mercoledì 14 dicembre 2011

Processo Umbria Olii: Del Papa condannato a sette anni

Omicidio colposo

Processo Umbria Olii: Del Papa condannato a sette anni



In un incidente sul lavoro morirono quattro operai. L'imprenditore dovrà pagare anche ingenti risarcimenti. Soddisfazione nei primi commenti dei familiari delle vittime



di rassegna.it





SPOLETO - Sentenza di primo grado per il processo sulla tragedia all'Umbria Olii di Campello sul Clitunno. Giorgio Del Papa, titolare dell'azienda, è stato condannato dal Tribunale di Spoleto a sette anni e sei mesi di reclusione, oltre a un ingente risarcimento nei confronti dei familiari delle vittime, del ministero dell'Ambiente, della regione Umbria, dell'Inail e del comune di Campello.



Nelle prime dichiarazioni dopo la lettura della sentenza, i familiari delle vittime hanno espresso soddisfazione per il pieno riconoscimento dell'innocenza dei propri cari, che come noto erano stati chiamati a risarcire i danni da parte dell'imprenditore, ora condannato per omicidio colposo.



Nell'esplosione e nel successivo incendio il 25 novembre del 2006 rimasero uccisi il titolare di una piccola ditta di carpenteria impegnata in lavori di manutenzione, Maurizio Manili, e i suoi operai Giuseppe Coletti, Tullio Mottini e Vladimir Todhe, mentre un altro loro collega si salvò. Del Papa, 63 anni, è stato processato come allora presidente del consiglio di amministrazione della Umbria olii, specializzati nella raffinazione di quelli vegetali. Per lui la procura spoletina aveva chiesto una condanna a 12 anni di reclusione.





Secondo la ricostruzione dei pm nell'impianto sarebbe stato trattato olio di sansa grezza caratterizzato dalla presenza di solventi. E quindi - si legge nel capo d'imputazione relativo all'omicidio colposo - fonti di potenziali atmosfere esplosive. Questo senza avere provveduto - sempre in base alla prospettazione accusatoria - a valutare i relativi rischi per la salute e la sicurezza, nonché senza avere adottato le misure tecniche e organizzative adeguate alla natura di tale attività, al fine di prevenire la formazione di atmosfere esplosive o comunque di evitarne l'accensione. Proprio questi gas - ritiene l'accusa - innescarono l'esplosione durante i lavori di saldatura di una passerella tra due silos.



Del Papa - difeso dall'avvocato Giuseppe La Spina - ha invece sempre rivendicato la correttezza del proprio comportamento. Il suo legale ne aveva chiesto l'assoluzione per non avere commesso il fatto non essendo assolutamente responsabile - aveva sostenuto nella sua arringa - di quanto successo a Campello sul Clitunno. Dopo la lettura della sentenza il legale ha lasciato l'aula senza fare commenti. E' comunque praticamente scontato il ricorso in appello contro la sentenza.

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