Comunicato stampa
Oggi è iniziato il processo per lo scoppio all'
Eureco.
Nell' udienza, a porte chiuse, sono state definite
le parti civili.
Ricordiamo che, a carico di Merlino, è stato
riconosciuto il dolo e non la colposità. Insieme a questo, ancora oggi il
giudice ha ribadito di auspicare che si arrivi ad un accordo economico tra le
parti, il che ci sembra una anomalia, l'esprimersi in merito.
Ma questa udienza è stata concomitante, tra gli
altri, al processo Ruby e, per l'ennesima volta, abbiamo assistito all'osceno
spettacolo di stampa e TV che si sono presentati in massa per intervistare,
fotografare i protagonisti del processo. Quella che si definisce informazione e
che da destra a sinistra si compatta per difendere il “guerriero” Sallusti, non
si è degnata di riprendere il presidio davanti al Tribunale e dare voce sia per
la vicenda Eureco che, in generale, sugli infortuni e morti sul lavoro. Fatto
che conferma che anche per la stampa, così come per i padroni e il governo -vedi
la bozza di decreto semplificazioni bis- la vita degli operai vale meno di
niente.
Sottolineiamo anche con estremo dispiacere, ma
anche rabbia, l' assenza di organizzazioni sindacali, associazioni, movimenti
contro le devastazioni dei territori ai presidi a sostegno della difficile
battaglia per avere giustizia e lavoro sicuro che si sta combattendo per lo
scoppio all' Eureco, come all' Ilva di taranto.
La prossima udienza si terrà il 23 novembre
Milano, 28-9-12
Rete Nazionale per la sicurezza sui luoghi di
lavoro-nodo di Milano
cell: 3387211377
Nessun commento:
Posta un commento