Mercoledì 27/11 ore 09.30 al polo fieristico di Lucca riprende il processo.
E' auspicabile organizzare la propria presenza.
Venerdì 29 ore 23.30, come 29 del mese, appuntamento alla Casina dei ricordi.
Sulla
strage ferroviaria di Viareggio
Lo
Stato c’è e si vede …
…
mi può uccidere, ma non
strazi quei corpi come uno sciacallo fa con i suoi cadaveri. Mia
moglie e i miei figli non lo meritano …
Così
scrive, il 14 novembre, Marco Piagentini, marito di Stefania e padre
di Luca e Lorenzo, presidente onorario dell’Associazione dei
familiari delle Vittime “Il Mondo che vorrei”, al presidente del
Consiglio Letta. Marco, ustionato nella strage ferroviaria del 29
giugno 2009, oltre ad aver perso moglie e due bambini rimarrà
permanentemente ferito tutta la vita. Un ustionato grave mai sarà
ex-ustionato.
Lo
Stato alla prima udienza del processo, il 13 novembre, non si è
costituito parte civile. Sta trattando un consistente risarcimento
(?!) sulla pelle bruciata di 32 suoi cittadini tra cui bambini,
ragazze, giovani. Sta (s)vendendo la propria gioventù.
Lo
Stato ha rinominato Mauro Moretti Amministratore delegato delle
ferrovie dello Stato italiane (Fsi). Prima ha cestinato 10.000 firme
raccolte a Viareggio per le sue dimissioni, poi lo ha riconfermato
nel giugno 2010 ad un anno dalla strage ed infine lo ha rinominato il
9 agosto scorso, quando era stato rinviato a giudizio con l’accusa
di essere responsabile dell’immane tragedia avvenuta nella stazione
di Viareggio.
Lo
Stato, più volte, ha blindato e spintonato i familiari delle
Vittime, fino a strappargli di mano le foto dei propri cari. Fatti
avvenuti a Roma Tiburtina, a Firenze, a Roma Termini, a Genova, a
Montecitorio … E’ tutto documentato per chi non è stato
presente.
Lo
Stato ha recentemente tagliato centinaia di milioni di euro per la
sicurezza e la manutenzione in ferrovia. Ha nominato cavaliere l’ing.
Moretti e l’ing. Elia, Ad di Rfi anch’esso rinviato a giudizio
per la strage ferroviaria.
Uomini
di Stato, dal presidente Napolitano al presidente Letta, dal ministro
Lupi al ministro Saccomanni, per citarne alcuni, fino ad oggi, mai si
sono degnati di dare una risposta alla richiesta dei familiari di
essere ricevuti.
Dobbiamo
continuare … per mostrare quanto vigliacco
(come scrive Marco) sia stato lo Stato in questi 53 mesi.
Con
la rinomina di Moretti, lo Stato si è reso complice di una politica
di abbandono sulla "sicurezza" in ferrovia; una politica
che subordina beni inalienabili come la salute e la vita a logiche di
mercato, di competitività, di profitto. Come potevano presidenza del
Consiglio, ministeri dell’Ambiente e degli Interni, costituirsi
parte civile nel processo sulla strage ferroviaria?! Si può
inequivocabilmente affermare che sono stati ineccepibilmente coerenti
e … complici.
Così
lo Stato è salito, a pieno titolo, sul banco degli imputati della
strage del 29 giugno 2009 uccidendo per l’ennesima volta le 32
Vittime e offendendo ancora feriti e familiari.
19
novembre 2013 - Associazione
il “Mondo che vorrei”
-
Assemblea
29 giugno
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