CASALE MONFERRATO - E' previsto questa mattina l'arrivo di circa 600 tra casalesi e monferrini al palazzo di giustizia di Torino dove inizia la fase due della vicenda giudiziaria che vede imputati (e condannati in primo grado a 16 anni di reclusione oltre al pagamento di milioni di euro) gli ex vertici dell'Eternit, Stephan Schmidheiny e Luois De Cartier De Marchienne.
Da Casale partono, intorno alle 7 sei pullman organizzati da Afeva e sindacati oltre ad uno che è coordinato dal Comune di Casale, con a bordo gli amministratori del territorio. Si aggiungeranno anche altri che intendono arrivare a Torino con il mezzo proprio accogliendo così l'accorato appello di Romana Blasotti Pavesi che aveva invitato tutti i cittadini a non lasciare soli i giudici dell'appello e a fare si che non cadesse una coltre di indifferenza nei confronti del processo, dopo il risultato del primo grado. Tra le 8.30 e le 9.30 è previsto un presidio in corso Vittorio Emanuele davanti alla cittadella della giustizia per sensibilizzare ulteriormente i torinesi ed i mass media sulla importanza di questo procedimento poi, mentre in aula gli avvocati delle difesa, delle parti civili, il pubblico ministero Raffaele Guariniello e la Corte d'Appello affronteranno le varie schermaglie procedurali preliminari alle udienze che verranno (a partire dalla prossima settimana ogni lunedì, mercoledì e venerdì) l'Afeva incontrerà una delegazione dei cugini d'Oltralpeo dell'Andeva, guidata dal segretario Alain Bobbio (presente con due pullman) che chiederanno un sostegno - è in partenza una petizione internazionale - per la vicenda giudiziaria di Eternit France che rischia l'insabbiamento. Per questo Andeva, il 18 febbraio prossimo, incontrerà a Parigi il ministro della Giustizia francese. I dettagli della situazione verranno resi noti in un incontro che si terrà venerdì mattina, alle ore 10.30, alla Camera del lavoro di Casale.
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