giovedì 21 novembre 2013

Novi ligure All'Ilva morì giovane operaio due patteggiano e due assolti

Due patteggiamenti e due assoluzioni: si chiude così il processo di primo
grado incentrato sulla ricostruzione dell'infortunio mortale avvenuto
all'Ilva di Novi il 7 giugno 2012. Era rimasto ucciso, travolto dal muletto su cui
stava lavorando, il giovane operaio Pasquale La Rocca, 31 anni, di Lerma,
capoturno del reparto spedizioni, sposato e padre di una bambina di 9 mesi

Furono mandati a giudizio quattro dirigenti dello stabilimento di Novi.



Hanno patteggiato un anno di reclusione Paolo Viganò e Vincenzo Marasco; in
rito abbreviato sono invece stati assolti «per non aver commesso il fatto»
Orlando Rotondi, per il quale il pm Marcella Bosco aveva proposto un anno di
pena, e Antonio Rizzo, di cui il pubblico ministero aveva chiesto la
condanna a dieci mesi.



La disgrazia era avvenuta intorno alle 10 di sera e la notizia si era
diffusa non in maniera ufficiale, ma con passaparola; i lavoratori in turno
avevano subito incrociato le braccia.

Nessun commento: