martedì 9 ottobre 2012

Importante riunione della Rete


comunicato riunione Rete Nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro

Si è riunita il 6 ottobre, a Roma, nella sede dell'Unicobas gentilmente concessa, la Rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro; presenti il Comitato 5 aprile di Roma e operai e lavoratori responsabili dei nodi della Rete di Milano, Bergamo, Ravenna, Taranto, Marghera-Venezia,Genova, da Palermo è giunto un intervento; ha dato il suo sostegno alla riunione 'Legami d'acciaio' di Torino THYSSENKRUPP; è intervenuto l'Avvocato Sergio Bonetto che ha curato i processi di Torino Thyssen krupp - Eternit. Presenti come aderenti alla Rete e alla sua attività Slai cobas per il sindacato di classe,  USI Unione Sindacale Italiana, Snater e come intervenuti i rappresentanti dell'Unicobas.
La riunione è stata aperta dai compagni di Taranto che hanno fatto una relazione sulla questione Ilva che era al centro dell'odg. La relazione - che sarà contenuta in un più ampio resoconto - è partita dal rivendicare alla Rete nazionale con la riuscita manifestazione nazionale tenutasi a Taranto il 18 aprile 2009 la lotta per salute e sicurezza all'Ilva e sul
territorio contro le morti da lavoro e da inquinamento, che aprì la battaglia che oggi si conduce e rese la questione Ilva questione nazionale; per arrivare alla proposta che questa battaglia vada ripresa come la Rete l'ha portata avanti, contro padron Riva, governo, istituzioni, unendo operai dell'Ilva che giustamente difendono il lavoro e la sicurezza in fabbrica
e  popolazione, in particolare del quartiere Tamburi, che dicono con chiarezza "basta morti e basta inquinamento per i profitti del padrone".
Sulla questione sono intervenuti tutti i diversi compagni della Rete, approfondendola, sulla linea che lavoro e salute sono battaglie congiunte di operai e masse popolari, in fabbrica e sul territorio.
La Rete ha deciso di  organizzare un convegno nazionale a Taranto che definisca anche tramite dibattito, analisi, confronto,tra tutti i partecipanti la piattaforma e data di una possibile manifestazione nazionale a Taranto, nel fuoco della lotta in corso a Taranto e in stretto rapporto con gli operai Ilva-indotto e le realtà territoriali in lotta.
Il convegno, promosso  dalla Rete sarà aperto a tutte le realtà sociali, sindacali e politiche che  vogliano contribuirvi, a Taranto come a livello nazionale.
Il Convegno si terrà ai primi di dicembre e entro il 27 ottobre sarà tenuta una riunione organizzativa per definire la data precisa con appello e manifesto di convocazione.
L'Avvocato Bonetto ha portato l'esperienza di come si è costruita la partecipazione operaia ai processi di Torino, per proporre la realizzazione di un modello simile ai processi Ilva per operai e popolazioni.
Il secondo punto all'ordine del giorno ha recepito il documento preparato  dai compagni del comitato 5 aprile e ha espresso adesione alla campagna in  corso contro le nuove modifiche peggiorative (Bozza Decreto sulla semplificazione) del D.Lgs 81/2008 sulle disposizioni di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, che ne vogliono ulteriormente snaturare la funzione e finalità.
Altri compagne e compagni sono intervenuti sulle condizioni di insicurezza in altre realtà lavorative, in particolare nella scuola dove studenti e insegnanti rischiano anche la vita per lo stato di pericolosità delle scuole, frutto diretto delle politiche e dei tagli dei governi.
La Rete con questa riunione si assume le sue responsabilità di ridare a tutti-e uno strumento nazionale di elaborazione e lotta, a partire - come è già stato per Testo Unico, Thissenkrupp, Ilva, strage di Molfetta, rapporto precarietà/morti sul lavoro/immigrazione, ferrovie, dalla questione più calda oggi: l'Ilva di Taranto, dimostrando sul campo, con il convegno nazionale e la possibile manifestazione nazionale, l'indispensabile necessità di questo strumento che è la Rete nazionale e i suoi snodi locali e nei luoghi di lavoro.

 RETE NAZIONALE PER LA SICUREZZA SUI POSTI DI LAVORO
e mail  bastamortesullavoro@gmail.com, sito bastamortesullavoro@domeus.it,  

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