L'udienza odierna - che comincia alle ore 9:20 in un'aula semi deserta, nella quale manca totalmente la stampa borghese e reazionaria - prevede la ripresa dei temi della requisitoria illustrati il martedì precedente.
In questa seduta si parla - lo fa la sostituta pm Laura Longo - dell'elemento soggettivo del reato, prima in termini generali e successivamente nello specifico del processo: il dolo, la colpa, e l'elemento psicologico, ossia la consapevolezza e la volontà di mettere in pericolo l'incolumità pubblica.
Va ricordato che il reato di 'omissione dolosa di cautele antinfortunistiche' si configura indipendentemente dal verificarsi o meno
dell'infortunio: basta che il datore di lavoro non abbia provveduto a dotarsi della migliore tecnologia possibile idonea ad evitarlo; inoltre, la suprema Corte di Cassazione ha precisato che ciò deve accadere anche nel caso di una piccola azienda in difficoltà economiche.
A maggior ragione, quindi, questo vale per la Thyssenkrupp, i cui amministratori disponevano di enormi somme di denaro da investire nella sicurezza e volontariamente - quindi dolosamente - non lo hanno fatto.
Alle ore 10:50, causa la precettazione dei pm a seguito dello sciopero dei giudici onorari - che colpirà anche venerdì - la Corte si aggiorna a mercoledì 17 novembre.
P.S.: segnalo una provocazione da parte delle 'forze dell'ordine' ad un'esponente del Popolo Viola presente tra il pubblico, la quale è stata identificata per non aver voluto togliere due cartelli, formato A4, di solidarietà con i familiari delle vittime che aveva appeso alla balaustra.
Torino, 09 novembre 2010
Stefano Ghio - Rete sicurezza Torino
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