giovedì 29 novembre 2012

Ogni mese in Piemonte é previsto un treno nucleare. Punto info al Balon


Il tam tam degli antinuclearisti ha fatto filtrare la notizia che forse la prossima settimana passerà per il Piemonte, diretto in Francia un treno pieno di scorie nucleari.
Questo trasporto, come gli altri fatti in precedenza, viene tenuto nascosto alla popolazione. Non ci dicono quando passano, da dove passano, non ci informano sui rischi in caso di incidente. Temono che, se
sapessimo, ci ribelleremmo.

Torino. Sabato 24 novembre
punto informativo sui treni nucleari in Piemonte
ore 10/13 al Balon – via Borgodora angolo via Andreis

A proposito di treni nucleari…
Lo sai che in Piemonte di notte passano treni pieni di scorie nucleari?
Lo sai che questi trasporti continueranno sino alla fine del 2013?
È il quarto trasporto di scorie dal deposito “provvisorio” di Saluggia all’impianto di riprocessamento di La Hague.
Nonostante le autorità preposte alla tutela della nostra salute abbiano fatto di tutto per tenerlo segreto, pur avendolo appreso pochi giorni o persino poche ore prima, gli attivisti contro il nucleare si sono dati da
fare per far sapere a tutti che una bomba atomica viaggiava a pochi passi dalle loro case.
La prima volta, nel marzo 2011 alla stazione di Condove, la polizia picchiò e arrestò due No Nuke
Nell’aprile dello scorso anno, qualche centinaio di attivisti si sedette sui binari della stazione di Avigliana per rallentare il treno. La polizia portò via uno ad uno gli antinuclearisti ma il muro del silenzio venne abbattuto. I trasporti sono stati interrotti per 15 mesi sino allo scorso luglio, quando per far passare il Castor, arrivarono a sequestrare per ore ed ore un treno pieno di antinuclearisti alla stazione di Bussoleno.
Grazie a queste azioni una piccola parte di chi abita sul percorso di questi treni ha potuto sapere dei rischi che correva.
Ben pochi sanno che la Regione Piemonte ha una legge che prescrive che venga fatto un piano di emergenza in caso di incidente a uno di questi treni.
In base a questa normativa tutti quelli che abitano nel raggio di tre chilometri per lato dalla ferrovia dovrebbero fare le esercitazioni nel caso uno di questi treni deragliasse o saltasse per aria.
I responsabili delle ferrovie, il sindaco, la prefettura, la questura tengono la bocca chiusa.
A Viareggio l’incidente ad un treno di materiali chimici ha fatto morti e feriti. Immaginate se toccasse ad un treno pieno di scorie altamente radioattive.
Ogni tanto le prefetture piemontesi pubblicano sui siti le ridicole norme di seguire in caso di incidente. L’unica misura consigliata a chi abita a 300 metri dalla linea ferroviaria è chiudersi in casa.

Tutti noi sappiamo che non basta chiudersi in casa per sfuggire alle conseguenze di un incidente nucleare.
Secondo i ricercatori dell’università californiana di Stanford i danni alla salute causati dal disastro nucleare in Giappone seguente al terremoto e allo tsunami dell'11 marzo 2011 saranno enormi. Tra 15 e 1.300
morti, e tra 24 e 2.500 casi di cancro.
Il governo, la Regione i sindaci non ci dicono niente perché temono che la gente - se sapesse - si ribellerebbe.

L’85% delle scorie radioattive prodotte in Italia sono concentrate a Saluggia, Trino vercellese e Bosco Marengo. Dopo quasi venticinque anni dalla chiusura delle centrali nucleari italiane la questione delle scorie
non è stata risolta. E non lo sarà mai, perché le scorie restano pericolosissime per la salute umana e per l’ambiente per decine di migliaia di anni.
Lo scorso mese il governo ha deciso di smantellare l'ex centrale di Trino vercellese: al suo posto faranno un secondo deposito «provvisorio».
In nessun paese al mondo c’è un sito definitivo per lo stoccaggio. Costi altissimi e l’opposizione delle popolazioni coinvolte hanno fatto sì che le scorie rimanessero nei pressi delle centrali.
I trasporti che stanno facendo a nostra insaputa sono diretti in Francia.
Nell’impianto di La Hague, le scorie vengono “riprocessate” e poi rimandate in Piemonte. Radioattive e pericolose come prima, perché a La Hague si limitano estrarre il Mox, un combustibile per le centrali, e il
plutonio. Il plutonio serve ad una sola cosa: fare le bombe atomiche.
Il sito di Saluggia non è sicuro: nell’ultima alluvione le falde sono state contaminate.
Se uno dei treni diretti in Francia deragliasse, se qualcuno lo scegliesse come obiettivo e lo facesse saltare, se ci fosse una scossa di terremoto – anche lieve – mentre attraversa il basso Piemonte, da Vercelli, attraverso
Asti, Alessandria, la provincia di Torino e, infine, la Val Susa sino al confine migliaia di persone dovrebbero essere evacuate e tutti rischieremmo la vita.

Vale la pena? Vale la pena di arricchire affaristi senz’altro scrupolo che il lucro? Siamo nella città della Thyssen, nella regione della strage dell’Eternit: ai padroni poco importa della nostra salute.
Noi pensiamo che questi trasporti debbano cessare. E siamo decisi a metterci in mezzo. Per il futuro dei nostri figli, per un mondo senza sfruttati né sfruttatori, per farla finita con la devastazione del territorio, per essere liberi di decidere.

Per info e contatti:
Federazione Anarchica Torinese
fai_to@inrete.it - 338 6594361
http://anarresinfo.noblogs.org/

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