AlessandriaNews
Amianto fra i binari a Spinetta? Indagini in corso
Grazie a un esposto presentato da alcuni residenti è stata messa preventivamente in sicurezza l'area della stazione. La paura è che le rocce della massicciata ferroviaria,
spostate durante alcuni recenti lavori, contenessero amianto
Torna l’incubo amianto in provincia. Un nuovo allarme ha scosso diversi cittadini di Spinetta Marengo, che, preoccupati dal colore delle venature delle rocce rimosse durante i lavori in stazione, hanno deciso di presentare un esposto per denunciare il pericolo della presenza di amianto fra la grande mole di materiale spostato.
Il direttore dell’Arpa provinciale (Agenzia regionale per la protezione ambientale) Alberto Maffiotti, spiega la situazione: “a seguito di un esposto presentato da alcuni
cittadini di Spinetta Marengo allarmarti nei giorni scorsi per il rumore e le polveri che si originavano dalle attività del cantiere lungo la linea ferroviaria Alessandria-Piacenza, è stata effettuata una serie di interventi congiunti tra i tecnici dell’Arpa settore Vigilanza e dell'ASL Spresal che hanno portato al campionamento e alla messa in sicurezza
precauzionale di un cumulo di notevoli dimensioni (qualche migliaia di metri cubi)
di pietrisco ferroviario sospettato di contenere amianto. In attesa della conferma della presenza di questo minerale, che avverrà nei prossimi giorni presso il laboratorio Arpa di Casale specializzato nella ricerca di Amianto, il cumulo è stato trattato con idoneo incapsulante per contenere l’eventuale dispersione di fibre nell’aria”.
Fonti ben informate parlano però di risultati non incoraggianti provenienti dai rilievi effettuati, e di tracce di amianto riscontrate in alcuni dei campioni esaminati.
Il ballast (pietrisco impiegato per le massicciate ferroviarie) è ricavato dalla frantumazione di rocce, specie di serpentinite, frequenti nell’arco alpino e appenninico, dalle molte proprietà, ma che possono contenere al proprio interno amianto. Da qui i necessari controlli sulle rocce utilizzate e sulle pratiche atte a mantenerne intatta la consistenza. In Italia sono purtroppo tante le tratte ferroviarie potenzialmente interessate dal problema, e allarmi in tal senso sono stati lanciati più volte e da più parti.
La pericolosità infatti è tanto maggiore quanto più alta è la dispersione delle fibre derivanti dallo sgretolamento e dal deterioramento del materiale che contiene l’amianto. In questo caso l’ipotesi, ancora da verificare mediante le analisi in corso, è che, se i livelli si confermassero più alti di quelli considerati innocui, a correre qualche rischio potrebbero essere, molto più che i cittadini, i lavoratori del comparto ferroviario che ogni giorno operano su questa tratta e gli operai che hanno eseguito lavori nell’area (ora, come spiegato dall’Arpa, messa comunque in sicurezza). Saranno le indagini attese nei prossimi giorni a certificare quanto questa situazione sia stata realmente pericolosa e a stabilire eventuali responsabilità.
5/09/2012
Marco Madonia - marco.madonia@alessandrianews.it
Nessun commento:
Posta un commento