Per decenni le industrie del polo chimico di Spinetta Marengo - una frazione di Alessandria a sud del capoluogo - hanno sversato nel fiume Bormida, ed interrato nei terreni circostanti chiusi in fusti, gli scarti delle proprie lavorazioni contenenti potentissimi veleni, quale il cromo esavalente, provocando il pesante inquinamento della zona.
Finalmente la magistratura borghese si è decisa a procedere, contro otto dirigenti di due colossi quali Ausimont e Solvay Solexis, contestando loro i reati di 'avvelenamento doloso delle acque di falda sotterranea e omessa bonifica'.
Il pm Riccardo Ghio ha disposto l'incriminazione di: Carlo Cogliati, Giulio Tommasi, Francesco Boncoraglio, Giorgio Canti, Bérnard De Laguiche, Pierre Jacques Loris, Luigi Guarracino, Giulio Carimati; la prima udienza si terrà mercoledì diciotto luglio.
Per la precisione gli inquisiti erano trentasei - tra i quali il direttore della Solvay Solexis da aprile 2008, Stefano Bigini, e tutti i dirigenti ed i quadri della Arkema - ma i restanti ventotto sono stati prosciolti dal primo reato per non aver commesso il fatto.
Incredibile, per finire, la difesa della Solvay Solexis: non si ritiene responsabile dei reati ad essa ascritti perché l'inquinamento sarebbe iniziato decenni prima del suo approdo nel sito, e per parte sua non avrebbe omesso di adottare tutte le misure di sicurezza per la gestione dello stesso; peccato che i dirigenti conoscessero perfettamente le condizioni della zona e non si siano mai preoccupati di porvi rimedio.
La Rete nazionale per la sicurezza sui luoghi di lavoro cercherà di seguire al meglio tutto l'iter di questo importante processo.
Alessandria, 19 gennaio 2012
Stefano Ghio - Rete sicurezza Torinoc/o Slai Cobas per il sindacato di classe To/Mi/Bg/Gehttp://pennatagliente.wordpress.com
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