giovedì 1 dicembre 2011

Comitato a sostegno delle famiglie delle vittime e dei lavoratori Eureco


Comunicato stampa:
A seguito dell'arresto di Giovanni Merlino, titolare della Eureco, avvenuto martedì scorso ad opera dei carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Milano e della Compagnia di Desio, a poco più di un anno di distanza dalla tragedia in cui morirono quattro operai e tre rimasero gravemente ustionati, il "Comitato a sostegno delle famiglie delle vittime e dei lavoratori Eureco" esprime apprezzamento per le iniziative della Magistratura, nella speranza che sia fatta piena e effettiva giustizia nei confronti di chi deve rispondere di omicidio colposo e di traffico illecito di rifiuti e violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.
Il Merlino infatti, oltre ad aver avuto un altro morto in una sua azienda di San Nazzaro di Burgundi (PV), sarebbe stato pienamente consapevole delle gravi carenze di sicurezza nel suo impianto di Paderno Dugnano, aggravate da un'opera di smaltimento illecito di rifiuti a fini di lucro.
Elementi questi che rendono gli omicidi Eureco simili a quelli della ThyssenKrupp.
Ben sapendo che i giudici torinesi hanno indicato una nuova strada per la Giurisprudenza, confidiamo che anche per la sentenza Eureco si possa procedere col reato di "omicidio volontario".
Dolosamente e in nome del profitto, si continua a condannare a morte tanti, troppi esseri umani utilizzando la crisi per ricattare i lavoratori più deboli ed indifesi, come i precari e gli immigrati.
Inoltre nel settore dello smaltimento dei rifiuti, corruzioni e mafie alimentano i fenomeni di inquinamento ambientale e di distruzione della natura che avrà ripercussioni non solo nell'immediato ma soprattutto per le future generazioni.
Ormai è evidente che le morti sul lavoro non sono una fatalità, ma hanno precise responsabilità, ed i richiami del Presidente della Repubblica manifestano il disagio di una nazione che, in Europa, primeggia solo per l'elevato numero delle morti sul lavoro.
I famigliari delle vittime ed i lavoratori coinvolti nella tragedia del 4 novembre 2010, oltre chiedere una "Giustizia Giusta", continuano a segnalare il loro continuo dramma, infatti, da oltre un anno, non hanno nessun sostentamento, licenziati dopo l'incendio, senza ammortizzatori sociali, alcuni con problemi di sfratto, sono pressoché abbandonati dalle istituzioni; i soli aiuti giungono dalla solidarietà di molti lavoratori e da parte di cittadini legati ad alcune Associazioni e Comitati come il nostro.
Cogliamo l'occasione per chi volesse contribuire a sostenere famigliari e lavoratori Eureco di inviare liberamente un bonifico presso il seguente IBAN postale, scrivendo in causale: "solidarietà per lavoratori Eureco"
IT71P0760101600000009791656
Paderno Dugnano 30/11/2011
Per contatti: Mario - 335 6863489

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