Sequestrati 20mila chili di rifiuti pericolosi
Operazione di guardia di finanza e Arpa: lastre di eternit danneggiato, a rischio la falda acquifera. Un denunciato
Una discarica abusiva a cielo aperto al porto di Ravenna con ventimila chilogrammi di rifiuti contaminati da fibre di amianto. La guardia di finanza, potendo contare sulla collaborazione del personale Arpa, ha sequestrato l'area e denunciato una persona.
I Finanzieri e i tecnici del dipartimento locale dell’agenzia regionale prevenzione e ambiente (Arpa) dell’Emilia Romagna hanno accertato che la discarica conteneva oltre ventimila chili di rifiuti inerti, costituiti da terra e materiale di risulta, contaminati da particelle di amianto triturato provenienti da lastre di fibrocemento. L’intera area contaminata, priva dei requisiti tecnici di protezione ambientale e di cartelli di pericolo, è stata perciò posta sotto sequestro; il responsabile è stato denunciato, a piede libero, alla Procura della Repubblica. «L’intervento delle Fiamme Gialle – si legge nella nota diffusa dal comando di via Alberoni – ha così evitato che i cumuli di terra, intrisi delle polveri cancerogene prodotte dall’amianto, potessero produrre anche il pericoloso percolato che avrebbe contaminato le vicine falde acquifere».
L'eternit è la fibra di cemento-amianto, brevettata agli inizi del secolo: la pericolosità è dovuta all’inalazione delle polveri di amianto che, una volta respirate, sono altamente cancerogene per l’uomo. Il fenomeno dello smaltimento illegale dei rifiuti ingombranti e pericolosi è oggi ormai un grosso giro di affari illegale.
19 - 04 - 2012
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