Trasformiamo il processo per l'occupazione dell'agenzia della morte,
Intempo, nel processo ai padroni assassini del Porto di Ravenna!
L'11 novembre il nodo di Ravenna della Rete
per la sicurezza sul lavoro e sul territorio andrà a processo per l'occupazione
dell'agenzia interinale Intempo al Porto di Ravenna, dopo avere presentato
opposizione al decreto di condanna. L'agenzia della morte continua a lavorare,
mentre chi la contesta viene criminalizzato.
Non accettiamo che chi denuncia e lotta per la sicurezza
nei luoghi di lavoro venga processato mentre nulla si è fatto al Porto per
mettere in sicurezza i lavoratori che continuano a morire o a subire infortuni.
Non accettiamo di venire processati per danneggiamento, violenza privata,
invasione di terreni o edifici e concorso di reato quando i veri criminali
continuano a fare i loro sporchi profitti al Porto.
Chi sono i criminali al Porto di Ravenna?
Il 1° settembre muore sul lavoro Luca Vertullo. Ancora un
omicidio per mano padronale nel luogo dove ancora non si è spenta, e mai potrà
spegnersi, la rabbia per i 13 lavoratori, morti come topi nella stiva della
Mecnavi, il 13 marzo del 1987. D'allora niente è cambiato, anzi, questa
ennesima morte annunciata toglie il velo che nascondeva il sistema di
sfruttamento al Porto di Ravenna, costituito da un blocco di potere di padroni
e confederali, quest'ultimi trasformatesi in nuovi caporali, che hanno
garantito i profitti alla Compagnia Portuale, al consorzio di aziende dove
partecipa anche l'amministrazione comunale, ai padroni delle banchine ed agli
armatori. Tutta gente che avrebbe dovuto essere in galera ma che, invece, ha
avuto il coraggio di andare pure al funerale del giovane operaio e spendere
ipocrite parole. Tutti costoro hanno fatto i profitti con la precarietà dei
giovani operai (con l'agenzia interinale INTEMPO gestita dalla stessa CGIL,
presente a Ravenna, Genova, Livorno, Cagliari), esposti più di tutti al
rischio-sicurezza, al terrorismo psicologico e al ricatto padronale, senza
diritti e senza formazione.
Quel giorno in cui è morto Luca poteva verificarsi una
strage con un numero elevato di vittime operaie. Fu evitata solo per miracolo.
9 giovani operai "somministrati" dall'agenzia Interinale Intempo con
un contratto di due giornate garantite alla settimana per essere impiegati
nello sbarco/imbarco dei traghetti, sentiti come testimoni, hanno detto di non
essere stati adeguatamente formati ed informati dei compiti loro affidati e dei
pericoli conseguenti.
Per non permettere che passi il silenzio su quella morte e
per non permettere l'impunità ai padroni assassini che da lì a poco sarebbero
stati processati, abbiamo occupato l'agenzia interinale proprio il 13 marzo.
E' stata un'iniziativa niente affatto violenta, anche se
l'hanno voluta presentare come tale i padroni del Porto attraverso la stampa
asservita. E' stata un'azione giusta necessaria perchè la lotta contro gli
omicidi bianchi si deve fare seriamente e sappiamo molto bene che è difficile
fare sentire la propria voce e attirare l'attenzione dell'opinione pubblica,
dei mezzi d'informazione, delle istituzioni. La vita degli operai, degli
immigrati, degli sfruttati in questa società non conta nulla, ed è il
rovesciamento di questa realtà ciò a cui puntiamo con la nostra attività.
Dopo la strage della Mecnavi, migliaia di giovani
sfilarono per Ravenna portando per le strade uno striscione con su scritto
"MAI PIU'
". Una parola d'ordine che era un grido di rabbia e al tempo stesso un
impegno morale e civile, rimasto però inascoltato. Dai Tribunali non viene la
giustizia e il processo per la morte di Vertullo lo dimostra. I famigliari sono
lasciati soli. La nostra occupazione dell'agenzia Interinale Intempo al Porto
di Ravenna è stata la continuità di quel moto civile di indignazione ed
impegno.
Questo processo sarà il processo a tutto il sistema di
sfruttamento al Porto di Ravenna. Come Rete per la sicurezza e salute nei
luoghi di lavoro e nel territorio rivendichiamo la chiusura della famigerata
agenzia della morte, Intempo, e l'apertura, invece, di una postazione fissa
dell'ispettorato del lavoro.
Le vite dei lavoratori valgono di più dei profitti dei
padroni!
Rete nazionale per la sicurezza e la salute sui posti di
lavoro e sui territori - nodo di Ravenna tel. 339/8911853 bastamortesullavoro@gmail.com.
Richiedici il dossier Intempo
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