venerdì 4 gennaio 2013

Brindisi -petrolchimico in fiamme , ma l'azienda se la cava con una multa!

Sfiammate al petrolchimico
L'azienda paga una multa
BRINDISI - Si è conclusa con il pagamento di una somma complessiva pari a
116.000 euro - questa l'oblazione pattuita - l'inchiesta sulle fiammate
delle torce del petrolchimico di Brindisi che nell'ottobre del 2010 portò la
procura a chiedere e ottenere il sequestro delle sette torri delle società
Polimeri Europa (oggi Versalis, del gruppo Eni) e Basell. Erano quattro i
dirigenti indagati, due dell'azienda Versalis, difesi dall'avv.Cataldo
Motta, per i quali la sanzione è stata di 34.000 euro a testa e due di
Basell, assistiti dall'avv. Massimo Manfreda che hanno invece versato 24.000
euro a testa.

Le indagini furono compiute dalla Digos di Brindisi e coordinate dal
sostituto procuratore Antonio Costantini che ha fornito parere favorevole
alla richiesta di oblazione formulata al gip Paola Liaci, dopo che le
aziende hanno eseguito opere di ambientalizzazione prescritte dalla Procura
e rientrate nei criteri fissati dall'Aia. In particolare le aziende hanno
realizzato interventi di ambientalizzazione per più di 6 milioni di euro tra
cui il previsto termossidatore e i misuratori di flusso per ogni singola
torcia e i sensori in grado di valutare la tipologia e il livello di
emissioni.

Stando alle indagini avviate nel 2008, le fiammate ritenute anomale, si
verificavano non in caso di emergenza o black-out, per evitare gravi
incidenti all'interno degli impianti, ma per funzionare, in assenza di
specifica autorizzazione, come termodistruttori di reflui industriali. Fu
rilevato dall'Arpa, in un rapporto di 17 pagine, l'immissione di inquinanti
in atmosfera. Quanto alle recenti accensioni delle torce durante la notte di
Capodanno, "esse - si apprende dall'ufficio stampa Basell - sono la
conseguenza dell'attivazione di procedure di emergenza e si tratta di eventi
eccezionali ma comunque perfettamente in regola".

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