mercoledì 20 febbraio 2013

Casale Monferrato Lotta all'amianto, tra Comitato strategico e processo d'appello a Torino


Intanto il ministro della Salute Renato Balduzzi annuncia: "Il Piano nazionale amianto sarà presentato a metà marzo a Casale Monferrato"


CASALE MONFERRATO - La lotta all'amianto passa oggi, lunedì, da Torino per un
doppio appuntamento parallelo ma non collegato. In mattinata entra nel vivo, dopo l'apertura di giovedì scorso, il processo di secondo grado contro Stephan Schmidheiny e Louis De Cartier De Marchienne per le vicende e le morti dell'Eternit. I giudici della Corte d'Appello di Torino si sono dati un cronoprograma davvero intenso perchè le udienze si terranno 3 volte alla settimana (lunedì, mercoledì e venerdì) per cinque - sei ore di aula ogni volta. 
E mentre le toghe dei due imputati, delle diverse parti civili costituite e il pubblico ministero Raffaele Guariniello si preparano ad affilare le loro armi (ovviamente giuridiche) per un "duello" che sarà senza dubbio piuttosto aspro, sempre stamane, alle ore 11, in corso Regina Margherita,nella sede dell'assessorato alla sanità si terrà una riunione del Comitato strategico del Centro regionale amianto, convocata dopo il rinvio per neve dalla settimana scorsa dal sindaco di Casale (e presidente dello steso) Giorgio Demezzi, che avrà come argomento centrale proprio quello della ricerca, sollecitato da Demezzi ed anche dal Afeva ed organizzazioni sindacali. Interverranno gli assessori regionali alla sanita. Paolo Monferino, e all'ambiente Roberto Ravello. E sula ricerca arriva una conferma importante. Sabato nel corso di una riunione che si è svolta al salone Anffas di Casale, il ministro della salute Renato Balduzzi ha detto che il Piano nazionale amianto verà presentato a meta marzo a Casale. Nel corso dell'incontro, che ha visto l'introduzione dell'ex sindaco di Casale RIccardo Coppo (il primo nel lontano 1987 a mettere al bando l'amianto con una ordinanza storica che ha anticipato la legge 257 del 1992) e del presidente Afeva Romana Blasoti Pavesi, il titolare del dicastero ha specificato che "senza Casale non ci sarebbe stato il proceso Eternit".

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