domenica 23 ottobre 2011

Ravenna Amianto. Altre 11 morti sospette



La denuncia dell'Associazione Esposti che indaga sui decessi tra ex dipendenti Sarom



22/10/2011 11:07



RAVENNA - Ben dodici casi sospetti, dodici lavoratori - tutti impiegati presso i comparti 'laboratorio' e 'compressoristi' dell'ex Sarom. Di questi dodici ex dipendenti solo uno è ancora in vita. Gli altri sono tutti deceduti negli ultimi anni a causa di forme tumorali. A denunciarlo - in conferenza stampa - è l'Associazione Esposti Amianto (AEA) ravennate che - dopo aver istituito con il suo presidente nazionale Vito Totire la 'pratica'
della centrale termoelettrica Enichem, oggetto di un dettagliato esposto nelle mani della procura ormai da più di un anno - tenta di portare alla luce questa nuova vicenda legata all'esposizione all'amianto e ad altri fattori di rischio. "Come riscontrato per la coorte dei lavoratori Enichem,
31 casi di soggetti deceduti dei quali abbiamo già informato la procura - afferma Totire - anche nel caso Sarom c'è un nucleo di dipendenti e di morti sospette, a nostro avviso chiaramente ascrivibili a patologie professionali".



DODICI I CASI NEL MIRINO DELL'AEA: "Di questi ex dipendenti - spiega Totire
- abbiamo intercettato l'unico ancora in vita e al momento stiamo cercando di raccogliere quante più informazioni possibili per ricostruire l'accaduto e avviare le pratiche per il riconoscimento Inail. Per questo - aggiunge il presidente AeA lanciando una sorta di appello - sarebbe importante l'apporto di medici di base e famigliari dei lavoratori deceduti". L'obiettivo dell'Associazione - che da anni si batte per l'istituzione dell'anagrafe degli ex esposti ad amianto - è avviare sul caso Sarom un'indagine epidemiologica completa e sistematica. "Questo - spiega Totire - per contrastare il gravissimo fenomeno del disconoscimento delle patologie professionali, fenomeno purtroppo presente anche qui". L'Aea, infatti, punta al riconoscimento Inail per tutti i casi Sarom: "E ad ottenerlo in tempi brevi - aggiunge Totire - perché quanto avvenuto per uno degli ex lavoratori Enichem, deceduto nel lontano 2001 dopo essere stato colpito da tre tumori - e per il quale siamo ancora in contenzioso con l'Inail - è inaccettabile".



L'AFFAIRE SAROM. Le cose sembrano andare più spedite per l'affaire Sarom:
"Il primo caso segnalato è stato già riconosciuto dall'Inail - afferma Totire - il secondo lo presenteremo la prossima settimana". Da ultimo, il presidente si rivolge al sindaco Matteucci: "Bene il convegno e la pubblicazione degli atti ma - conclude Totire - a nostro avviso il problema 'esposti amianto' necessità di essere affrontato con continuità, per questo invochiamo l'istituzione di una commissione permanente".

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