare che era fuori cantiere e nascondere il mancato rispetto della
sicurezza
http://www.ravennatoday.it/cronaca/infortunio-cantiere-capocantiere-lo-abban
dona-ravenna-tre-arresti.html
di Redazione 09/09/2011
Precipita dall'impalcatura, grave giovane operaio
Nelle prime ore di venerdì la Polizia ha arrestato un cittadino italiano di
anni 47, uno rumeno di anni 49 e uno tunisino di anni 21, tutti dipendenti
della medesima impresa edile, per i reati di estorsione, omissione di
soccorso e favoreggiamento reale in relazione alla violazione della
normativa in materia di infortunistica e tutela della salute dei lavoratori
negli ambienti di lavoro. Infatti, alle ore 11,30 di giovedì, la Volante
interveniva in via della Prora, a Punta Marina, in un cantiere edile, in
quanto era giunta segnalazione da parte del personale del 118, allertato e
là presente, di un infortunio sul lavoro ai danni di un cittadino italiano
che stava lavorando al suo interno.
Nell'immediatezza dell'intervento, gli agenti raccoglievano alcune
dichiarazioni dall'infortunato che asseriva di essere caduto alcune ore
prima dal 2° piano dello stabile in costruzione e di essere rimasto a lungo
senza soccorsi. L'uomo, gravemente ferito, aggiungeva che gli era stato
offerto prima del denaro per dichiarare falsamente di essersi infortunato
all'esterno del cantiere, al fine di non coinvolgere l'impresa in pesanti
sanzioni sia di natura penale che di natura economico patrimoniale e poi
minacciato.
I successivi accertamenti esperiti da personale della Squadra Mobile,
dall'Ispettorato del Lavoro e dall'AUSL di Ravenna, in merito all'episodio
hanno consentito di appurare che l'infortunio era effettivamente avvenuto un
paio di ore prima dell'intervento del 118 e della Volante e che nel
lunghissimo lasso di tempo trascorso nonostante la richiesta di aiuto
dell'infortunato, il capo cantiere e gli operai intervenuti avevano omesso
di allertare i soccorsi prospettandogli la chiusura del cantiere con
conseguente perdita del lavoro.
Gli arrestati, inoltre, per alterare la scena dell'incidente e modificare lo
stato dei luoghi, al fine di fare apparire una dinamica dell'evento
totalmente diversa dalla realtà dei fatti e allo scopo di nascondere le
evidenti violazioni delle norme antinfortunistiche, tentavano ripetutamente
di spostare l'infortunato senza preoccuparsi di compromettere
irrimediabilmente la sua salute.
Al termine degli accertamenti il capo cantiere e i due operai sono stati
così arrestati per estorsione, favoreggiamento reale e omissione di soccorso
e tradotti presso il carcere. L'infortunato per le gravi lesioni riportate è
stato trasportato presso l'Ospedale di Cesena dove è tuttora ricoverato con
prognosi di sessanta giorni. Nella tarda mattinata odierna sono stati
effettuati gli interrogatori da parte del Sost. Proc. Cristina D'Aniello,
della Procura di Ravenna, al fine di valutare la gravità delle singole
posizioni degli arrestati.
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