Esplosione e incendio alla Lufamet
Quattro persone sono rimaste ustionate in modo grave in seguito a uno scoppio e al successivo incendio avvenuto nel capannone della ditta Lafumet di Villastellone, che opera nel settore del trattamento dei rifiuti ecologici. Si tratta di Hassan Kharboche, 38 anni, Amed Badreddine, di 42, Mustapha Ganfoudi, di 47 e Becher Guizani, anche lui di 47. Sono tutti di origine marocchina. Sono intervenuti carabinieri, vigili del fuoco e numerose ambulanze del 118, che hanno soccorso anche altre persone. I quattro feriti più gravi - classificati come codice rosso - sono stati intubati, sedati e trasferiti all'ospedale Cto di Torino. Hanno riportato ustioni di secondo e terzo grado in varie parti del corpo. Il più grave è Kharboche che ha ustioni sul 20 per cento del corpo. Tutti sono in prognosi riservata anche se sembra che non ci sia pericolo di vita C'è un quinto ferito, in modo meno grave, Abdellah El Kamari, 38 anni.
Gli operai: "Rischiamo la vita per mille euro"
Uno dei colleghi racconta che mentre stava lavorando allo smaltimento di alcuni fusti per il riciclaggio del materiale ha sentito all'improvviso un'esplosione e ha visto subito dopo alzarsi delle fiamme. Tutti si sono messi a correre per scappare dalla fabbrica ma alcuni operai sono rimasti intrappolati; li hanno poi messi in salvo i soccorritori. Per tenere sotto controllo l'incendio sono intervenute 14 squadre dei vigili del fuoco.
La. Fu. Met. srl si trova nella periferia industriale di Villastellone, a pochi minuti da Torino. Era già stata teatro di un grande incendio nel luglio del 2003. Le fiamme si svilupparono di sera e i vigili del fuoco lavorarono tutta la notte per domarle. In quell'occasione non ci furono feriti. La ditta tratta anche rifiuti pericolosi e per questo i tecnici dell'Agenzia regionale per l'ambiente sono andati sul posto
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