domenica 9 ottobre 2011

TRIBUNALE DI PAOLA: ANCORA DIFFERITO - STAVOLTA AL 28 OTTOBRE - IL "PROCESSO-PENELOPE"

TRIBUNALE DI PAOLA: ANCORA DIFFERITO - STAVOLTA AL 28 OTTOBRE - IL "PROCESSO-PENELOPE" AI 14 IMPUTATI “ECCELLENTI” DELLA MARLANE MARZOTTO DI PRAIA A MARE

GIA’ SUPERA IL CENTINAIO IL NUMERO DEI LAVORATORI NEL FRATTEMPO MORTI PER CANCRO E CRESCE A DISMISURA IL NUMERO DI QUELLI AMMALATI DI NEOPLASIE DA INQUINAMENTO DA SOSTANZE IN USO NELL’INDUSTRIA TESSILE

PREANNUNCIATE DALLO SLAI COBAS, AD ULTERIORE SUPPORTO DELL’AZIONE PENALE, COLLATERALI AZIONI CIVILI NONCHE’ FORTI INIZIATIVE PER SBLOCCARE IL PROCESSO

Dopo oltre un decennio dalle denunce dello Slai cobas ed esperite le indagini preliminari ancora stenta a prendere l’avvio il processo che vedrà alla sbarra, per omicidio colposo e disastro ambientale, 14 responsabili della Marlane-Marzotto di Praia a Mare. Tra loro figurano Pietro Marzotto, “re” dell’omonima dinastia del “tessile”, Antonio Favrin vicepresidente vicario della Confindutria veneta, Silvano Stoner già direttore generale della Stefanel, Jean De Jaegher consigliere dell’Eurotex / Associazione Europea Industrie Tessili, presidente della Marzotto USA dal ’95 al ’98, Lorenzo Bosetti consigliere delegato e vicepresidente lanerossi, Carlo Lo Monaco sindaco di Praia a Mare, già responsabile dal 1973 al 988 del reparto
Tintoria (il ‘reparto della morte’) e paradossalmente costituitosi in funzione di sindaco nel processo contro se stesso in qualità di imputato.

Non potendo puntare ad alcun tipo di assoluzione sulle inquietanti dinamiche e responsabilità che hanno portato in questi anni ad una vera e propria strage operaia, l’unica adottata dal nutrito staff politico-trasversale degli avvocati dei 14 “imputati eccellenti” - tra cui figurano e/o hanno figurato tra gli altri Nicolò Ghedini PDL, Guido Calvi PD
e Giuliano Pisapia sindaco di Milano già parlamentare PRC - è realizzata con evidenti e strumentali tattiche di ostruzionismo giudiziario per allungare a dismisura i tempi ed ottenere la prescrizione dei reati, adoperando a piene mani le tattiche già sperimentate nei vari processi-Berlusconi in forza delle collegate normative procedurali di sostegno, nel frattempo varate dal Parlamento e che rendono sempre più stretti i tempi utili per arrivare al giudizio. Dopo i precedenti rinvii chiesti da Ghedini con il consueto “legittimo impedimento” ed usando arditamente, in qualità di avvocato la sua contemporanea carica di
deputato, stamattina il processo è stato ancora rinviato su richiesta dell’avv. Luongo del collegio difensivo degli imputati. Come Penelope nell’Odissea utilizzava le notti per disfare la trama che tesseva di giorno, così nel processo gli avvocati aziendali stanno utilizzando le udienza per disfare - con l’allungamento protratto dei tempi processuali - il diritto a veder resa
giustizia richiesto dalle famiglie degli operai morti ammazzati (di omicidi bianchi) dallo sfruttamento padronale.

Di fronte alla gravità della sfacciata strategia difensiva degli avvocati del , condotta insieme e di concerto da avvocati/parlamentari di destra e sinistra, lo Slai cobas, già costituito parte civile in processo ed assistito dagli avv. Bartolo G. Senatore e Natalia Branda (patrocinanti inoltre la prevalenza delle innumerevoli parti civili) preannuncia ulteriori iniziative a supporto dell’azione penale per dare forza e voce alle ragioni dei lavoratori ammalati ed alla famiglie di
quelli ammazzati, a partire dal prossimo avvio di massa dell’azione civile nonché ulteriori e prossime forti iniziative per far si che in nessun caso si potrà mettere fine al processo penale per inchiodare tutti gli imputati alle loro gravi responsabilità.

Slai cobas – coordinamento nazionale – 7/10/2011

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