martedì 12 novembre 2013

AMIANTO OLIVETTI: di destra o di sinistra, i padroni son tutti assassini




Venti morti sospetti. Venti operai che per anni hanno lavorato alla
Olivetti di San Bernardo, a Ivrea, nei reparti contaminati da fibre di
amianto. La Procura della Repubblica di Ivrea ha aperto un’inchiesta
iscrivendo nel registro degli indagati 24 persone, industriali e manager,
tra cui l’ex presidente Carlo De Benedetti e l’ex amministratore delegato
Corrado Passera. Tra le ipotesi di reato ci sono omicidio colposo e lesioni
colpose plurime. L’ingegnere fu presidente della società dal ’78 al ’96,
mentre Passera co-amministratore delegato tra il ’92 e il ’96.  La notizia è
stata riportata dal quotidiano La Stampa.

Le indagini sono focalizzate sui decessi di una ventina di lavoratori
avvenuti dopo la pensione, tra il 2008 e i primi mesi di quest’anno. Tutte
persone che tra la fine degli anni Settanta e il novanta avevano lavorato in
reparti contaminati da fibre di amianto e in seguito si sono ammalati di
mesotelioma pleurico, il tumore tipico che colpisce chi ha passato lunghi
periodi a contatto con l’asbesto.

De Benedetti si dice estraneo alla vicenda, sostenendo – in una nota del suo
portavoce – che “la realizzazione delle strutture oggetto di indagine
precede di diversi anni l’inizio della sua gestione alla Olivetti che ha
sempre prestato attenzione alla salute e alla sicurezza dei lavoratori, con
misure adeguate alle normative e alla conoscenze scientifiche dell’epoca”. L’ingegnere
attende fiducioso l’esito delle indagini “nel rispetto degli operai e delle
loro famiglie”.

“Violati i principi basilari della sicurezza e igiene del lavoro”, scrivono
i giudici della Corte d’appello di Torino nelle motivazioni della condanna
di un dirigente nel processo del novembre 2012 (il primo sulla questione)
che ha innescato la nuova inchiesta. Alla Olivetti si sapeva “della
pericolosità degli agenti chimici” utilizzati durante la lavorazione, ma si
è provveduto “con colpevole ritardo” ad affrontare il problema, continuano i
giudici d’Appello. La sentenza in questione riguarda Ottorino Beltrami, all’epoca
dei fatti amministratore delegato di Olivetti spa, al quale sono stati
inflitti, in secondo grado, sei mesi di carcere per omicidio colposo in
relazione alla morte di una lavoratrice dipendente. Il 4 dicembre la
Cassazione si pronuncerà sul ricorso presentato dal suo legale, ma nelle
scorse settimane Beltrami, all’età di 96 anni, è morto. L’ex amministratore
delegato di Olivetti era stato chiamato in causa per la storia di Lucia
Delaurenti, esposta a un tipo di amianto chiamato tremolite, ammalatasi nel
2002 e deceduta a Ivrea nel 2005. A questo primo caso se ne sono aggiunti
altri, e l’inchiesta della procura eporediese si è estesa anche a dirigenti
diversi.

Un ex operaio addetto alle caldaie di 74 anni , oggi malato, racconta al
quotidiano torinese: “L’azienda ci ordinava di fare le lastre ai polmoni, ma
nessuno di noi capiva il perché”. Il sindaco di Ivrea, Carlo Della Pepa, si
dice convinto dell’onestà delle persone che hanno fatto la storia dello
stabilimento, sicuro che l’inchiesta: ”non rischia di offuscare il mito
industriale” .

Il processo-pilota sulle morti da amianto è quello di Torino sulla Eternit
di Casale Monferrato, che ha visto la condanna in Appello, nel luglio
scorso, dell’imprenditore elvetico Stephan Schmidheiny a 18 anni.

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Amianto, indagati De Benedetti e Passera per i morti alla Olivetti
Nel registro degli indagati altre 22 industriali e manager, tra le accuse
omicidio colposo e lesioni colpose plurime. I lavoratori avrebbero lavorato
per anni in reparti a stretto contatto con il minerale cancerogeno.
L'ingegnere si dice estraneo alla vicenda
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 7 novembre 2013Commenti (59)
Più informazioni su: Amianto, Carlo De Benedetti, Corrado Passera, Olivetti.

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Venti morti sospetti. Venti operai che per anni hanno lavorato alla Olivetti
di San Bernardo, a Ivrea, nei reparti contaminati da fibre di amianto. La
Procura della Repubblica di Ivrea ha aperto un’inchiesta iscrivendo nel
registro degli indagati 24 persone, industriali e manager, tra cui l’ex
presidente Carlo De Benedetti e l’ex amministratore delegato Corrado
Passera. Tra le ipotesi di reato ci sono omicidio colposo e lesioni colpose
plurime. L’ingegnere fu presidente della società dal ’78 al ’96, mentre
Passera co-amministratore delegato tra il ’92 e il ’96.  La notizia è stata
riportata dal quotidiano La Stampa.

Le indagini sono focalizzate sui decessi di una ventina di lavoratori
avvenuti dopo la pensione, tra il 2008 e i primi mesi di quest’anno. Tutte
persone che tra la fine degli anni Settanta e il novanta avevano lavorato in
reparti contaminati da fibre di amianto e in seguito si sono ammalati di
mesotelioma pleurico, il tumore tipico che colpisce chi ha passato lunghi
periodi a contatto con l’asbesto.

De Benedetti si dice estraneo alla vicenda, sostenendo – in una nota del suo
portavoce – che “la realizzazione delle strutture oggetto di indagine
precede di diversi anni l’inizio della sua gestione alla Olivetti che ha
sempre prestato attenzione alla salute e alla sicurezza dei lavoratori, con
misure adeguate alle normative e alla conoscenze scientifiche dell’epoca”. L’ingegnere
attende fiducioso l’esito delle indagini “nel rispetto degli operai e delle
loro famiglie”.

“Violati i principi basilari della sicurezza e igiene del lavoro”, scrivono
i giudici della Corte d’appello di Torino nelle motivazioni della condanna
di un dirigente nel processo del novembre 2012 (il primo sulla questione)
che ha innescato la nuova inchiesta. Alla Olivetti si sapeva “della
pericolosità degli agenti chimici” utilizzati durante la lavorazione, ma si
è provveduto “con colpevole ritardo” ad affrontare il problema, continuano i
giudici d’Appello. La sentenza in questione riguarda Ottorino Beltrami, all’epoca
dei fatti amministratore delegato di Olivetti spa, al quale sono stati
inflitti, in secondo grado, sei mesi di carcere per omicidio colposo in
relazione alla morte di una lavoratrice dipendente. Il 4 dicembre la
Cassazione si pronuncerà sul ricorso presentato dal suo legale, ma nelle
scorse settimane Beltrami, all’età di 96 anni, è morto. L’ex amministratore
delegato di Olivetti era stato chiamato in causa per la storia di Lucia
Delaurenti, esposta a un tipo di amianto chiamato tremolite, ammalatasi nel
2002 e deceduta a Ivrea nel 2005. A questo primo caso se ne sono aggiunti
altri, e l’inchiesta della procura eporediese si è estesa anche a dirigenti
diversi.

Un ex operaio addetto alle caldaie di 74 anni , oggi malato, racconta al
quotidiano torinese: “L’azienda ci ordinava di fare le lastre ai polmoni, ma
nessuno di noi capiva il perché”. Il sindaco di Ivrea, Carlo Della Pepa, si
dice convinto dell’onestà delle persone che hanno fatto la storia dello
stabilimento, sicuro che l’inchiesta: ”non rischia di offuscare il mito
industriale” .

Il processo-pilota sulle morti da amianto è quello di Torino sulla Eternit
di Casale Monferrato, che ha visto la condanna in Appello, nel luglio
scorso, dell’imprenditore elvetico Stephan Schmidheiny a 18 anni.

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