lunedì 19 settembre 2011

In aumento i morti nei cantieri





La Fillea ha incrociato i dati forniti dall'Inail con quelli della Commissione nazionale paritetica per le casse edili: gli infortuni mortali sono cresciuti del 17,1 per cento rispetto alle ore lavorate. Il picco tra il martedì e il giovedì



di G.I.





Aumentano le morti sul lavoro nel settore delle costruzioni. La denuncia viene dalla Fillea, che ha realizzato una rielaborazione dei dati, incrociando le stime sul numero degli addetti e le ore lavorate nel 2010, presentate lo scorso 16 settembre dalla Cnce, la Commissione nazionale paritetica per le Casse edili, con quelle sui morti sul lavoro dell'Inail per lo stesso anno, da cui "emerge che nel 2010, rispetto al 2008, gli infortuni mortali sono cresciuti del 17,1 per cento rispetto alle ore lavorate, e dell'11,8 per cento rispetto al numero degli addetti".



I nostri calcoli, spiegano alla federazione di categoria della Cgil, vanno oltre la somma algebrica degli infortuni mortali fatta dall'Inail, il quale non tiene conto che "nel 2008 nelle costruzioni avevamo poco più di 700 milioni di ore lavorate, 694.000 addetti e 221 vittime, nel 2010 582 milioni di ore lavorate, 603.000 addetti e 215 morti, mentre l'anno scorso abbiamo avuto quasi 200 milioni di ore lavorate e 90.000 addetti in meno. I 6 morti in meno tra il 2010 e il 2008 si devono considerare tenendo conto della crisi che ha dimezzato addetti e ore lavorate".



Nonostante la crisi e la riduzione degli addetti e delle ore lavorate, dunque, gli infortuni mortali non solo non diminuiscono, ma al contrario aumentano. "L'elemento che andrebbe maggiormente indagato - spiega Walter Schiavella, segretario generale della Fillea nazionale - è quello della frequenza. L'Inail negli anni scorsi indicava per l'edilizia come le giornate di più alto rischio d'infortunio grave e gravissimo fossero il lunedì e il venerdì, i momenti più delicati per un lavoratore, perché corrispondenti alla fine di una settimana di lavoro e alla ripresa dopo il riposo, quando il livello di attenzione è più basso. Gli ultimi dati ci segnalano invece che il picco degli infortuni è concentrato dal martedì al giovedì".



"Una conferma di ciò che denunciamo da tre anni: nell'edilizia la crisi e l'assenza di controlli e regole stanno producendo una degenerazione nel sistema delle imprese, dove stanno crescendo a dismisura irregolarità e illegalità. Ciò produce un automatico abbassamento della qualità del lavoro, della sicurezza e più in generale dell'organizzazione del ciclo di lavoro".




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