venerdì 1 giugno 2012

Il procuratore di Modena Vito Zincani: la politica industriale a livello nazionale sulla costruzione di questi fabbricati è una politica suicida


Visto che la politica dei padroni ha portato ad una strage di operai per la mancanza di sicurezza è più corretto affermare che si tratta dell’ennesimo crimine nei confronti degli operai mandati a morire in fabbriche insicure. E’ ora che in questo paese i padroni vengano processati per omicidio volontario.
In aggiunta a questo contestiamo la nomina di Errani a commissario straordinario per il terremoto: è espressione di un partito, il Pd, che governa in tutta la regione e, pertanto, responsabile delle autorizzazioni e dei controlli.

Rete sicurezza sul lavoro-nodo di Ravenna


Gazzetta di Modena / Cronaca / Crolli mortali, s’indaga per omicidio colposo


Crolli mortali, s’indaga per omicidio colposo
Caso per caso, il pool di tre magistrati farà verifiche sugli impianti crollati Per ora nessun indagato, ma si profilano numerosi reati fino al disastro

di Carlo Gregori

L’inchiesta appena aperta dalla Procura dopo i crolli che l’altra mattina hanno provocato 13 incidenti sul lavoro mortali riguarda ipotesi di reati gravi come omicidio colpo aggravato, lesioni aggravate e soprattutto disastro aggravato per i crolli di capannoni ed edifici con la conseguente morte di persone. Si aggiungono anche accertamenti per eventuali reati connessi alle leggi urbanistiche e territoriali, oltre che a quelli sui criteri e l’esecuzione dei lavori per questi edifici devastati dalle due grandi scosse di martedì, alle 9.01 e alle 12.56. Lo ha spiegato ieri mattina il procuratore capo Vito Zincani dopo essersi consultato col pool di magistrati istituito apposta per questi disastri causati dal terremoto: la prima tranche delle indagini, quella conoscitiva sulle cause dei crolli del 20 maggio, che non hanno comportato morti, resta affidata al procuratore aggiunto Lucia Musti; quella nuova, che prevede accertamenti per reato colposi, ai sostituti procuratori Guerzoni e Maria Angela Sighicelli. Si dovranno accertare le circostanze, i motivi e le cause della presenza degli operai e del personale morto sotto le macerie della Haemotronic, Bbg e Meta oltre che alle altre persone decedute. I corpi dei sedici morti (solo don Ivan, il parroco di Rovereto, resta alla camera ardente del Ramazzini di Carpi) sono tutti in Medicina legale, pronti per le autopsie. È solo il primo passo degli accertamenti, ha spiegato Zincani, perché nel frattempo si avvieranno i controlli sui singoli casi. Tutti. Uno alla volta E ogni volta si verificherà se serviranno approfondimenti con consulenze tecniche sia sulla progettazione, che sulla esecuzione, il collaudo e la manutenzione oltre che sull’uso dei materiali per la costruzioni dei capannoni crollati tenendo conto delle norme regionali antisismiche in vigore dal 2003. Questa catena di indagini, complessa e dettagliata, sarà raccordata con le altre in corso a Ferrara e forse a Bologna. Zincani ha infatti spiegato che è stato preso un accordo con il procuratore generale Emilio Ledonne che da Bologna coordinerà personalmente i risultati delle indagini per arrivare a creare un quadro omogeneo di cosa è accaduto. «Anche se restano sempre punti inspiegabili in questo tipo di eventi, non dimentichiamo che le scosse erano di magnitudo 4. Quindi, gravi ma non disastrose. Dobbiamo capire se le strutture crollate erano idonee a questo tipo di scossa. Non è la prima volta che accadono tragedie con edifici recenti o nuovi, come insegnano i casi della scuola elementare in Molise o il convitto per studenti all’Aquila. E angosciante vedere che questi edifici orribili non solo rovinano il paesaggio, non solo sono poco funzionali al lavoro ma addirittura possono essere costruiti in modo inappropriato. So che non piacerà sentirlo, ma sono il frutto di scelte di politica industriale. Scelte suicide che creano un danno di gran lunga superiore ai presunti benefici. Nostro compito è capire e valutare se il danno è stato causato dal solo evento naturale oppure anche dall’uomo».

31 maggio 2012

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