domenica 6 maggio 2012

Imperia, muore in cantiere gettato nel torrente


Il corpo di un uomo trovato alcune settimane fa a Taggia potrebbe essere quello di un lavoratore in nero abbandonato dopo un infortunio sul lavoro.
L'ipotesi sulla base dell'autospia. Indagini in cantieri anche in Piemonte e lungo la Costa Azzurra

di BRUNO PERSANO

Quando il cadavere fu ripescato qualche settimana fa nel torrente Argentina a Taggia, vicino Imperia, le autorità pensarono ad un suicida o alla vittima di una caduta. Ma l'autopsia ha svelato uno scenario ben più terribile. Quel corpo ancora senza nome potrebbe essere di qualche lavoratore in nero vittima di un infortunio sul lavoro.

Per non avere grane con la giustizia, chi l'aveva assunto potrebbe averlo gettato nel fiume distante dal cantiere dove è morto. L'autopsia ha svelato lesioni toraciche e addominali, risultate mortali, e gravi traumi avvenuti dopo la morte. E quindi, è parere dell'anatomopatologo, l'uomo sarebbe morto a causa di una violenta caduta alla quale in seguito si sono sommate altre lesioni meno gravi giustificate dall'abbandono nel greto del torrente.

La procura di Sanremo ha aperto un fascicolo per occultamento di cadavere.
Le indagini nei cantieri della zona e della provincia di Imperia, per ora, non hanno aggiunto elementi utili per l'indagine, ma i carabinieri non escludono che l'infortunio possa essere avvenuto anche in Piemonte o nella vicina Costa Azzurra.

Grazie ad un software, il volto della vittima è stato ricostruito al computer. Si tratta di un uomo di età compresa tra i 25 ed i 30, di razza europea-caucasica, alto un metro e 70. (04 maggio 2012)



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