venerdì 2 novembre 2012

Morte in fabbrica


comunicato

la Slai cobas per il sindacato di classe Ilva Taranto esprime dolore e rabbia per la morte di  Claudio Masella un giovane operaio di 29 anni, originario di Mesagne ma residente a Oria, rimasto schiacciato durante le operazioni di aggancio di un carro ferroviario, esprimiamo le nostre condoglianze alla famiglia e il fermo impegno per mettere fine a questa strage senza fine
La morte di un altro giovane operaio al MOF conferma ancora una volta come all'Ilva la sicurezza non è tutelata e che la vita degli operai è costantemente a rischio, ora erano circa tre anni che in fabbrica non vi erano stati morti e questo poteva far pensare che c'era stato un miglioramento..ma purtroppo non è così lo Slai cobas per il sindacato di classe, non aveva mai smesso di denunciare le condizioni di rischio e insicurezza che permanevano e che erano costantemente riproposte da esplosioni, incendi e ad altri fatti quotidiani in fabbrica sono anni che proponiamo una postazione fissa e permanente in fabbrica di Ispettorato del Lavoro e asl, che possa funzionare da deterrenza all'azienda a osservare strettamente le norme, che possa essere un riferimento quotidiano per operai e delegati che vogliano denunciare fatti e circostanze, che possa essere un pronto intervento
quando questo avviene lo Slai cobas per il sindacato di classe ha proposto di aumentare i poteri degli rls, di farli eleggere non su liste sindacali, ma con libertà dei lavoratori in cui tutti fossero elettori ed eletti e che tutelassero e rispondessero ai lavoratori e non all'azienda e alle segreterie lo Slai cobas per il sindacato di classe si è esposto e ha denunciato 'Riva assassino' e subendo un processo per questo sindacati confederali e istituzioni ci hanno lasciato soli in questa battaglia anzi Palombella uilm e Fiusco fiom hanno denunciato noi invece che l'azienda..
Gli operai non hanno avuto finora la forza e il coraggio di ribellarsi e imporre in fabbrica la presenza attiva e forte dello Slai cobas  nonostante gli ostacoli posti da azienda e sindacati confederali ora però quello che serve è fare ora quello che non si è fatto in questi anni e farlo subito sulla sicurezza come sulla messa a norma dello stabilimento, come sugli interessi di classe degli operai cambio tuta,contratto siderurgico ecc.
quello che stiamo proponendo è uno sciopero generale all'Ilva di tutti gli operai da farsi in questo mese uno sciopero autorganizzato a cui i sindacati che vogliano aderiscano, una lotta senza soluzione di continuità fino a fatti e risultati concreti e che porti gli operai alla testa della lotta di tutta la città non per chiudere la fabbrica ma per mantenerla aperta, per un lavoro sicuro e una fabbrica risanata contro RIVA e i suoi uomini e che metta fine al maledetto collaborazionismo sindacale e all'aziendalismo che ora si dimostrano un cancro e un danno che produce morte in fabbrica e fuori e che compromette la vita futura della fabbrica e del lavoro

Slai cobas per il sindacato di classe
via Rintone 22 Taranto
cobasta@libero.it
347-5301704
30 ottobre 2012

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