Amianto, un altro morto alle Ogr
La Cgil denuncia: "Niente indennizzi"
Due morti in due mesi tra gli ex addetti alle Officine grandi riparazioni.
Ma il sindacato denuncia: a questi lavoratori non vengono riconosciuti i benefici previsti per chi è a contatto con l'amianto
Ennesimo decesso legato all'amianto di un lavoratore delle Officine grandi riparazioni (Ogr) di Bologna. A segnalarlo è la Filt-Cgil bolognese, con una
nota: "L'amianto continua a chiedere il suo tributo di vite umane" e sono ormai "moltissime le morti causate da patologie riconducibili alle lavorazioni dell'amianto che venivano svolte presso l'Ogr".
La notte fra domenica e lunedì - fa sapere il sindacato - "è deceduto, a seguito di una lunga malattia riconducibile all'esposizione all'amianto, il capo tecnico in pensione Francesco Malossi", già in servizio al reparto manutenzione dell'Ogr. Tra l'altro, "quest'ultimo decesso segue di un mese soltanto quello di Luciano Bencivenni, tecnico della manutenzione che ha lavorato sempre presso l'Ogr".
La Filt esprime il "profondo cordoglio ai familiari dell'ennesima vittima dell'amianto" e commenta: "Al di là delle vicende giudiziarie, delle condanne nei confronti dei dirigenti dell'Ogr, è incredibile il fatto che ancora oggi, nonostante l'evidenza dei fatti, non vengano neppure riconosciuti i benefici previsti per i lavoratori esposti all'amianto ai ferrovieri che hanno lavorato all'Ogr".
(11 gennaio 2012)
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