Si sono chiuse le indagini sulla Eureco di Paderno che è costata la vita a Harun Zeqiri, Sergio Scapolan, Salvatore Catalano e Leonard Shehu e il ferimento di altri tre operai. Intanto, Giovanni Merlino, amministratore unico di Eureco, arrestato dopo un anno dalla strage, è ora agli arresti domiciliari. Gli vengono contestati: omicidio colposo plurimo, traffico illecito di rifiuti, numerose violazioni in materia di rifiuti e di tutela della sicurezza sul lavoro. Inoltre, false fatturazioni e interposizione nell'utilizzo di manodopera irregolare.
Dalle risultanze delle perizie: l'incendio venne provocato dalle miscelazioni non autorizzate a cui il titolare sottoponeva i rifiuti pericolosi che venivano manipolati dagli operai in violazione della normativa in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.
Il rogo, in particolare, "lo stoccaggio dei setacci molecolari nei cassoni carrabili aveva determinato la formazione di una grossa nube di gas e vapori infiammabili che, a causa della vicinanza di un vecchio e malfunzionante muletto acceso,...determinava un primo innesco dell'incendio.."
Secondo gli inquirenti, Merlino sarebbe stato pienamente consapevole delle gravi carenze di sicurezza nel suo impianto, condotta aggravata da una "sistematica opera di smaltimento illecito di rifiuti a scopo di lucro"
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