Trasmesse oggi al Gup le richieste della Procura di Lucca per il rinvio a giudizio per 32 persone e 9 società, indagate nell'inchiesta sulla strage di Viareggio, Tra questi anche l'ad di Fs Mauro Moretti.
Viareggio, 20 dicembre 2009 - Un altro passo verso il processo per la strage ferroviaria di Viareggio, avvenuta come non dimenticheremo mai, la sera del 29 giugno 2009 e che ha causato la morte di 32 persone, il ferimento di altre centinaia di cittadini e la distruzione di un intero quartiere. Un evento tragico che ha messo in evidenza gravissime lacune nella sicurezza del trasporto ferroviario, italiano ed europeo, liberalizzato e privatizzato portando alla luce la rete di interessi composta della potente lobby politico industriale presente nel settore ferroviario su scala internazionale.
A PRIMAVERA IL PROCESSO - Dopo la conclusione di tutta la complessa fase delle indagini preliminari e dell'incidente probatorio, durata tre anni e mezzo, la procura di Lucca ha chiesto al Gup, il Giudice dell'udienza preliminare, il rinvio a giudizio per i soggetti ritenuti a vario titolo responsabili della strage. Quest'ultimo deve ora fissare la data per l'udienza nella quale si deciderà se le persone fisiche e le società coinvolte saranno processate. Da quel momento le posizioni di ciascun indagato potranno differenziarsi e percorrere strade diverse. Dal tribunale di Lucca si ipotizza che la prima udienza si svolgerà con ogni probabilità nella prossima primavera. La nostra rivista è presente al processo in qualità di parte lesa, sebbene Trenitalia abbia tentato invano, con una maldestra iniziativa intimitadoria, di tenerci fuori diffidando dal proseguire nell'incarico il nostro collega macchinista ed RLS, Filippo Cufari, individuato come nostro consulente di parte nella fase dell'incidente probatorio.
LE PERSONE INDAGATE - Mauro Moretti, amministratore delegato del Gruppo; Michele Mario Elia, amministratore delegato di Rfi; Vincenzo Soprano, amministratore delegato di Trenitalia; Gilberto Galloni, amministratore di Fs logistica; Mario Castaldo, direttore della Divisione Cargo di Fs; Calogero Di Venuta, responsabile Direzione compartimentale Firenze Movimento e infrastruttura, che all'epoca del disastro si era appena insediato; Angelo Pezzati, predecessore di Di Venuta. Emilio Maestrini, all'epoca del disastro era il responsabile della Direzione ingegneria, sicurezza e qualità di Trenitalia. Enzo Marzilli è a capo di una direzione tecnica di Rfi e responsabile del progetto Frecciarossa.
E ancora per RFI: Giorgio Di Marco, ex direzione tecnica; Mario Testa, direzione tecnica; Giovanni Costa, management direzione tecnica; Alvaro Fumi, responsabile dell'Istituto sperimentale di Rfi; Francesco Favo, direzione tecnica Rfi-Cesifer (Certificazione sicurezza imprese ferroviarie); Stefano Rossi, microstruttura materiali d'armamento Rfi; Giulio Margarita, all'epoca del disastro direzione tecnica Rfi. Oggi passato all'Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria. Per le altre società del Gruppo, sono indagati: Salvatore Andronico, divisione logistica di Trenitalia; Giuseppe Farneti, sindaco revisore di Fs (bilancio 2007), e di Italferr (bilancio 2009). Alla Cima riparazioni appartengono Giuseppe Pacchioni, amministratore delegato e Paolo Pizzadini, tecnico Cima riparazioni. Tra gli indagati stranieri i dirigenti di Gatx Austria, Gatx Germania, Gatx Polonia, e Officina Jungenthal di Hannover: Johannes Mansbart, amministratore delegato Gatx Rail Europe e presidente Gatx Rail Germany; Peter Linowski, responsabile tecnico della Gatx Rail Germany; Roman Mayer, responsabile tecnico Gatx Rail Austria; Matthias Barth, Gatx Rail Poland; Rainer Kogelhaiede, manager Gatx Beteiligungs Gmbh Hannover; Andreas Carlsson, manager Jungenthal Waggon Gmbh di Hannover; Uwe Kriebel, officina Jungenthal di Hannover; Andreas Schroter, officina Jungenthal di Hannover; Joachim Lehamann, officina Jungenthal di Hannover. Indagati anche Daniele Gobbi Frattini, Massimo Vighini, Andreas Barth,Uwe Koennecke.
LE SOCIETA' INDAGATE - Sono indagate per le responsabilità amministrative, ai sensi della legge 231/2001, anche Gatx Austria, Gatx Germania, Gatx Company, Officina Jungenthal, Gruppo Ferrovie dello Stato,R.F.I., Trenitalia, FS Logistica e Cima Riparazioni. Rispetto a quanto emerso in fase di chiusura delle indagini prelimari, tra le società indagate si è aggiunta la Gatx Company, holding che controlla Gatx, la proprietaria del vagone che deragliando il 29 giugno 2009 causò la morte di 32 persone.
LA PROCURA: SQUARCIO PROVOCATO DAL PICCHETTO. "Siamo convinti, cosi' come sostiene il nostro consulente, che lo squarcio sulla cisterna fu provocato da un picchetto». Lo ribadisce il procuratore di Lucca, Aldo Cicala, in merito alle richieste di rinvio a giudizio inoltrate al gup per 32 persone nell'ambito dell'inchiesta sulla strage di Viareggio. Adesso il giudice dovrà fissare la data dell'udienza preliminare. «Rispetto all'avviso chiusura indagini del giugno scorso - spiega Cicala - non ci sono cambiamenti. In questi mesi, nove indagati, tutti delle ditte tedesche, hanno chiesto di essere interrogati, ma la nostra ricostruzione resta la stessa. Per le richieste di rinvio a giudizio abbiamo dovuto attendere anche che l'avviso chiusura indagini, un atto piuttosto corposo, venisse tradotto in tedesco». Cicala conferma che la procura ha chiesto il rinvio a giudizio anche per l'Ad di Fs Mauro Moretti. Nell'avviso chiusura indagini era spiegato, tra l'altro, che in qualità di ad prima di Rfi - dal 2001 al 2006 - e poi di Fs, non avrebbe valutato i pericoli e i rischi del passaggio di treni carichi di sostanze pericolose da stazioni come quella di Viareggio (Lucca), circondata da case.
LE FERROVIE ATTACCANO I MAGISTRATI CHE LI ACCUSANO. Come già visto fare negli ultimi anni in Italia da altri personaggi 'potenti', il gruppo ferrovie Spa, con una nota sul rinvio a giudizio per Moretti, attacca la Procura di Lucca per il solo fatto che sia stato dato l'annuncio dell'invio della richiesta. "A nome dei legali del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, prendiamo atto che in rete sono diffuse notizie e commenti circa la notifica di una richiesta di rinvio a giudizio per 32 indagati, tra i quali l'amministratore delegato, Mauro Moretti, per l'incidente di Viareggio. Prendiamo anche atto che la notifica ai diretti interessati o ai loro avvocati non è ancora avvenuta e che l'eco mediatica è più importante del rispetto delle regole". Dichiarazioni paradossali riguardo il rispetto delle regole - trattandossi di legittimo esercizio del diritto di cronaca su fatti gravissimi di interesse generale - da parte di chi possiede potentissimi strumenti di comunicazione e che finge di ignorare le regole della comunicazione: come se la notizia, in se, non rivestisse uno straordinario interesse per l'opinione pubblica e, soprattutto, per i familiari della vittime in attesa della verità sulla morte di loro cari
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